Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, febbraio 03, 2025

💙3 Febbraio San Biagio

 3 Febbraio San Biagio


Dal mio approfondimento sulla Candelora( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/simbologia-della-festa-della-luce.html?m=0) 

 e Imbolc, in cui parlo di San Biagio, che si festeggia oggi, che hanno chiaramente origine, come ho già avuto modo di spiegare, in Sardegna, visto la matrice di termini sardi come "imboldicai" e "isteara" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/02/dea-brigid-imbolc.html?m=0) 

"Poi il 3 febbraio, si celebra, in molte località della Sardegna, San Biagio, "Santu Brai", con l'accensione e benedizione dei falò, e la benedizione della gola, attraverso l'imposizione sul collo di due candele incrociate, benedette durante la Messa in onore della Madonna della Candelora, alla fine della quale c'è la distribuzione dei buonissimi dolci sardi chiamati "piricchittus", che ricordano la forma delle mammelle, candidi, (poiché fatti di albumi di uova montati a neve), come se fossero colme di latte. 

Si racconta che San Biagio avesse salvato un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce bloccata in gola, portato in braccio dalla madre, da San Biagio che viveva come un'eremita, soltanto a contatto con gli animali, con i quali comunicava, e che lo avesse salvato semplicemente facendogli il segno della croce sulla gola. 

Il saluto gnostico benedicente di San Biagio viene rappresentato con le tre dita unite, la triade creativa della creazione. 

Anche su Componidori a fine corsa, fa il gesto di benedizione a croce sulla folla, con Sa Pippia de Maiu, come ho già spiegato nel mio precedente post sul Carnevale( https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Componidori&m=0 

-https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-simbolismo-divinizzante-del.html?m=0

Benedizione e purificazione insieme, affinché si manifestino al meglio tutti i Doni della primavera con i suoi frutti. 

Agire sulla gola, benedicendola e purificandola, significa liberarla in tutto il suo potere creativo, poiché in essa vi è sinergia degli opposti. 

L'ho scritto prima. 

Il "Gu"( della nostra parola sarda "nuragu") , è oscurità, ma anche creazione. 

 "gu" significava oscurità, ma anche voce, suono".

Infatti "su gutturu" è sia "gola", che "striscia di terra stretta e umida".

Come su Nura-gu, dove ci sono giochi di luce ed ombra, come una gola/ utero conico, che si erge verso il cielo. 

"Stretta e umida", come il chakra della gola, Vishudda, che  è collegato al chakra delle gonadi, del plesso pelvico, Svadishtana

"Vishudda-Udda" 

Come scrissi in un mio precedente post. 

Due centri energetici importantissimi, che hanno la stessa conformazione anatomica, stretta e umida. Entrambi creano:

Uno crea il suono, che è Verbo, luce, e uno crea la vita  

Infatti San Biagio "indossa" le falene, portatrici di luce

La più grande falena è la Saturnia Pyri, e il nome deriva dai Ciclopi Saturnidi. Infatti San Biagio è collegato a Saturno, Cronos, Dio dell'agricoltura , il padre di Zeus, e a lui erano dedicati i Saturnali romani dal 17 al 24 dicembre. La festa della fertilità creativa 

Penso, in questo momento, che is piricchittus, vengono chiamati anche "piricchittus de bentu", del vento. 

E per associazione penso alla maschera del Carnevale Sardo, a cui ho dedicato un'intero e approfondito post, "Su Bundu", di Orani, rappresentata da una maschera rossa, che rappresenta il vento. ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/bundu-bindubindi.html?m=0) 

Il vento che viene rappresentato da una maschera rossa, che indica il femminino, il sangue mestruale, il potere creativo nel saper gestire il fuoco, come solo il vento sa fare. 

È Maestria. 

Perché il vento è delle madri, 

Il maestrale della Sardegna, viene da Nord, nord/ ovest, dalla linea della stella Polare. 

Il maestrale delle Jane Maestre. 

Perché come ho scritto nel post sul Dna/RNA : "La Donna crea, accoglie". 

Il Vento, rappresentato  da quella maschera rossa , vitale di passione , del Bundhu, dà la direzione. 

Una direzione ascensionale di vitalità primordiale. 

Vento, uomo e toro. 

Il "bundhu" dà forza a tutto, perché è l'Anima, lo stesso fuoco. 

Il vento, il Bundhu, è AN, il Soffio Vitale divino che si manifesta nella materia. 

L'Anima delle JANas"


Le Domus de Janas, che sono delle dimensioni alchemiche, di trasmutazione, come le farfalle, come la Saturnia Pyri( pir- radice che indica il Fuoco alchemico) di San Biagio, che indica la dimensione del Femminino ( Saturno è l'ancestrale Femminino) che custodisce le due polarità, acqua e Fuoco, in cui l'afflato divino, il soffio vitale si manifesta, essendo delle "carene", "sa Carena", degli sterni che lo custodisco, delle arche /arghe( "arga" in sanscrito è vagina/utero) che traghettano e trasmutano nell'altra dimensione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0) 

 

"AN di DANa

La cono-scenza

La scienza del "cono", del nuraghe, della Spirale Aurea."

Il soffio vitale di Dio, nella Materia, diventa la Shekinah, la Grande Madre, il soffio delle pavoncelle, della grande Madre dell'uovo cosmico, primordiale dove gli opposti su incontrano per creare meraviglie. 

È tutto questo è celebrato ad Imbolc. 

La festa del grembo "imboldiccau", avvolto, custodito e protetto, che ha con sé tutti i germogli della primavera che presto arriverà. 

Perché nel frattempo, questo Dono che arriverà in primavera, ha due padrini d'eccezione, che contribuiscono alla custodia, alla purificazione, alla nobilitazione. 

Su Issohadore e su Componidori, gli Dei tra di noi, per riportarci alla Memoria, all'Origine ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/osservavo-la-maschera-de-is-issohadores.html?m=0) 

Al "chi eravamo" e "chi siamo", prima di perdere la nostra Divinità interiore"


San Biagio, Santu Brai, a chiudere questi tre giorni di trasmutazione di Imbolc, che si susseguono ai tre giorni della merla. 

Un Santo martire, vescovo armeno del IV sec. dC, morto anch'esso deca*pitato, simbologia che appartiene alla dimensione del Sacrificio solstiziale necessario al manifestarsi della primavera, come ho già avuto modo di spiegare per Santa Martina, legato alla simbologia del vento ( il vento di maestrale, delle Sacre Madri, di Nord ovest, la direzione della Stella Polare, della costellazione dell'Orsa Maggiore), del soffio divino, del far prendere vita e far "lievitare". 

Infatti, se in Sardegna, il simbolo di San Biagio sono "is piricchittus de benti", estremamente leggeri e lievitati, a Milano il simbolo di San Biagio è il panettone. 

San Biagio, a cui è Sacro il Lupo, iconografia che si riallaccia, in ambito pagano, ai Lupercalia romani di purificazione, proprio nel mese di febbraio, dal 13 al 15.

Un passaggio di testimone, all'orso, potente animale sciamanico di iniziazione, la cui iconografia è legata a Brigid e ad Imbolc, custode del Mascolino( il colle Braida, detto l'Orsiera, su cui sorge la Sacra di San Michele, e il riferimento a Re Artù /Orso, i Templari-https://maldalchimia.blogspot.com/2025/01/imbolc-2025.html?m=0- e la costellazione dell'Orsa Maggiore come stella Polare), quindi ai 40 giorni di incubatio, legati al valore ghematrico della Mem, e quindi della grande Madre( si ipotizza che il nome Candelora, in origine fosse Candelorsa) al lupo. 

Un passaggio di testimone dal letargo invernale dell'orso, al lupo, che eppure, mantiene viva la simbologia matriarcale ( basti pensare alla lupa che allatta Romolo e Remo) 

Per quando San Biagio si ponga come padedro Mascolino di Santa Brigida, cela simbologie iconografiche tipiche del Femminino, la Falena, la Saturno Pyri, il Saturno che è il Femminino, la sinergia degli Opposti rappresentata dalla X dei suoi due bastoni di potere, da sempre, di dominio del Femminino, la correlazione con la gola, di cui è protettore, che trova corrispondenza nella dimensione uterina, e la correlazione con il vento, con l'afflato divino, quell'AN, che troviamo spesso come particella nello stesso nome delle Dee. 

Un Femminino, che per quanto offuscato e declassato, ancora arde e soffia maestoso. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

3 Febbraio San Biagio





Nessun commento:

Posta un commento