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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, giugno 23, 2021

💚Dea Madre Tell Brak

 Gli idoli oculari di Tell Brak non hanno paralleli, né in Siria né in Mesopotamia

Tell Brak, situata nella regione dell'Alto Khabur, nel nord-est della Siria, nelle fertili pianure vicino al fiume Tigri, è uno dei più grandi siti antichi della Mesopotamia settentrionale e tra le prime città del mondo che furono costruite. 

Nell'antichità Tell Brak era considerata una città internazionale. Fu dimora di diverse civiltà nel corso dei secoli, tra cui Sumeri, Babilonesi, Accadi e Mittani. La città fu definitivamente abbandonata nel 2000 aC circa.

Sebbene Tell Brak si trovi nella Siria nord-orientale, sia la decorazione che la pianta del Tempio dell'Occhio assomigliano a quelle dei templi della Mesopotamia meridionale, come quelli di Uruk ed Eridu.

Il simbolismo dell'occhio era anche popolare in Mesopotamia in questo periodo, e disegni di occhi sono stati trovati su oggetti del cimitero reale di Ur e nei templi

Gli idoli oculari scoperti nel sito risalgono al 3300 aC circa.

Molti di loro sono incisi con più paia di occhi, altri con gioielli e altri ancora con rappresentazioni di "bambini" - occhi più piccoli e corpo scolpito sul corpo dell'idolo più grande.

Secondo storici e archeologi si pensa che gli idoli siano un'offerta. Si ritiene che gli occhi grandi dimostrino attenzione agli dei in molta arte mesopotamica. La ragione per cui così tante di queste figure furono lasciate nel templi era che erano considerate doni agli dei.


Questa in particolare, secondo me, rappresenta  una Dea Madre.

La simbologia dei quattro occhi può rappresentare i quattro punti cardinali, e i quattro elementi di Madre Terra, acqua, aria, terra e fuoco.

Quattro occhi ben aperti che custodiscono i quattro angoli della Terra, sottolineando il potere di questa Dea Madre.

La forma dell'occhio, è quella del rombo, che richiama la simbologia della vulva femminile., sottolineata anche da quella "V"(che richiama il pube femminile) alla base del collo. 

I quattro occhi si presentano come un "unicum embrionale", sottolineati, nella parte superiore da una accortezza stilistica molto raffinata : un'arcata sopraciliare unica, composta da un unico motivo a zig zag, esattamente identico a quelli che troviamo, in un modulo "a tre", nella parte centrale di quello che dovrebbe essere il ventre di questa Dea Madre.

Dea Madre dalla grande potenza creatrice, che si esplica attraverso la rappresentazione di questi tre motivi(il numero tre simboleggia la creazione) a zig zag, che simboleggiano l'acqua, la capacità di generare tramite il liquido amniotico.

Poiché Ella è Dea Madre che domina e governa  i cicli di "nascita/morte/rinascita", ed è depositaria e Custode della vita, poiché governa ed è custode, di tutti gli elementi di cui è composta la sua Essenza.

È aria, vento che trasporta i semi della creazione.

È acqua che trasporta vita e memoria.

È fuoco che arde con lei nel cuore di chi la ama.

E terra che custodisce la vita e la morte.


Tiziana Fenu


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Questi motivi a zig zag si trovano anche nelle nostre Domus de Janas

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/gli-dei-delle-spirali.html?m=1


Dea Madre Tell Brak




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