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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, giugno 23, 2021

💛Simbologia Dolmen

 Simbologia dei Dolmen in Sardegna


Prendo spunto dal bellissimo lavoro fatto dal ricercatore Héctor L'Arbalete, riguardo la geolocalizzazione di svariati dolmen in Sardegna, di cui vi lascio il link (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=645922442588288&id=100015116148579), per porre l'attenzione su dei particolari che mi hanno colpito, di cui posto anche le immagini.

Il dolmen è un monumento funerario megalitico, risalente ad epoca preistorica, realizzato con lastre conficcate nel terreno, e sovrastate da grossi lastroni di pietra come copertura.

Spesso si presentano con un preciso orientamento astronomico, e delimitate in modo circolare da altrettante pietre, chiamate  "perdas litteradas", nel senso che spesso su queste pietre si trovano delle incisioni, ma anche "perdas fittas" ("pietre conficcate", letteralmente).

Menhir che non hanno niente da invidiare ai monoliti di Stonehenge.

Anzi, risalgono ad un periodo precedente di almeno 3000 anni(5000 anni fa) e fungono da antichi osservatori astronomici dei solstizi e degli equinozi, come nel caso del sito archeologico di Biru e concas a Sorgono che si trova esattamente al centro della Sardegna.

Ma è su alcuni Dolmen illustrati in questa galleria, che voglio porre l'attenzione, poiché risultano perfettamente in linea con quella koine', con quel linguaggio tipico della dimensione simbolica, nell'Antica Civiltà Sarda.

Alcuni Dolmen presentano una conformazione a "tre", sia nei massi che reggono la lastra superiore, sia, addirittura con tre coppelle scavate nella stessa, come nel Dolmen di Monte Acuto di Berchidda.

Tre coppelle, tre scavature, che, se pur inutilizzabili per contenere acqua, sono simboliche, perché hanno lo stesso simbolismo delle tre cornici nelle porticine e nelle false porte delle Domus de Janas.

Indicano cioè la simbologia della "nascita/morte/rinascita", essendo questi,, dei monumenti funebri, ai quali questa simbologia, da un senso al loro esistere.

In un altro Dolmen, quello de Sa Coveccada, a Mores, troviamo addirittura un simbolismo ancora più sofisticato, simile a quello che ritroviamo nella stele centrale dell'esedra delle Tombe dei Giganti.

Le tre lastre conficcate nel terreno, sono sagomate(perlomeno, quella centrale, ripresa frontalmente) come se fossero il corpo di una Dea Madre senza testa, che regge il lastrone superiore.

Nel basso, c'è il passaggio uterino, la porticina, dal quale entra il sole, sui tre fronti, per solarizzare, fertilizzare, divinizzare e favorire il passaggio e la rinascita nell'altra dimensione.

Dolmen, che, nel corso dei secoli, avendo questa funzione così sacrale, sono stati anche decorati con petroglifi con svariati simboli. 

Molti di questi Dolmen si trovano in prossimità dei punti "geopatogeni", che corrispondono ai "nodi di Hartmann", che sono quegli incroci dei raggi tellurici generati dalle faglie, dai corsi d'acqua sotterranei, da influenze energetiche cosmiche, e da elettromagnetismo.

E quindi, così come i menhir venivano piantati su queste linee di Hartmann, dove si pensava ci fossero corsi d'acqua sotterranei, così i Dolmen, pare fossero posizionati tra una griglia e l'altra dei nodi di Hartmann, nelle zone che erano considerate energeticamente tranquille, dove scorreva un'energia positiva con direzione nord-ovest, sud est, due linee chiamate "linee della fertilità".

E questo è perfettamente consono a quanto ho sottolineato prima, cioè che alcuni lastroni sembrano riprendere la forma di una Dea Madre con il passaggio uterino. 

Infatti secondo me, nonostante il nome maschile, il Dolmen rappresenta il Femminino, perché funge da grembo che accoglie nel ventre di Madre Terra, dopo la morte, ma è anche un Femminino che cura, terapeutico, poiché in esso si convogliano le energie più positive e tranquille di Madre Terra e del Cielo, quelle che consentono la trasformazione profonda, la guarigione, la rinascita, a differenza dei Menhir, che sono prettamente maschili, che uniscono cielo e terra, e che hanno una energia più concentrata, più dirompente, più intensa. 

L'energia dei Dolmen è accogliente, è terapeutica. Ingloba energie nel suo ventre, per poi restituirle come energia guaritrice, alchemica, come una carezza, per chi ha bisogno. 

Come una Sacra Madre, che assorbe energia dalla sua stessa acqua, dalle falde d'acqua sotterranee, dalla sua stessa memoria, e la restituisce sotto forma di emanazione energetica.

La stessa Madre amorevole che guida la trasformazione alchemica nelle Domus de Janas, nelle Tombe dei Giganti.

Tre coppelle, tre passaggi uterini, tre false porte.. Si tratta sempre dello stesso linguaggio.

Un linguaggio lunare, femminile.

La luna con le sue tre fasi(calante/crescente) luna piena e luna nuova, nelle quali nasce, muore e rinasce.

Sono le tre fasi della vita, Terrena e ultraterrena, che sono rese possibili, in concreto, anche dalla funzione simbolica dei pozzi sacri, dove l'acqua è veicolo di nascita, di purificazione e di rinascita.

Ecco perché i Dolmen sono in prossimità dei corsi d'acqua.

L'acqua trasporta, è energia, è purificazione, è rinascita, è memoria. 

Dovremo re-imparare queste forme infinite e inesauribili di energia rinnovabile, continua, terapeutica. 

Sentire la natura, entrare in contatto con essa, e trarne da essa la sua infinita energia d'amore, come facevano i nostri Antichi Sardi. 


Tiziana Fenu 


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Simbologia Dolmen


Dolmen di Monte Acuto, Berchidda, Sassari 

Dolmen Sa Coveccada, Mores, Sassari 

Dolmen Nela, Sindia, Nuoro

Dolmen di Biella, Luras, prov di Sassari 

Dolmen di Sarbogadas, Birori, Nuoro 

Dolmen di Crastu Covaccada, Torralba, Sassari


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