Simbologia dei dodici rettangoli nella Domus de Janas di Anghelo Ruju
Osservano l'immagine dell'interno della Domus de Janas Anghelo Ruju, ad Alghero, postata nella pagina ArcheoLucia, e scattata dalla stessa Lucia. Si vedono dei rettangoli scavati nella parete, come piccole nicchie. Dodici, come ha precisato la stessa Lucia, avendo, lei stessa, scattato le foto ( riporto la sua, la prima immagine che vedete postata).
Pensavo che sia il numero dodici, che la forma a rettangolo, non sono a caso.
Il dodici mi rimanda al dodicesimo anello della tholos del pozzo di Santa Cristina di Paulilatino, quello sul quale, il ricercatore Sandro Angei, ha individuato il manifestarsi della ierofania, il 21 di giugno.
Sappiamo bene che il numero dodici, è sacro qui in Sardegna, al punto da essere chiamato "su Santu Doxi"
Nel caso della ierofania del pozzo di Santa Cristina, secondo il mio personale sentire, trattandosi, il dodici, anche di un Sacro Archetipo Ebraico, la lettera Lamed, che indica "misura/parametro", credo, come già esposto in un mio precedente post, che potesse indicare, attraverso la ierofania che si manifesta sul dodicesimo anello della tholos, parametro indicatore, cronologico, per avere un punto di riferimento per la maturazione dei raccolti, del grano, e capire, quindi, se sarebbe stato un buon raccolto o meno.
Il fatto che questo stesso dodici sia presente anche in questa Domus, mi fa pensare che questi dodici rettangoli allineati sulla stessa linea, possano essere dei marcatori cronologici, magari per una qualche cerimonia particolare.
Marcatori nel senso che magari la luce solare, in un certo momento dell'anno, possa filtrare, in un percorso abbastanza lungo, fino a questo limite contrassegnato dai rettangoli allineati, e dare, appunto, la misura, il parametro, come ci indica il dodicesimo Archetipo Lamed, per officiare un qualche rito particolare, o per la preparazione di unguenti, per la raccolta di erbe particolari.
È vero che gli Antichi Sardi erano eccezionali marcatori del tempo, quindi questo non mi sorprenderebbe, da raffinati osservatori quali erano.
Inoltre, la conformazione a rettangolo, di queste particolari nicchie, mi fa pensare che dovessero marcare un momento importante, dove si richiede la sinergia di Madre e Padre Celesti.
Sento di affermare questo, perché ho lo stesso sentire della scacchiera di Pubusattile, a Bonorva, dove i quadratini sono stati assemblati vicini, in modo che, ne risultassero 64(otto file da otto), alternati in bianchi e rossi, che simboleggiano l'energia bianca maschile del Padre Cosmico Solare, e della madre terra e lunare, rossa, come il fertile sangue mestruale.
Quindi il rettangolo è sinergia del Maschile e del Femminile.
Dodici rettangoli, dodici Monadi sinergiche, capaci di creare, di proteggere, di custodire, di accompagnare nel viaggio nell'altra dimensione, come nella Domus di Pubusattile, attraverso la Scacchiera, che è un portale energetico di vibrazioni altissime, come ho approfondito miei miei post.
La rinascita avviene attraverso lo stretto passaggio dell'ingresso quadrato delle Domus de Janas, come avevo già approfondito.
Perché il quadrato è Madre, è Terra, con i suoi quattro elementi e punti cardinali, e si deve passare attraverso il suo stretto passaggio uterino, per poter nascere e rinascere nel suo grembo.
Due rettangoli sono presenti anche su due pareti frontali, in prossimità di un ingresso, con due cerchi concentrici all' interno, il maschile e il femminile.
E i guardiani della Domus de Janas di Anghelo Ruju, sono quelle sei protomi taurine/uterine, sulla porticina quadrata di ingresso.
Sono sei, perché il sei indica l'unione sacra tra Amanti, tra maschile e femminile, tra luce ed ombra, tra sole e luna.
Come la stella di David, formata dall'intersecazione dei due triangoli con il verso opposto.
Anche queste protomi, e il numero sei, che è la meta di dodici, parlano di sinergia maschile e femminile insieme.
La vera trasformazione, quindi, "su Santu Doxi", si compie all'interno, quando Padre e Madri celesti, marcano il momento giusto per questa trasformazione, per questa creazione e completezza dell'opera, quando l'Umano si unisce al Divino.
Si, perché il "12", in riduzione teosofica, diventa "2+1", quindi "3", la perfetta triade divina, che indica non solo perfezione creativa, ma anche la triade della "nascita/morte/rinascita".
Lo abbiamo visto tante volte, nelle triple cornici delle porte e false porte, o nelle decorazioni a triangolini.
Indicano la ciclicità dell'eterno divenire, dei cicli che si ripetono, coadiuvati spesso dalla simbologia delle spirali, spesso presenti nelle Domus, a rafforzare questo concetto di ciclicità in rinascita continua.
E se ancora ne parliamo, significa che avevano scoperto il segreto dell'immortalità, e che rinascono continuamente ogni volta che li riportiamo a memoria, con orgoglio, rispetto e ammirazione.
Tiziana Fenu
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