Martedì 12 dicembre abbiamo una Luna Nuova in Sagittario.
Una Luna Nuova, quindi, carica di tutta l'energia del Fuoco di questo segno.
Saremmo guidati dall'energia del Sacro Archetipo Ebraico Mem, il tredicesimo, e dall'Arcano Maggiore XIII della Morte.
L'Archetipo Mem, come sapete, è legato all'elemento Acqua, al grembo primordiale, alla memoria della nostra Essenza.
L'Arcano della Morte, ci riporta a memoria la capacità di morire per poter rinascere.
È lo stesso tratto distintivo della Mem.
Accoglie, come grembo, per dare la vita, e accoglie, come Madre Terra, anche la dimensione della morte, e in questa ciclicità, essendo la Mem, legata a Saturno, riconoscere il potere ciclico della trasformazione.
Ricordiamoci che siamo ancora sotto il segno dell'Ofiuco, fino al 17 dicembre, iniziato il 30 novembre, come ho approfondito nel mio precedente scritto, e che quindi, beneficiamo del potere rigenerativo che l'Ofiuco rappresenta.
Ofiuco, segno d'acqua, che va ad enfatizzare la simbologia d'acqua della Mem, e a porsi in corrispondenza dialettica, sia al Fuoco del Sagittario della Luna Nuova, sia a quello del segno solare che ci governa, il Sagittario, appunto.
Interessante notare, come il valore ghematrico della Mem, sia 40, e il 4 è associato all'Archetipo Dalet, l'Archetipo di Madre Terra, che è collegato a Marte, e questa Luna Nuova, si manifesta proprio di Martedì, governato da Marte.
Un'intensa energia, quindi.
Combattiva, eroica, temeraria.
La perfezione assoluta, in queste corrispondenze.
Dalet, con funzione "solidità", che rappresenta la Forma che si manifesta nella materia, attingendo dalle acque, sia nella simbologia di acque, come fonte di vita, ma anche come acque superiori, legate alla Sorgente Divina.
Un Archetipo tutto al femminile, con valore ghematrico 4, quante sono le matriarche d'Isr*aele, Sara, Rebecca, Lea, Rachele.
Il quadrato, è simbolo di stabilità, di grembo.
Di tempio alchemico, trasmutativo.
Le nostre Domus de Janas, hanno tutte l'ingresso quadrato, poiché la simbologia delle stesse, è grembo che accoglie, che offre riparo, che trasforma, nella sua estensione ghematrica nella Mem, che è acqua, accolta nel grembo materno, nelle quali, vita e morte formano una dialettica incessante e continua, identificabile e sovrapponibile, poiché una, è dimora dell'altra.
Questa Luna Nuova in Sagittario ha tutto lo slancio del Fuoco trasmutante, che necessita anche della sua controparte alchemica, l'Acqua, per poter fare quel salto di Ottava della dimensione creativa.
L'Acqua di Fuoco.
Strutturare e destrutturare, attraverso le due polarità, attraverso la vita e la morte, affinché la narrazione finale, sia la Sintesi, di entrambi.
L'Essenza, come il Centauro del Sagittario, che per poter prendere la mira con il suo arco, deve trovare il punto di equilibrio tra la sua dimensione umana, e quella Animale.
Deve saper manifestare la propria Essenza, la propria Verità, la propria Luce.
E di luce, parla la Luna Nuova, che battezza il passaggio della notte di Santa Lucia, protettrice degli occhi, simbolo, attraverso la metafora "della notte più lunga che ci sia", per contrappeso, di quella luce interiore che si manifesta come emanzione anche verso l'esterno, e che rappresenta quella dialettica tra dimensione materiale e spirituale, divina, come forma primaria dei corpi, il principio costitutivo, ontologico, della realtà, di noi esseri umani e di tutte le creature.
Una Santa Lucia che affonda le radici in ambito pagano, e che segna l'inizio del mese di Yule, in ambito nordico, in particolare, celebrato, per esteso, con il passaggio del solstizio invernale.
Un mese che inizia proprio con questo complementarsi dei due Archetipi Fuoco e Acqua di questo novilunio, anche delle due dimensioni, terrena e ultraterrena, in un passaggio alchemico, governato da una Madre Divina, Lussi, signora della dimensione ultraterrena, e degli spiriti e creature di questa dimensione.
Lussi la luminosa, la portatrice di Luce.
Questo novilunio invita a manifestare la nostra Luce interiore, ad integrare, come potenza ed energia creativa, anche quella parte ombra che spesso ci fa smarrire nei suoi labirinti.
Ci invita a consapevolizzare, a portare alla luce, a far nascere, e nel contempo, a radicare, come fronde e radici interscambiabili, il nostro albero mnemonico, della consapevolezza del "Chi Siamo".
Ricordare è Rimembrare.
Riportare ad Unità, ciò che in questa dimensione, è stato smenbrato, diviso.
Guardate che coincidenza, e come l'Archetipo della Mem, della giornata del Novilunio, e notte di Santa Lucia, sia perfettamente incasellato, nella più estesa architettura delle festività natalizie, che vanno, esotericamente, dal 12/13 di Santa Lucia, festa della Luce, all'Epifania, il 6 Gennaio, altra manifestazione della Luce, di cui parlerò in seguito, ma che già avevo approfondito, riguardo la correlazione "Epifania/Befana/Fanes", perché riguarda in particolare la nostra tradizione ancestrale sarda "De Sa Filonzana", personaggio chiave del nostro Carnevale Sardo.
La Festa di Santa Lucia, cade 12 giorni prima del 25 Dicembre.
Al centro, come tredicesimo giorno, la nascita del Bambino Gesù, la manifestazione luminosa, e 12 giorni dopo, l'Epifania.
Tre giorni, contrassegnati da un unico codice, di manifestazione luminosa, del venire alla luce, nel grembo della Madre, della Mem, tredicesimo Archetipo, e, in quest'asse tra il 12 dicembre e il 6 gennaio, tredicesimo giorno, centrale.
Il fulcro alchemico della Mem, vita e morte insieme
Vita, nascita, rinascita, possibile solo con la morte dei nostri fini egoici, all'interno di uno scenario più ampio, di una coreografia di Matrice divina che si attua, concretizza, manifesta, come nascita del Bambino Gesù, nella Mem-oria di noi, nella morte della individualità, che diventa indivisibilita' nel grembo di una Coscienza universale, superiore.
Gli estremi di questa doppia polarizzazione, con il 25 dicembre al centro, sono due giorni "12".
Archetipo 12.
Lamed.
Due giorni agli estremi di questo polo, che danno la misura, il parametro, rispetto alla centralità della nostra piena manifestazione in purezza, come dei Bambin Gesù, che rinascono ad ogni Natale di Mem, di vita e di morte.
È il cambio di paradigma, quell'Appeso Arcano Maggiore XII, che ribalta la nostra piccolezza umana, che ci espande, come un guanto ribaltato ad un sentire, ad un percepire, ad un "essere", molto oltre le piccolezze umane, e che rimanda, a specchio, a questo portale energetico "12/12", che ritroviamo dilatato, come le coordinate di un tempio, che si dilata, in una scansione spazio/temporale, fino all'Epifania, fino a quel Fanes, androgino, quel "be-Fanes", che è lo stesso portatore di luce, di Santa Lucia, della Luminosa, della "luc*iferina".
Come vedete, il Sacro Femminino, coordina questa Geometra Sacra, questa perfetta Architettura, in cui si puntella questo Sacro Presepe simbolico, attraverso il quale, manifestare tutta la nostra luminosità, la nostra Essenza, anche in un contesto simbolico come possono essere le tenebre della Lussi o la grotta del Bambin Gesù.
È un periodo ricco di simbolismo alchemico, di cui ho tracciato solo le linee principali, considerando anche che siamo in prossimità del solstizio invernale, di cui approfondiro' a breve.
Intanto ci godiamo questo intenso novilunio, in cui la sinergia dell'Acqua e del Fuoco, creano quella dimensione alchemica del manifestare in Bellezza, in Verità, in Frequenza, in qualsiasi contesto.
Perché parte dalla grotta, dal nostro intimo tempio, per espandersi, oltre anche la nostra finitezza di esseri umani.
Tiziana Fenu
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Novilunio in Sagittario 12/12/2023
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