Bannata dalla pagina Nurnet, per l'arroganza e la maleducazione del fotografo Giovanni Sotgiu, che già aveva interferito quando i titolari di un'altra pagina, pubblicarono, come fosse stata una loro intuizione, la somiglianza tra due simboli di una Domus e di una stele di Laconi.
Eppure, offrendo la mia interpretazione e scoprendo che si trattava dello stesso simbolo,, sono stata ben rispettosa, come sempre e con chiunque, nel postare link della pagina in questione e autori della foto, senza modificare niente e non usandole per fini personali commerciali.
Anche stavolta ho fatto lo stesso, come si vede benissimo dal mio ultimo post( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=859186419541382&id=100063500951210)
Ho riportato link, ed esatta didascalia del post di Nurnet.
Sono stanca e disgustata da questo atteggiamento, perché poi, si permettono anche di dire, testualmente, come vedete, che "utilizzo tali foto facendole mie, dalla mia comoda scrivania, rivendicando poi chissà quali scoperte".
Perché magari si rosica, a non riconoscere simboli archetipali importantissimi come questo, del post in questione, che potrebbe aver fatto da Matrice agli altri delle altre civiltà.
No, non si riconosce, ad un occhio solo fotografico, perché ci vuole anche un background culturale, di studi e ricerche, di curiosità e letture fino a farti bruciare gli occhi, per identificare e raffrontare, e dedurne interpretazioni valide, e che magari offrono una prospettiva del tutto nuova, scardinata dalle solite ovvie interpretazioni, o non interpretazioni del nulla.
Vorrei sottolineare che il lavoro intellettuale è di pari valore a quello sul campo. Sono due lavori diversi.
E per logica, si complementano a vicenda.
Non mi sono mai permessa di rivendicare come mie queste scoperte, anzi, ne ho fatto merito, con precisa citazione nei miei scritti, pur non essendo stata successivamente ripagata con la stessa correttezza e violando dei diritti intellettuali che giuridicamente, a tutti gli effetti, sarebbero perseguibili penalmente, visto che i miei scritti sono coperti da copyright.
Questa è la bassa vergogna di un'informazione portata avanti denigrando chi cerca di portare un po' di luce, delle interpretazioni, per capirne un po' di più e ampliare gli orizzonti su un panorama, come quello della nostra Antica Civiltà Sarda, che è stato, ed è tutt'ora più che mai, fortemente penalizzato e oscurato.
Denuncio pubblicamente questa assoluta mancanza di correttezza, e di accuse infondate, perché mi sono davvero stancata, sia di essere depredata, sia di essere tacitata e ridotta ad un silenzio castrante che non rende giustizia allo spirito collaborativo di cui sono srmpre stata Portavoce.
Mi chiedo come gli altri amministratori della pagina suddetta, possano concordare sui capricci infantili di un fotografo, che per quanto apprezzabile nel suo campo, si offende se mi permetto di offrire la mia interpretazione, sul suo nulla, tra l'altro, visto che non ne ha offerto nessuna, come a suo tempo, fecero i precedenti
Le foto sono pubbliche.
Cito sempre link, pagine e autori della foto.
Non uso, né manipolo le immagini per uso commerciale.
Non infrango nessuna prescrizione giuridica.
E non accetto di essere infangata in questo modo, solo perché offro delle prospettive di riflessione, condivisibili o meno, ma che non vanno certo a inficiare o screditare, i punti di vista altrui, inesistenti, in questo caso, come nel precedente, visto che non è stato offerto, dagli autori delle immagini, un briciolo di spiegazione o interpretazione.
Mi dispiace che arrivi proprio da una pagina che porta avanti il nome della nostra terra.
Mettendo la museruola agli altri, ai pensatori, ai curiosi, a chi ricerca, legge, studia, da quel che, tristemente, ho potuto constatare.
Non amo pubblicare questi risvolti di bassa energia veramente, ma difronte ad accuse infondate, non resto a guardare.
Si godano il palcoscenico, di questo tritatutto mediatico, che ormai non manifesta più nessun tipo di rispetto.
Con scorrettezza, e con la mia disistima.
Tiziana Fenu ©®
Maldalchimia.blogspot.com
corretto
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