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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, dicembre 24, 2023

💙Aveva sempre saputo

 Aveva sempre saputo che il momento del suo "si" sarebbe arrivato. 

Lei. 

Ragazza ribelle dal "no" facile. 

Opporsi, dire un "no" le dava potere. A volte, nemmeno lei sapeva a cosa si stesse ribellando. 

Ma era un " no" viscerale. Un "no" che fungeva da aspiratore di tutto ciò che non le serviva, che non conosceva ancora, ma che sentiva come superfluo.

Se ne era accorta una mattina. Sistemandosi quella forcina a forma di stella tra i capelli vaporosi. Quelli che pensava fossero un'estensione della sua Anima, ribelle come lei. 

Quella notte fece un sogno. Mancavano pochi giorni a Natale e avrebbe dovuto preparare sia l'albero di Natale, sia il Presepe. Ma poteva contare solo su un alberello spoglio e una grotta in cartapesta senza personaggi. 

E soprattutto, entrambi senza stella cometa. 

Gli ordini, nel sogno, furono molto precisi. Avrebbe dovuto fare entrambi. 

Il che, al risveglio, la mise di malumore. Mai in vita sua aveva preparato il presepe o l'alberello. Perché era stata sottratta dalla gioia più grande. Quella di poter essere madre. 

La rabbia per quel destino forzato che non avrebbe voluto, distillava sangue ad ogni suo "no" che  aveva costellato la sua vita. 

Una proiezione che mitragliava sugli altri . Come fossero sagome di cartone in un centro di tiro a segno per cecchini. 

Aveva detto di no alla Vita, all'Amore, alla parola. Quei suoi "no" sterili, mai giustificati, invece di darle potere come aveva sempre pensato lei, l'avevano impoverita della cosa più preziosa che potesse avere: quel luogo sacro in ognuno di noi, dove lo spazio e il tempo umani diventano lo spazio e il tempo in cui noi ci manifestiamo al meglio di noi stessi. 

Uno spazio incontaminato da condizionamenti, da rancore, da rabbia.

Da paure. 

Dove il nostro Cuore puro accoglie, concepisce e genera la parola che può diventare realtà. 

L'Essenza di un concetto, ma anche la sua stessa Forma. 

Il figlio che le era stato negato, era lei stessa, che con i suoi ripetuti "no" successivi, negava alla vita. Perché non era capace di darle forma . 

Di essere lei stessa grembo della sua stessa parola. 

E artefice. 

Maschile e femminile insieme, capaci di generare una nuova vita. 

Aveva capito che doveva accettare dentro se quella sua stessa Ombra che l'aveva privata del dono della maternità terrena. 

Ma che le aveva fatto un Dono infinitamente più grande. 

Essere lei stessa, maschile e femminile insieme, creatrice di questa Anima Pura , frutto di questa integrazione. 

Il calice, il Sacro Graal dove questo Miracolo della vita, dell'Amore, dell'essere nella pienezza di sé stessi, può manifestarsi. 

La Sapienza, la consapevolezza che possiamo essere un "si" di accoglienza e di amore, in qualsiasi momento della nostra vita. 

Perché è parte dell'aspetto femminile e maschile insieme, che collaborano in quello spazio puro e incontaminato del Cuore, dove tutto è possibile, se crediamo con fiducia, che ciò sia possibile. 

Se diciamo il nostro "si" a ciò che ha previsto l'Anima per noi. 

Se diciamo "si" a quella Coscienza Superiore che ci fa Consapevolezza delle nostre infinite potenzialità, e lasciamo che si disseti dalla Sacra Coppa che possiamo diventare per gli altri, e per noi stessi. 

Per la stessa energia dinamica dell'Universo. 

In quel momento , capì perche aveva sempre amato, sin da piccola, portare quella piccola stella dorata tra i capelli, a domarle quei riccioli ribelli. 

Era la sua personale stella cometa. 

La via da seguire. 

L'Anima perfezionata con i suoi quattro elementi  terreni( acqua , terra, fuoco e aria) che si unisce a quello spirituale( l'etere), per fare in modo che quest'Anima potesse incarnarsi sulla Terra. 

Quella luce, quel pentacolo luminoso,  che brillava sopra la stalla stava ad indicare che ogni individuo che acquisisca consapevolezza, possiede dentro di sé il Cristo, il Bambino Gesù che deve venire al mondo. 

La Luce che rasserena, che nutre, che conforta, perdona, vivifica e guarisce. 

Quella notte, e fu proprio la notte di Natale, si rese conto di essere lei stessa il Presepe che si era rifiutata per anni di preparare. La sua Anima sapeva. 

Il Sacro Presepe è sempre stato dentro di Lei. 

Doveva solo tirarlo fuori. Come in ognuno di noi.

Fidarsi di ciò che sentiva, anche se non vedeva la sua Forma manifesta.

È lei stessa Forma Vivente.

Che si adatta ad ogni nuova Occasione.

Ad ogni nuova possibilità.

Perché lei, ora, consente che accada.

E quando "accadi", "accedi".

Accedi a te stessa, alle tue infinite possibilità.

"Accadendo", diventi "accademia".

La più alta forma di Sapere. 

E da allora, la notte di Natale, In cielo, si può ammirare questa  Madre Sacra meravigliosa e luminosa, con in braccio il suo Bambino. 

Le stelle si muovono intorno a loro, come girandole mosse dal vento. 

E la sua veste è come la coda di una stella cometa.

Lei è diventata la stella cometa, il Cristo vivente, che ora vive in lei, perche lo ha accolto e si è manifestato nel Sacro Bambino che ha preso vita nel suo grembo e che ora tiene amorevolmente in braccio. Ha accolto il suo Sacro Mascolino, il Divino Giuseppe,  nella grotta. Prima nel suo Cuore e poi nel suo grembo. 

Nella grotta del Nuovo Presepe. 

Della Sacra Famiglia. 

La Sacra Madre è il Nuovo Presepe. 

Perché lei è un'Iniziata. 

Ed è stata scelta. 

E ora la sua veste dorata indica la via dell'Integrazione , dove Maschile e Femminile si sono uniti nel suo grembo, e dove il Sacro Bambino D'Oro si è manifestato nel suo Cuore.

Dove la melodia che rappresenta la sua Essenza si manifesta come un canto d'Amore. 

E ora sono uniti in un abbraccio dove uno è la continuità dell'altro. Senza inizio e senza fine. Hanno sconfitto la dualità. 

In un attimo di Luce e di Amore infinito.

Oltre il visibile, l'ovvio, il consueto.

Il conosciuto.

Nel Sacro Mistero della Vita stessa. 


Tiziana Fenu

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Aveva sempre saputo



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