Tre giorni di forte trasmutazione energetica per la ricorrenza di questo Imbolc e della Candelora.
Domani, Venerdì 31 luna crescente in Pesci, segno d'acqua, abbiamo l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Nun, il quattordicesimo, con funzione trasformazione, correlato all'Arcano Maggiore XIV della Temperanza
Sabato 1 febbraio, siamo sempre in luna crescente in Pesci, con l'energia del dodicesimo Sacro Archetipo Lamed, con funzione "misura" e Arcano Maggiore XII dell'Appeso
Domenica 2 febbraio, con luna crescente in Ariete, segno di Fuoco, abbiamo l'energia del tredicesimo Archetipo Mem, la Sacra Madre delle Acque amniotiche e cosmiche, correlato all'Arcano Maggiore XIII della Morte
Tre giorni di intensa trasmutazione, che culminano, per la Candelora, con una straordinaria sinergia tra Acqua ( la Mem) e il Fuoco( l'Ariete della luna crescente), in un giorno, domenica, dedicato al Sole, alla luce, al Fuoco.
La festa della Luce crescente, Imbolc, la festa del Fuoco Sacro.
Un Fuoco capace di sopravvivere oltre la coltre di neve dell'inverno, che desidera manifestarsi.
È molto interessante questa combinazione energetica tra l'acqua della Mem e il Fuoco dell'Ariete, che questa celebrazione rappresenta.
Sappiamo che ad essere festeggiata è proprio la Dea del Fuoco, Brigid, la Dea Celtica, la dea Madre, la guerriera , ma anche la Sposa , perche Bride, vuol dire sposa.
E questo, rimanda all'unione ierogamica tra acqua e fuoco, che quest'anno contraddistingue questa celebrazione.
Il simbolismo di vestire di Bianco deriva dall'antico animale totemico del Cigno, connesso alla Dea - Brigid - Bride, perché le sue piume connettono al regno divino superiore.
Ma tra le divinità, tra gli arcangeli, uno sposo molto probabile può essere l'arcangelo dalle ali bianche, l'Arcangelo Michele.
Un Eroe
Eroe, da "ieros gamos", inteso come unione degli Opposti, sinergia rappresentata dal nostro Ariete.
Un Guerriero di luce, e guardacaso anche Brigid, è connessa fin dal neolitico, ai fuochi, ai fabbri, all'alchimia e all'antica arte guerriera.
E infatti dal suo nome deriva la casta fuorilegge dei briganti. Una donna amazzone, una valchiria.
Il Monte Pirchiriano, su cui sorge la Sacra di San Michele, in provincia di Torino( dove erano molto diffusi i porci e i cinghiali, gli animali sacri ai Druidi e dalla casta druido guerriera ) si chiama proprio Braida.
Pirchiniano significa anche Fuoco Divino, perché il vescovo di Torino, che era salito sul monte per consacrare l'abbazia, non lo fece più, perche durante la notte, sopra di essa si manifestò un globo di luce, fuoco e fiamme, in un esplosione che "benedìsse" la chiesa direttamente ad opera di Dio.
All'interno del santuario c'è la cima di pietra, la punta originale del Pirchiriano ai piedi di un enorme colonna a simboleggiare la Natura, il Femminino Sacro custodito in un luogo di culto dove magia femminile( Terra) e maschile( Cielo) si incontrano, ad ulteriore manifestazione dell'Unione ierogamica tra gli Opposti.
La casta guerriera dei Templari ( i Guerrieri della Luce, derivano il loro nome dal Tempio di Salomone, in quanto nati, come casta, a Gerusalemme nel 1118 ) strettamente legata alla Linea di San Michele, è una continuazione dell'antico lignaggio druido.
Il fondatore dei Templari, san Bernardo di Chiaravalle, un druido, si dice che da piccolo si abbevero' di latte al seno di una statuetta della Vergine Nera, che è un icona riferita all'Antica Dea Madre Brigid connessa alla Mucca Divina e portatrice di abbondanza, la quale, alla sommità del suo seno (il Bric, la montagna ), come Dea Madre Terra, incontra il suo maschile divino che scende, personificato dall'Arcangelo Michele, Sacro Guerriero.
La linea di San Michele connette proprio Gerusalemme all'Irlanda( l'ultima depositaria dell'antichissima sapienza druido celtica).
Brigid è anche la tessitrice.
Regge il fuso( simbolo maschile e femminile contemporaneamente).
Come le prime rappresentazioni delle Dee.
Coloro che tessono il destino dell'umanità
E i templari erano connessi al Sacro Graal, a anche ad Artù, che in celtico significa Orso. E la catena di monti dietro il colle Braida si chiama proprio L'Orsiera.
E Artù' come si chiama di "cognome"?
Pendragon.
E per inciso, riguardo Michele e il suo drago, le linee sincroniche di energia dove in antichità si innalzavano menhir, dolmen, ecc, erano chiamate le linee del Drago.
Sottolineo che siamo in un anno che nel calendario cinese corrisponde al Serpente, che è lo stesso Drago( Animale sacro del 2024), che, nella sua forma ctonia, rappresenta la fase gestazionale, misterica, uterina, e che quindi unisce in sé la simbologia del Fuoco e dell'Acqua, il cui strumento di potere è la lancia di Lugh/Lughsan, i cui festeggiamenti cadono in agosto, per la celebrazione del Lammas, a 6 mesi di distanza solstiziale.
Le linee del drago/serpente, nella sua forma sotterranea, simboleggiavano gli affioramenti dell'energia vitale della Dea Madre Terra, le sue sacre Vene e arterie femminili.
Infatti, questa energia, come ho già approfondito, è legata al Sacro Archetipo Ebraico Teth, il Femminino, il grembo, la kundalini, che ha due polarità, la suprema Sophia.
Il suo Fuoco vitale che si manifesta fino alla superficie della terra.
La pianta sacra ai Celti in questo periodo è il bucaneve, il fiore di Imbolc, che, col suo colore bianco candido ricorda la purezza della Giovane dea ed il latte che nutre gli agnelli, la cui fioritura anticipa l'equinozio di primavera.
Ma il bucaneve sacro di Imbolc, della Dea Brigid, il fiore della purificazione, come viene chiamato, ha un suo corrispettivo anche nel fiore sacro all'Arcangelo Michele, il Narciso bianco e tutta la famiglia delle Amarillidacee in generale, compresa la sua espressione più semplice e genuina, il Bucaneve.
Bucaneve, che, nella sua conformazione ogivale, quando è ancora chiuso, rimanda proprio, nella sezione, ad una Vesica Piscis, simbolo dell'Unione tra Maschile e Femminile, talmente potente, da essere in grado pur nella sua meravigliosa fragilità di fiore piccolo e delicato, di farsi strada nella coltre di neve, spesso cristallizzata e ostica da oltrepassare per raggiungere il raggio di sole, e manifestarsi in tutto il suo incanto.
Questo primo Febbraio di Imbolc, con il suo Sacro Archetipo Lamed, mi parla di prova, del capire il nostro stesso valore, dell'essere al guado, e di cercare, attraverso una dinamica di estrema spoliazione, nella dimensione catarchica dell'Appeso, una nuova prospettiva.
Una nuova rinascita.
E, non a caso, per la Candelora, pe la presentazione del Bimbo Gesù al Tempio, per il due Febbraio, siamo guidati dall'Archetipo Mem, la Sacra Madre Amniotica, che ha come valore ghematrico, proprio il 40, che corrisponde ai 40 giorni dopo la nascita del Cristo, coincidenti con la presentazione al tempio di Gerusalemme, come portatore di lece, e, nel contempo, la purificazione di Maria, per poterlo presentare, 40 giorni dopo Natale.
40 giorni per la manifestazione.
Con l'essere esposti alla luce.
Per il 2 febbraio, quindi, per la Candelora, siamo in una totale e profonda sinergia di acqua( Mem), fuoco( Ariete), in sublimazione nell'elemento Aria( siamo ancora sotto il segno dell'Acquario), attraverso la trasmutazione ( la Nun del 31),, l'equilibrio ( la Temperanza legata alla Nun), la consapevolezza del nostro valore ( la Lamed del primo febbraio, di Imbolc, che nella sua iconografia più ancestrale, ha sempre rappresentato il "bastone del potere" - https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/lamed-bastone-di-potere.html?m=0), della nostra capacità di ribaltarci come un guanto, in totale spoliazione ( l'Appeso correlato alla Lamed), sperimentando la profondità delle nostre radici, che sono le nostre stesse fronde, che puntano verso l'alto, un'autogenerazione continua, arrivando poi, alla Morte e rinascita con la Mem, del 2 febbraio, della Candelora.
La nostra personale e intima presentazione al nostro Tempio.
Siamo stati capaci di edificare, tassello dopo tassello, il nostro personale tempio di luce?
O siamo rimasti intrappolati nel nostro stesso riflesso di Narciso, che in fondo, è un Appeso, che non riesce a sganciarsi da sé stesso.
Il narcisista, sempre e totalmente autoreferenziale.
Talmente radicato in sé stesso, che lo switch "fronde/radici", non gli riesce mai, e non circola nell'energia della trasmutazione e della rinascita, della dialettica delle due polarità
Solo le due polarità in sinergia dinamica, possono creare dimensioni sempre più vicine alla nostra reale, intima dimensione, quella divina, nella quale ci manifestiamo nella nostra intima Verità.
Perché solo nella complementarietà degli Opposti, si può manifestare la nostra potenzialità, la nostra possibilità di manifestazione.
La nostra occasione.
In cui abbiamo la possibilità di accadere, di manifestarci pienamente.
Di celebrare chi siamo veramente, ciò che valiamo, la nostra misura.
Questo intenso passaggio ci porta verso la Lamed, verso la misura di ciò che siamo.
Verso il rendere Sacro, verso il sacri-ficio del nostro percorso, in cui ci viene chiesto di abbandonare certezze, attaccamenti, legami materiali, le nostre piccolezze umane, e affrontare la prova del Fuoco e dell'Acqua.
Le due polarità di attivazione.
Il Fuoco di Brigid, l'Acqua della luna crescente in Pesci, e l'acqua della Mem, per la Candelora .
Siamo sotto il segno dell'Acquario, che è un segno d'Aria.
La sublimazione dell'acqua, che viene portata ad un livello superiore, al vapore, che porta guarigione ad Ottave più alte rispetto all'acqua, perché è potenziato anche dall'energia del Fuoco.
Tutto è in movimento.
Tutto è in trasformazione.
Lasciamo che accada.
Lasciamoci accadere.
Fiduciosi nella nostra Guida interiore.
Il Fuoco Sacro, che mai estingue.
Nel quale siamo già compiuti, integri, circolari e semplici come un anello.
L'anello che sigilla e suggella, l'antica Sacra Alleanza, con la nostra polarità complementare, con la quale dobbiamo essere sempre in comunicazione dialettica e creativa.
Con le nostre ombre, con le nostre parti più solari, con le nostre contraddizioni, che sono la nostra maggiore verità, perche indicano la flessibilità di pensiero, la trasformazione, la possibilità di cambiamento.
Per poterci manifestare nella nostra Essenza, nel nostro Sacro Fuoco interiore, dobbiamo implementarlo in noi, e lasciare che agisca.
E lasciare che si manifesti in noi, in totale resa e fiducia, come l'Appeso, che di niente si preoccupa, perché sa che la trasmutazione passa anche per capovolgere le nostre prospettive.
Come una clessidra che necessita di essere capovolta, affinche la sabbia fluisca nuovamente.
Dobbiamo accoglierlo, lasciare che ci forgi, come una spada rovente che si lascia forgiare e istoriare, di tutte le nostre sofferenze e gioie, per poi essere immersa nell'acqua, per cristallizzare la memoria di ciò che è stato forgiato in adesione alla nostra verità, alla nostra Essenza.
Perché l'acqua è Mem, è memoria, e ciò che viene benedetto nel suo grembo, se forgiato nel Fuoco, acquisisce una Frequenza altissima.
Il Fuoco è un potente elemento alchemico.
Per averne padronanza, dobbiamo lasciare che esso abbia piena padronanza di noi, in fiducia.
Per bruciare ciò che non ci serve.
Per scarnificare il superfluo.
Per portare ad ebollizione, la nostra intima dimensione amniotica, dove spesso si stagna con i ricordi, con i sentimenti, con le emozioni, e lasciare che questo diventi vapore, che purifica e nobilita.
Camminare attraverso il Fuoco, non è una passeggiata.
Ma imparare ad essere lo stesso Fuoco, il Fuoco d'Acqua, come viene chiamato in alchimia, è ciò a cui, ancestralmente, animicamente, siamo destinati.
Siamo composti per lo più da Acqua.
Riuscite ad immaginare la potenza del nostro Fuoco interiore, dei nostri centri energetici, di chakra, della Kundalini, di ogni nostra cellula che produce Atp, energia allo stato puro, combinata con l'energia dell'acqua?
E questi antichi riti, che energeticamente si manifestano con la Lamed, con l'Appeso che si fa Sacri-ficio vivente, per potersi trasmutare nel grembo della Madre( la Mem), morendo a sé stesso ( Arcano XIII della Morte) sono riti che ci fanno altari del nostro tempio, nel quale celebriamo il nostro, immortale, Fuoco interiore.
Poiché, dove vi è manifestazione di esso, vi è manifestazione della nostra integrità, della nostra risolutezza.
Del nostro essere Umani.
Compiuti.
Accaduti.
Declinabili e coniugabili ad infinite possibilità di interazione e integrazione.
E che Imbolc di Purificazione sia.
Con infinita gratitudine sempre.
Tiziana Fenu
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