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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, gennaio 08, 2024

💙11/1/2024 Novilunio in Capricorno

 Giovedì 11, abbiamo una Luna Nuova in Capricorno.

Siamo sotto il segno del Capricorno, e questo passaggio energetico, come quello che è stato dell'Epifania in Vergine, parla ancora di concretizzazione nella materia, di radicamento, ma di trasmutazione verso una dimensione superiore.

Per questo novilunio, siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Kaf, l'undicesimo, con funzione "penetrazione". 

È l'energia che spinge alla comprensione profonda delle cose/persone/occasioni, la cui simbologia si esprime in modo eccelso anche attraverso l'Arcano Maggiore XI della Forza, in cui, solo la com*penetrazione energetica tra due forze apparentemente in squilibrio, in termini di forza, il leone e la fanciulla, interagiscono in dialettica scambievole ed energetica tra di loro, senza prevaricazione l'uno sull'altro. 

Si compenetrano energeticamente a vicenda 

Si comprendono. 

Ognuno dei due, "prende con sé, l'altro". 

D'altronde il numeto 11 è un numero Maestro, che parla quindi di Maestria. 

La data, 11, corrisponde, in questo caso, anche alla somma dell'intera data, numero per numero. 

Quindi è come se avessimo un 11+11

Un 4, se vogliamo, un radicamento nella dimensione materiale. 

La Maestria che si manifesta nella dimensione del Capricorno, ricordiamo, segno di terra, ma con radici nelle sacre acque della Madre Cosmica, visto la parte inferiore del corpo, a forma di coda di pesce, ma con anelito verso le vette, verso la dimensione subliminale dell'Aria. 

La Kaf, infatti, come Archetipo, rappresenta il Femminino che da forza al Mascolino, accogliendolo come una coppa. 

È la Forza della trascendenza universale. 

La K ribaltata di 90° rappresenta una Corona. 

La Kaf è il coronamento, la mano aperta a coppa, pronta a ricevere. 

Come una zolla di terra, impastata con l'acqua ( l'elemento terra/acqua del Capricorno), che è pronta a ricevere il fuoco divino della Coscienza Superiore. 

Questo Giovedì del Novilunio, è legato a Giove, elemento di Fuoco, che governa il Sagittario. 

Giovedì avremmo anche Mercurio e Venere in Sagittario, in una bella dialettica amorosa, di Fuoco vivificante e trasmutante, mercuriale, proprio come indica la carta della Forza, in cui due energie sulla stessa frequenza, agiscono in dialettica armonia, in cui ognuno dei due, viene coinvolto dall'azione trasmutante mercuriale, azionata dal Femminino, coadiuvato dall'energia venusiana di accoglienza e comprensione. 

Giovedì, avremmo anche Marte in Capricorno, e ci resterà per tutto il mese, invitandoci alla produttività, alla realizzazione. 

È l'Eroe che prende consapevolezza delle proprie potenzialità, date dalla sua stessa natura ierogamica, completa, integra. 

Mentre scrivo, penso a ciò che ho scritto nel mio post riguardo Santa Lucia. 

"La Festa di Santa Lucia, cade 12 giorni prima del 25 Dicembre.

Al centro, come tredicesimo giorno, la nascita del Bambino Gesù, la manifestazione luminosa, e 12 giorni dopo, l'Epifania. 

Tre giorni, contrassegnati da un unico codice,  di manifestazione luminosa, del venire alla luce, nel grembo della Madre, della Mem, tredicesimo Archetipo, e, in quest'asse tra il 12 dicembre e il 6 gennaio, tredicesimo giorno, centrale. 

Il fulcro alchemico della Mem, vita e morte insieme. 

Vita, nascita, rinascita, possibile solo con la morte dei nostri fini egoici, all'interno di uno scenario più ampio, di una coreografia di Matrice divina che si attua, concretizza, manifesta, come nascita del Bambino Gesù, nella Mem-oria di noi, nella morte della individualità, che diventa indivisibilita' nel grembo di una Coscienza universale, superiore".

Gli estremi di questa doppia polarizzazione, con il 25 dicembre al centro, sono due giorni "12".

Sacro Archetipo Ebraico Lamed, 12.

Due giorni agli estremi di questo polo, che danno la misura, il parametro, rispetto alla centralità della nostra piena manifestazione in purezza, come dei Bambin Gesù, che rinascono ad ogni Natale di Mem, di vita e di morte. 

È il cambio di paradigma, quell'Appeso Arcano Maggiore XII, che ribalta la nostra piccolezza umana, che ci espande, come un guanto ribaltato ad un sentire, ad un percepire, ad un "essere", molto oltre le piccolezze umane"

Archetipo 12, la Lamed

Arcano Maggiore XII, l'Appeso. 

12 dicembre/6 gennaio. 

Un wormhol energetico tra due Lamed, che mettono alla prova la nostra misura, ciò che realmente siamo. 

Ma anche tra due Appesi. 

Prima dello scatto, dello slancio energetico del Capricorno, verso la vetta, della Kaf, che riesce a penetrare l'Essenza delle cose, e riposiziona la Corona dove deve stare, sulla nostra testa, in concomitanza proprio con il chakra della Corona, e tenere attivo l'unico canale di connessione che conta, quello con la nostra dimensione superiore. 

Non a caso, abbiamo iniziato l'anno con un Archetipo 10, la Yod, concentrazione, diventare punto propulsore di creazione. 

Il passaggio successivo era questo, il ripristino della Corona, con questo novilunio che ci strappa il velo dagli occhi, e ci compenetra nell'Essenza delle cose. 

Mi chiedo in quali situazioni abbiamo stagnato, in quali trappole karmiche ancora avessimo bisogno di "solstiziare", per vedere e affrontarle da un'altro punto di vista 

I due poli energetici governati dall'Appeso, hanno funzionato come le coordinate di una lente di ingrandimento, come i due poli opposti di una clessidra, il cui centro, quel 25 dicembre alchemico, si è fatto sottile come un condotto ut*erino, che ha distillato, goccia per goccia, la nostra morte e rinascita insieme, guidati dal diciassettesimo Archetipo Phe di espansione e dall'Arcano Maggiore XVII della Stella. 

L'Appeso, nei due poli opposti, ci ha dato modo di osservare a 360°, in una dimensione tridimensionale, offerta dalla sua stessa natura di non attaccamento, di ribaltamento della realtà. 

Può essere stato doloroso, ma questo ci ha dato la dimensione del nostro valore, della potenza della nostra forza. 

Del potere delle nostre ali, senza più bisogno di contare sulla stabilità del ramo. 

Lo stacco, è quella presa di consapevolezza che è stacco propulsore al distacco. 

È il distacco, a consentire il volo. 

È l'implenentare in sé ciò che finora ci è sembrato meta, compimento, obiettivo, ruolo, proiezione. 

Si è introiettato tutto. 

Come la tempesta, il diluvio, intorno a te, e tu al centro, vento, pioggia, fulmine, squarcio nel cielo, contemporaneamente. 

Con la forza della Kaf. 

Il Femminino primordiale, che penetra il lato occulto di qualsiasi cosa. 

Che vede oltre il velo e le tenebre. 

Che conosce debolezze e miserie. 

Ma anche la grandezza. 

È Forza che anima l'intento. 

È Regina, prima ancora di essere Corona. 

È Coscienza. 

Coscienza Universale. 

Questo, nell'Antica traduzione cinese, è l'anno del Drago Verde, il Drago legato all'elemento Aria. 

Un Drago, che ha, a seconda della cultura, sia la coda serpentiforme, sia a forma di coda di pesce, come il nostro Capricorno. 

Un Drago che rappresenta una summa metaforica dell'intero cosmo, che domina e protegge. 

Perché il drago, per antonomasia, è il protettore dei tesori velati, custoditi nel cuore della stessa terra, dell'elemento Fuoco, di cui lo stesso drago, è simbolo primario, insieme agli altri 4 Elementi, legato alla direzione cardinale dell'est, nel Drago Verde, del sorgere del sole, dell'elemento Fuoco, che, in questo Drago Verde, si sublima nell'elemento Aria. 

È il drago legato al chakra del cuore, alla folgore che porta la conoscenza, l'illuminazione, e la porta ad un livello superiore, quello eterico, spirituale, da energia ctonia, propria del Drago, ad energia manifestata, elevata, sublimata, portata a maturazione, germogliata, proprio come nell'Equinozio di primavera. 

Il suo oggetto sacro, è la lancia di Lugh. 

Ricordate quando parlai della lancia di Longino, che dal costato destro, il lato del Mascolino, arriva fino al cuore, che sta a sinistra, ferita, che è metafora vulv*are, che indica una compenetrazione tra Mascolino e Femminino, dalla quale fuoriesce acqua e san*gue? 

Plasma, Inanzittutto. 

Plasma che ha lo stesso nome della componente dei fulmini, dell'elemento aria, eterico. 

La simbologia di Marte in Capricorno, come il novilunio in Capricorno, e sotto il segno del Capricorno, amplifica a mille questa correlazione tra la lancia di Lugh, elemento sacro al Drago verde e il ferro, elemento che accomuna sia il sangue che la lancia, che Marte. 

Marte, sappiamo che è legato al ferro, ed è un elemento, che nel corso della storia dell'umanità è stato importantissimo, tanto da considerarlo di origine divina 

Un ferro capace, tramite la spada dell'Eroe/Marte, capace di trafiggere il Drago, e alchemicamente, esotericamente, offrire all'Eroe, un'occasione di iniziazione. 

In particolare, questa occasione, viene offerta dal Drago verde, legato al sorgere del sole, agli equinozi, quindi all'equilibrio delle due polarità. 

Alla primavera, in cui i 7 pianeti sono allineati al Sole, alla Sorgente, metafora dell'allineamento dei nostri 7 chakra, necessari al passaggio verso quella dimensione sublimata, purificata, della dimensione astrale, eterica, verso la quale punta il Capricorno, nelle sue Ottave alte. 

Verso la quale, si addentra la Kaf, il nostro Archetipo di questo novilunio, che pe*netra l'Essenza delle cose, la loro valenza, non solo terrena, ma anche spirituale, eterica. 

Il Drago è il Mercurio alchemico, poiché manifesta energie sia Maschili che Femminili, è potenzialità per la pietra filosofale, per l'Oro alchemico. 

L'uccisione del Drago, in termini alchemici, può essere veleno e antidoto, distruzione o creazione, dipende dal nostro livello di Maestria. 

Da quella Forza, così ben rappresentata dall'Arcano Maggiore XI di questo novilunio, primo passaggio lunare importante di questo 2024 sotto il segno del Dragone Verde, che è capace di estrarre, di portare alla luce quell'energia mercuriale, che è la base di ogni processo alchemico di trasformazione e trasmutazione. 

Il ferro, come è metaforizzato dalla simbologia di Marte in Capricorno, per questo passaggio, e dalla simbologia della lancia Sacra di Lugh, il luminoso Lugh, del quale ho già avuto modo di parlare( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/lughnasadh-lammas-2023.html?m=0), ci porta questa trasmutazione nel sangue, nella materia, nel ferro. 

Nell'arma che recide. 

Perché da ogni morte nasce la vita. 

Una vita celebrata e onorata dalla Corona che rappresenta la Kaf, undicesimo Archetipo, il passo successivo della Yod, decimo Archetipo, che ha inaugurato il primo giorno del 2024.

È il mio centro che diventa espansione, che accoglie, come coppa ciò che il sacri-ficio, mi rende Sacro. 

Come un'Iniziazione che stilla ambrosia dal Sacro Cuore del nostro Drago Verde. 

Ebbri di noi. 

Sempre, con infinita gratitudine. 


Tiziana Fenu 

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11/1/2024 Novilunio Capricorno




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