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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, gennaio 04, 2024

💙Epifania

 Epifania di manifestazione. 


Sabato 6 gennaio verrà celebrata l'Epifania, o la festa della Befana, se si preferisce. 

Sulla ricostruzione simbolica di questa celebrazione mi sono già soffermata nelle mie due pagine, JanaSophia e Sacred Symbologies e ciò che mi interessa in questo contesto, è il passaggio energetico di questa celebrazione. 

Epifania è una bellissima parola. 

Ne ho parlato spesso nei miei ultimi scritti di questo nuovo anno 2024, anno di manifestazione, secondo il mio punto di vista, in cui si manifesta il nostro Yod/Iod/Iodio interiore, la nostra Quintessenza. 

Epifania significa "manifestazione". 

Siamo abituati a considerarla come la fine, il coronamento delle feste natalizie. 

Invece è l'inizio del tutto. Una festa altamente simbolica. 

I Cristiani Ortodossi festeggiano il Natale il 6 gennaio, perché con questa data si intende la nascita umana del Cristo nell'Iniziato. 

Il Cristo incarnato. 

C'è un riferimento simbolico anche per la data, il 6. 

Il 6 negli Arcani Maggiori indica simbolicamente, gli Amanti, gli Innamorati, l'ego tra due polarità diverse. 

La scelta. 

La prova. 

L'aria, che è l'elemento cristico. 

Il mercurio, il nostro seme terreno, che deve lavorare con lo zolfo cristico, per disintegrare l'impura, il male,  e propendere verso la vergine, il bene.

E da vergini, dobbiamo far nascere costantemente il Cristo in noi. 

Lavorando sulla materia. 

Sulla nostra stalla. 

Gesù nasce  a Betlemme di Giudea( che simbolicamente rappresenta la ghiandola pineale). 

Nasce ai tempi di Erode, dove regnava la lussuria. 

La sua nascita viene onorata dai tre Re Magi, che arrivano da Est( da dove sorge il Sole-Cristo), fino a Gerusalemme, il nostro cuore pulsante( pensate a come se ne parla di Gerusalemme nel Cantico dei Cantici, come della Sposa delle Spose). Chiedendo a Gerusalemme dove fosse lui( l'atomo del Nous, della conoscenza, della divina ragione). 

Narrando che avevano visto la Stella di Betlemme( che simboleggia la Divina Madre Kundalini), nella cui Betlemme si trova la ghiandola pineale, la porta della Monade, la sede dell'anima umana, che si unisce come forza di volontà a Cristo. 

Ci colleghiamo alla Stella di Betlemme, alla Divina Madre, attraverso la ghiandola pineale, attraverso il settimo chakra, dove vi è finalmente, unione degli opposti, tra bene e male, tra maschile e femminile. 


Dopo che abbiamo concretizzato la scelta nel sesto chakra( ancora il 6, Arcano degli Amanti, epifania, ma anche sesto Archetipo Vav, con funzione "congiunzione" )  attraverso la scelta, tra il bene e il male, tra la vergine e l'impura, grazie al Terzo occhio, che ci aiuta a discernere e a scegliere la verginità d'Animo, in modo che Cristo possa nascere e manifestarsi in passaggi successivi. 

E questa Stella di Betlemme guida il Mago, noi stessi, nella nostra versione creativa, per far nascere il Cristo in noi, in questo mondo terreno. 

Ci sono sempre tre uomini saggi che seguono la Stella. Che rappresentano le tappe evolutive del nostro essere "Umani Solari" portatori del Cristo/Sole. 

Il primo Mago o sacerdote è quello nero, non perche è oscuro, ma perche quando seguiamo Cristo siamo tutti psicologicamente neri, desiderosi di diventare bianchi tramite la Stella, la ghiandola pineale. 

E questo si raggiunge perdendo il mentale. 

E da Maghi Neri, diventiamo maghi Bianchi, per poi diventare Maghi Oro, gialli. 

"Venite, ad-or-iamo".

"Andiamo verso l'Oro". 

La manifestazione più alta, più sublime, di noi stessi. 

E tutto questo passaggio simbolico dell'Epifania, sono le manifestazioni di Cristo dentro di noi, a diversi livelli successivi. 

I tre Re Magi rappresentano, con i loro colori, i tre passaggi della trasformazione alchemica, Nigredo, Albedo, Rubedo, con le loro offerte, i loro Doni: Oro, incenso e mirra. 

L'oro ha la qualità più ampia, come si vede dalla stessa struttura della parola, palindroma, speculare: ORO. 

Rappresenta l'unione degli opposti, la Monade. 

L'incenso è il profumo dell'Anima purificata da ogni Ego. 

La Mirra, considerata un potente farmaco riequilibrante, è simbolo delle energie creative. 

Ma i tre re Magi, ancestralmente, rappresentano anche le tre stelle della cintura di Orione, perché le tre stelle erano chiamate "i tre Re", e la parola Orione significa "esplosione di luce". 

Ed essere Magi/Maghi, significa tirare fuori la nostra Essenza e manifestarla, come un'epifania, nella Forma. 

Nel Femminino, che è Forma per eccellenza. 

Le tre stelle della cintura di Orione sono perfettamente allineate tra loro, Mintaka, Alnilam e Alnitak,  la cui retta immaginaria, che tracciano, porta dritti alla grande stella fissa Sirio, considerata il Sacro Femminino astrale. 

Sabato 6 gennaio, giorno dell'Epifania, o Befana, è comunque un giorno energetico di manifestazione. 

Siamo di Sabato, un giorno dedicato a Saturno, il Sacro Femminino delle Origini, il Sole Nero Cosmico ancestrale, legato alla ciclicità karmica esperienziale. 

Siamo in un'energia del Sacro Archetipo Ebraico Samech, il quindicesimo con funzione "pressione". 

Esercita pressione, per fare un modo che la nostra Essenza Divina, la nostra Quintessenza, di manifesti. 

Molto consono con le energie di questo anno 8, iniziate con la Yod creatrice. 

Inoltre, la Samech, avendo una forma ripiegata su sé stessa, rimanda alla ciclicità di Saturno, che governa questo sabato epifanico. 

La fine è implementata nel principio. 

Quindi non c'è inizio e non c'è fine. 

È continua entropia, che è continua possibilità creatrice. 

Continua occasione di manifestazione, di quell'Essenza divina, che si snoda attraverso la circolarità del già visto, ma che offre infinite possibilità di manifestazione. 

Di Epifania. 

Perché, in effetti, il quindicesimo Archetipo, come simbologia numerica legata al numero 15, è possibilità di fecon*dazione fertile, numero della fertilità per antonomasia, che ha un se, sia la sinergia autofecondante degli Opposti( 1+5= 6), ma anche la divisione data dall'Arcano XV del Diav*olo. 

Questo Archetipo è un punto Zero di un'Entropia in cui la creazione è possibile, perché è terreno fertile di infinite possibilità. 

È una rinascita continua. 

Infatti la Samech è legata al solstizio d'inverno, in cui il Sol Bambino, la nostra Quintessenza più alta, emerge dalle tenebre e porta la luce, la ierofania, la manifestazione luminosa. 

L'Epifania. 

La nostra personale Betlemme. 

Sabato saremmo in luna calante in Scorpione. 

Un'immersione nelle acque silenziose e buie, misteriche, che fa da contraltare all'emersione.

Tanto ci si immerge, tanto più si emergera'. 

Anche questo passaggio, ancora contrassegnato dall'energia del Femminino, dell'acqua, come il passaggio 31 dicembre/1 gennaio, riporta, con continuità semantica e dialettica, al viaggio uter*ino, amniotico, di rinascita, perfettamente consono alla simbologia archetipale di questo quindicesimo Archetipo Samech. 

Un passaggio energetico importante, per stabilire se siamo capaci di creazione o di divisione. 

Se riusciamo a far emergere, dalla nostra entropia interiore, quel Fanes portatore di luce, che costituisce la desinenza della parola Be-fana

"Be-Fanes" 

"Essere Fanes", portatori di luce. 

Un Femminino che si sta prepotentemente manifestando, in sincrono con il subentrare dell'era dell'Acquario, perché è lei la depositaria dell'armonia, dell'equilibrio degli Opposti, dell'armonia, della rinascita. 

Si va verso la complementarietà, l'unione degli Opposti, che custodisce la Be-fana. 

Cerchiamo di essere l'Epifania di noi stessi. Cerchiamo di manifestare la parte migliore di noi stessi, in un periodo storico, che ci sta mettendo a durissima prova. È tempo di manifestare Equilibrio e Fermezza. 

E, come Dono, consentiamo all'altro di essere la nostra Epifania. Spronandolo a dare, a tirare fuori, la parte migliore di sé.

Buona Epifania e buona Manifestazione di cuore a tutti. 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com


Per ulteriori approfondimenti sulla simbologia dell'Epifania, i miei due ultimi scritti nelle mie due pagine JanaSophia e Sacred Symbologies, oppure nel mio blog

-https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/sa-filonzana-be-fanafanes-janas-sarda.html?m=0


-https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/epifania-una-donna-tra-i-re-magi.html?m=0


Epifania




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