Ancora un altro sincronismo dettato dall'Universo.
La notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, secondo l'antroposofia di Steiner e delle 12 Notti Sacre, viene definita l'ottava notte, chiamata anche la "notte del silenzio".
Siamo entrati proprio in un anno 8, e, come ho scritto nel mio ultimo post, e, per questo primo giorno dell'anno, abbiamo l'energia lunare del lunedì, la simbologia dell'acqua di trasformazione dell'Archetipo di ieri, la Nun, collegata anche alla Temperanza, con il travaso/nascita, e il fluire a nuova vita, e una dimensione amniotica di rinascita, legata alla simbologia geometrica dell'Archetipo di oggi, la Heit, ottavo archetipo che rimanda alla simbologia delle prime fonti battesimali, proprio a forma di ottagono.
Mentre la forma tridimensionale, è quella del cubo, che rappresenta la dimensione amniotica della creazione.
Il giorno prima, Sabato, 30 dicembre, eravamo sotto un Archetipo Mem, le Sacre Acque primordiali, con Arcano Maggiore della Morte, XIII, che preludeva alla morte e rinascita amnioticca.
Lo stesso Saturno, del sabato, è ancestralmente il ciclo Femminino e circolare legato all'Iside celata, il cui simbolo è il cubo( vedi simbologia nel mio ultimo post sul plenilunio in Cancro)
Mem/Nun, Heit, lunedì, Cancro... Sono tutti simboli del Femminino, dell'acqua primordiale di rinascita.
Di un Femminino potenziato in espansione, grazie all'acquisito senso di Giustizia, l'Arcano Maggiore VIII.
Giustizia, che, come ho scritto, ha il dono della Parola e del Silenzio.
In questo passaggio lunare, contrassegnato da due Archetipi che manifestano le acque amniotiche della trasformazione, come ho approfondito, e l'espansione della nostra rinascita, con un nuovo spirito di discernimento, fa da guida l'energia della Giustizia, e in particolare, il dono del Silenzio.
Si è parlato anche troppo.
Adesso si osserva.
Si filtra.
Si fa decantare.
Si interiorizza.
Per sentire le uniche voci che contano, nel mezzo di tanto brusio, di poca sostanza.
Il silenzio riporta a casa.
Alla misura del Giusto.
Senza mezzi termini.
La parola è superflua.
Spesso depista, mistifica.
Confonde.
Adesso si ascolta con il cuore.
Nella dimensione del Silenzio del nostro Sacro Tempio.
Un silenzio che esprime connessioni vere e profonde.
Sono infinitamente sorpresa e commossa da questa ulteriore corrispondenza, come è capitato per il plenilunio, la notte di passaggio tra il 26 e 27 dicembre, come ho approfondito.
La terza Notte Santa, secondo Steiner, collegata al segno dei Pesci.
E l'Archetipo del plenilunio del 27, il Sacro Archetipo Ebraico Qoph, era proprio legato al segno dei Pesci.
E adesso, si ripresenta la stessa corrispondenza, tra l'energia dell'Archetipo e dell'Arcano della Giustizia, con il suo Dono del Silenzio, e del parlare con discernimento, e il Dono del Silenzio di questa ottava, guardacaso, come l'anno 8, appena iniziato, Notte Santa.
Il salto di Ottava si è sentito.
Si è sentita soprattutto l'energia Sacra del silenzio, quello che celebriamo nella nostra sacca amniotica ( l'Archetipo Nun di ieri, con funzione "trasformazione", era proprio di gestazione alchemica al passaggio di oggi, nella dimensione della Giustizia, e si è rivelata tutta), nella quale siamo connessi solo con ciò che è necessario al nostro nutrimento, alla nostra evoluzione.
A ciò che è giusto per noi.
La Giustizia è legata all'elemento terra( la luna calante in Vergine, di ieri e di oggi).
È legata all'equilibrio, e quindi si collega all'Arcano Maggiore della Temperanza, che le ha preparato il terreno fertile di manifestazione, oggi.
Il motto della Giustizia è :
“Sono il senso della visione interiore. Non conosco né gioia né dolore"
È esattamente ciò che esprime la dimensione del silenzio, dell'osservazione, e della Yod, l'Archetipo di oggi.
Ricordate ciò che ho scritto?
Funzione "concentrazione".
Sono il mio centro.
Sono il mio fulcro.
Tutto nasce e muore con me.
La Giustizia è bendata.
Non necessita di vedere con gli occhi, perché è intimamente connessa al suo infinito, alla Coscienza Cosmica
Alla destra tiene la spada, il lato dell'azione del Mascolino.
Alla sinistra, tiene la bilancia, il Femminino fluido che implementa in sé le due polarità, come la Temperanza, che bilancia il fluire dell'acqua, da una brocca all'altra.
Valuta i due estremi, i due solstizi, e trova l'equilibrio tra essi, per trasmutare.
Come un'archetipale Tanit.
Nel punto di equilibrio, nasce, rinasce e di rigenera.
È legge Suprema, Cosmica, imparziale, karmica.
Restituisce ciò che si è seminato.
La vista non serve.
Sono cose già viste.
La parola nemmeno.
Sono cose già state dette.
Fluisce con l'Universo, come punto di incontro tra attivo e passivo, tra divino e umano, tra spirito e materia.
La Giustizia "è".
Questo passaggio è importante per definirci.
Per stabilire il nostro punto di equilibrio, e a quanto ci sono venute a noia situazioni /cose/persone, già viste e sentite.
Già esperite.
E, nel Sacro Silenzio, ritorniamo al Noi.
Tiziana Fenu
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Victor Nizovtsev. Symbolism / Fantasy painter
Notte santa Giustizia 31 dicembre
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