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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, gennaio 31, 2024

💙Imbolc 2024

 Tra domani giovedì 01/02/2024 e venerdì  02/02/2024, con una Luna calante tra Bilancia e Scorpione, perlomeno per il primo febbraio, si festeggia la festa della Luce crescente, chiamata Imbolc, la festa del Fuoco Sacro.

Un Fuoco capace di sopravvivere oltre la coltre di neve dell'inverno, che desidera manifestarsi.

Nella giornata di Giovedì, primo febbraio, siamo guidati dall'undicesimo Sacro Archetipo Ebraico Kaf, con funzione "penetrazione", e dall'Arcano Maggiore XI della Forza, guidati da un Giove, che governa un'energia mascolina.

Per Venerdì, invece, guidati da Venere, da un'energia femminile, abbiamo il Sacro Archetipo Lamed, il dodicesimo, che sappiamo bene, quanto si è manifestato ultimamente, proprio per testare il nostro valore, continuamente messo alla prova, e l'Arcano Maggiore XII dell'Appeso. 

Siamo, per entrambe le giornate, in Luna calante in Scorpione, perlomeno, dal primo febbraio, da metà serata in poi. 

Scorpione, che è un elemento acqua. 

È molto interessante questa combinazione energetica tra l'acqua dello Scorpione  e il Fuoco che questa celebrazione rappresenta.

Sappiamo che ad essere festeggiata è proprio la Dea del Fuoco, Brigid, la Dea Celtica, la dea Madre, la guerriera , ma anche la Sposa , perche Bride, vuol dire sposa. 

E questo, rimanda all'unione ierogamica tra acqua e fuoco, che quest'anno contraddistingue questa celebrazione. 

Il simbolismo di vestire di Bianco deriva dall'antico animale totemico del Cigno, connesso alla Dea - Brigid - Bride, perché le sue piume connettono al regno divino superiore. 

Ma tra le divinità, tra gli arcangeli, uno sposo molto probabile può essere l'arcangelo dalle ali bianche, l'Arcangelo Michele. 

Un Guerriero di luce, e guardacaso anche Brigid, è connessa fin dal neolitico, ai fuochi, ai fabbri, all'alchimia e  all'antica arte guerriera. E infatti dal suo nome deriva la casta fuorilegge dei briganti. Una donna amazzone, una valchiria. 

Il Monte Pirchiriano, su cui sorge la Sacra di San Michele, in provincia di Torino( dove erano molto diffusi i porci e i cinghiali, gli animali sacri ai Druidi e dalla casta druido guerriera ) si chiama proprio Braida. 

Pirchiniano significa anche Fuoco Divino, perché il vescovo di Torino, che era salito sul monte per consacrare l'abbazia, non lo fece più, perche durante la notte, sopra di essa si manifestò un globo di luce, fuoco e fiamme, in un esplosione che "benedìsse" la chiesa direttamente ad opera di Dio. 

All'interno del santuario c'è la  cima di pietra, la punta originale  del Pirchiriano ai piedi di un enorme colonna a simboleggiare la Natura, il Femminino Sacro custodito in un luogo di culto dove magia femminile( Terra) e maschile( Cielo) si incontrano, ad ulteriore manifestazione dell'Unione ierogamica tra gli Opposti. 

La casta guerriera dei Templari ( i Guerrieri della Luce, derivano il loro nome  dal Tempio di Salomone, in quanto nati, come casta, a Gerusalemme nel 1118 ) strettamente legata alla Linea di San Michele, è una continuazione dell'antico lignaggio druido. 

Il fondatore dei Templari, san Bernardo di Chiaravalle, un druido, si dice che da piccolo si abbevero' di latte al seno di una statuetta della Vergine Nera, che è un icona riferita all'Antica Dea Madre Brigid  connessa alla Mucca Divina e portatrice di abbondanza, la quale, alla sommità del suo seno (il Bric, la montagna ), come Dea Madre Terra,  incontra il suo maschile divino  che scende, personificato dall'Arcangelo Michele, Sacro Guerriero. 

La linea di San Michele connette proprio Gerusalemme all'Irlanda( l'ultima depositaria dell'antichissima sapienza druido celtica). 

Brigid è anche la tessitrice. Regge il fuso( simbolo maschile e femminile contemporaneamente). 

E i templari erano connessi al Sacro Graal, a anche ad  Artù, che in celtico significa Orso. E la catena di monti dietro il colle Braida si chiama proprio L'Orsiera. 

E Artù' come si chiama di "cognome"?

Pendragon. 

E per inciso, riguardo Michele e il suo drago, le linee sincroniche di energia  dove in antichità si innalzavano menhir, dolmen, ecc,  erano chiamate le linee del Drago. 

Sottolineo che siamo in un anno che nel calendario cinese corrisponde al Drago verde, che è il Drago d'acqua, e che quindi unisce in sé la simbologia del Fuoco e dell'Acqua, il cui strumento di potere è la lancia di Lugh/Lughsan, i cui festeggiamenti cadono in agosto, per la celebrazione del Lammas, a 6 mesi di distanza solstiziale. 

Le linee del drago simboleggiavano gli affioramenti dell'energia vitale della Dea Madre Terra, le sue sacre Vene e arterie femminili. 

Il suo Fuoco vitale che si manifesta fino alla superficie della terra. 


La pianta sacra ai Celti in questo periodo è il bucaneve, il fiore di Imbolc, che, col suo colore bianco candido ricorda la purezza della Giovane dea ed il latte che nutre gli agnelli, la cui fioritura anticipa l'equinozio di primavera. 

Ma il bucaneve sacro di Imbolc,  della Dea Brigid, il fiore della purificazione, come viene chiamato, ha un suo corrispettivo anche nel fiore sacro all'Arcangelo Michele, il Narciso bianco e tutta la famiglia delle Amarillidacee in generale, compresa la sua espressione più semplice e genuina, il Bucaneve.

Bucaneve, che, nella sua conformazione ogivale, quando è ancora chiuso, rimanda proprio, nella sezione, ad una Vesica Piscis, simbolo dell'Unione tra Maschile e Femminile, talmente potente, da essere in grado pur nella sua meravigliosa fragilità di fiore piccolo e delicato, di farsi strada nella coltre di neve, spesso cristallizzata e ostica da oltrepassare per raggiungere il raggio di sole, e manifestarsi in tutto il suo incanto. 

Questo primo Febbraio di Imbolc, con il suo Sacro Archetipo 11, la Kaf, mi parla di completezza, di integrazione con la polarità complementare, tra acqua e fuoco, di un numero Maestro, come l'11, che rappresenta la Sacra Ierogamia tra Maschile e  Femminile. 

L'Arcano Maggiore XI della Forza, esprime molto bene questa complementarietà. 

Solo "penetrando" animicamente l'altro, comprendendolo, "prendendolo con sé", penetrando la sua intima Essenza, posso creare quel ponte di connessione che mi dà accesso a dimensioni che trascendono l'Umano, il sensibile. 

Solo le due polarità in sinergia dinamica, possono creare dimensioni sempre più vicine alla nostra reale, intima dimensione, quella divina, nella quale ci manifestiamo nella nostra intima Verità. 

Perché solo nella complementarietà degli Opposti, si può manifestare la nostra potenzialità, la nostra possibilità di manifestazione. 

La nostra occasione. 

In cui abbiamo la possibilità di accadere, di manifestarci pienamente. 

Di celebrare chi siamo veramente, ciò che valiamo, la nostra misura. 

Il passaggio dalla Kaf, dal compenetrare e andare oltre il visibile, in piena dialettica con la nostra controparte animica, ci porta al passaggio verso la Lamed, verso la misura di ciò che siamo. 

Verso il rendere Sacro, verso il sacri-ficio del nostro percorso, in cui ci viene chiesto di abbandonare certezze, attaccamenti, legami materiali, le nostre piccolezze umane, e affrontare la prova del Fuoco e dell'Acqua, i nostri due pilastri del numero Maestro 11.

Le due polarità di attivazione.

Il Fuoco di Brigid, l'Acqua della Luna calante in Scorpione. 

Siamo sotto il segno dell'Acquario, che è un segno d'Aria. 

La sublimazione dell'acqua, che viene portata ad un livello superiore, al vapore, che porta guarigione ad Ottave più alte rispetto all'acqua, perché è potenziato anche dall'energia del Fuoco. 

Tutto è in movimento. 

Tutto è in trasformazione. 

Lasciamo che accada. 

Lasciamoci accadere. 

Fiduciosi nella nostra Guida interiore. 

Il Fuoco Sacro, che mai estingue. 

Nel quale siamo già compiuti, integri, circolari e semplici come un anello.

L'anello che sigilla e suggella, l'antica Sacra Alleanza, con la nostra polarità complementare, con la quale dobbiamo essere sempre in comunicazione dialettica e creativa. 

Con le nostre ombre, con le nostre parti più solari, con le nostre contraddizioni, che sono la nostra maggiore verità, perche indicano la flessibilità di pensiero, la trasformazione, la possibilità di cambiamento. 

Non a caso, l'Archetipo che poi domina la giornata del primo Febbraio, è l'Archetipo 11, il numero delle Fiamme Gemelle, della complementarietà degli Opposti, che si manifesta, quest'anno, tra due energie complete di per sé, che creano un portale di attivazione, in seno, a quella che è diventata poi, per il 2 febbraio, la festa della Candelora, il giorno della benedizione delle candele, che rappresentano, simbolicamente, la presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme, come portatore di luce, e nel contempo, la purificazione di Maria, per poterlo presentare, 40 giorni dopo Natale. 

Si, perché per poterci manifestare nella nostra Essenza, nel nostro Sacro Fuoco interiore, dobbiamo implementarlo in noi, e lasciare che agisca. 

E lasciare che si manifesti in noi, in totale resa e fiducia, come l'Appeso, che di niente si preoccupa, perché sa che la trasmutazione passa anche per capovolgere le nostre prospettive. 

Come una clessidra che necessita di essere capovolta, affinche la sabbia fluisca nuovamente. 

Dobbiamo accoglierlo, lasciare che ci forgi, come una spada rovente che si lascia forgiare e istoriare, di tutte le nostre sofferenze e gioie, per poi essere immersa nell'acqua, per cristallizzare la memoria di ciò che è stato forgiato in adesione alla nostra verità, alla nostra Essenza. 

Perché l'acqua è Mem, è memoria, e ciò che viene benedetto nel suo grembo, se forgiato nel Fuoco, acquisisce una Frequenza altissima. 

Il Fuoco è un potente elemento alchemico. 

Per averne padronanza, dobbiamo lasciare che esso abbia piena padronanza di noi, in fiducia. 

Per bruciare ciò che non ci serve. 

Per scarnificare il superfluo. 

Per portare ad ebollizione, la nostra intima dimensione amniotica, dove spesso si stagna con i ricordi, con i sentimenti, con le emozioni, e lasciare che questo diventi vapore, che purifica e nobilita. 

Camminare attraverso il Fuoco, non è una passeggiata. 

Ma imparare ad essere lo stesso Fuoco, il Fuoco d'Acqua, come viene chiamato in alchimia, è ciò a cui, ancestralmente, animicamente, siamo destinati. 

Siamo composti per lo più da Acqua. 

Riuscite ad immaginare la potenza del nostro Fuoco interiore, dei nostri centri energetici, di chakra, della Kundalini, di ogni nostra cellula che produce Atp, energia allo stato puro, combinata con l'energia dell'acqua? 

E questi antichi riti, che energeticamente si manifestano nel culmine, il 2 Febbraio, con il Sacro Archetipo Ebraico 12, la Lamed, con l'Appeso che si fa Sacri-ficio vivente, per potersi trasmutare nel grembo della Madre( archetipo 13, la Mem), morendo a sé stesso ( Arcano XIII della Morte) sono riti che ci fanno altari del nostro tempio, nel quale celebriamo il nostro, immortale, Fuoco interiore. 

Poiché, dove vi è manifestazione di esso, vi è manifestazione della nostra integrità, della nostra risolutezza. 

Del nostro essere Umani. 

Compiuti. 

Accaduti. 

Declinabili e coniugabili ad infinite possibilità di interazione e integrazione. 

E che Imbolc di Purificazione sia. 

Con infinita gratitudine sempre. 


Tiziana Fenu 

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Imbolc 2024



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