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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, gennaio 29, 2024

💙Anima Gemella Malanga

 Cosa è l’Anima Gemella?

Il concetto di anima gemella è spesso citato dalla new-age.

È importante ricordare che la new-age, se da un lato contiene informazioni assolutamente reali, è influenzata dai cosiddetti “esseri del piano di sopra” i quali, sapendo di rivolgersi a persone con coscienza, sono costretti in qualche modo a dire la verità. Tenendo ciò ben presente, cercano di creare delle distorsioni, quindi pongono le questioni in un modo tale per cui possano sembrare vere, ma che siano alla fine un inganno per il soggetto.

Questo è il contesto in cui ci troviamo ad affrontare parlando del fenomeno delle twin-flames, le anime gemelle… cosa c’è dietro, di reale?

Dietro c’è un concetto fondamentale di fisica quantistica: L’universo si è creato dalla scissione della Coscienza iniziale in due parti ed è questo momento e l’unico evento realmente esistente (non esistendo il tempo, tutto accade in un unico istante).

Questo unico istante, in cui l’universo si sta creando, si crea e si creerà, è costituito da un unico atto, cioè quello della divisione, separazione, ed è per questo che tutto l’universo è costituito da regole che sono in fondo un’unica sola regola fondamentale, quella legata alla struttura geometria dell’universo stesso: la simmetria. 

Tutto è simmetrico e lo è sia nel grande che nel piccolo, allo stesso modo.Due elettroni che nascono insieme sono come due anime gemelle e creano quel fenomeno che

in fisica è chiamato “entanglement” o in italiano “intreccio”.

Si dice che due elettroni sono intrecciati tra di loro in quanto ciò che succede a un elettrone ha una ripercussione immediata anche

sull’altro, anche nel caso in cui quest’ultimo si dovesse trovare a migliaia di anni luce, dall’altra parte dell’universo.

Come dice il fisico Alan Aspect, l’universo è non-locale e quindi non esiste né lo spazio, né il tempo. Questo concetto prevede che non esista quindi nemmeno la dualità,[N.d.R. perché tutto è in un unico luogo contemporaneamente]. 

In altre parole, i due elettroni sentono

lo stesso effetto oltre i limiti di spazio e di tempo poiché non sono due fenomeni differenti, ma in fondo, sono lo stesso fenomeno.

Detto questo, tornando alla domanda iniziale, prendiamo in considerazione il “raggio di luce” che crea l’universo; come dice la new-age, questo raggio si divide in due raggi, e quando ciò che accade succede che questi si comportano allo stesso modo dei due elettroni nel virtuale, seguendo cioè la stessa unica regola di simmetria; essi vanno a costituire un fenomeno di intreccio che ha le stesse regole dei due elettroni.

Nel virtuale due elettroni entangled (cioè “intrecciati”) sono caratterizzati da un concetto fondamentale che si chiama “Principio di esclusione di Pauli”, il quale ci dice che essi

hanno la caratteristica di avere tutto uguale (i numeri quantici che li identificano), ma anche che questi, per stare in uno stesso orbitale molecolare (ovvero in uno stesso spazio-tempo contemporaneamente) devono anche avere almeno una cosa differente. Ad esempio, due elettroni che hanno i numeri quantici primo, secondo, e terzo (n, m, l) identici avranno lo spin differente, come due rotelline che ingranano, in modo che quando una gira verso destra l’altra gira verso sinistra. Nel caso delle twin-flames cosa c’è di uguale? Tutto!

Entrambe possiedono la stessa coscienza, hanno cioè la stessa parte animica, mentale e spirituale, nate dalla divisone di una parte più

grossa di coscienza che s’è divisa in due coscienze, più piccole, ma che sono l’esatta immagine speculare l’una dell’altra.

Come per gli elettroni le anime gemelle hanno tutto uguale: hanno la stessa anima, la stessa mente e lo stesso spirito, in due posti differenti

dell’universo. Dobbiamo ricordarci però che in fondo, per il principio di non località appena visto, due posti differenti sono lo stesso posto

e che quindi, come per gli elettroni, anche le due anime gemelle devono avere qualcosa di diverso per poter coesistere: il sesso. Uno è maschio e l’altro è femmina, questa è l’unica cosa che le differenzia.

Da un punto di vista geometrico noi possiamo immaginaci l’universo come una circonferenza i cui punti abbiano tutti lo stesso tempo, siano

cioè isocroni, ma possiamo anche immaginarci un’altra circonferenza, in cui tutti i punti siano invece nello stesso posto/spazio.Le due circonferenze sono disposte a 90 gradi l’una con l’altra e si incontrano in due punti diversi, specularmente opposti l’uno all’altro.

Questi due punti hanno in comune la stessa energia, quindi, se vogliamo, la stessa mente, ma anche lo stesso spirito/spazio, e la stessa anima/tempo. I due punti di incontro delle due circonferenze sono la rappresentazione dell’esistenza di due anime gemelle. 

Spieghiamo quale è il problema delle twin flames: le due twin flames

si accorgono di essere tali solo se hanno fatto un percorso di consapevolezza che è, in qualche modo, identico. Se entrambe le coscienze sono integrate possono riconoscersi, ma se una ha già

completato il percorso di acquisizione di consapevolezza e l’altra è rimasta ancora divisa in anima, mente e spirito, succederà che quest’ultima non sarà in grado di ricevere l’informazione, e quindi di comprendere quale è la sua parte entangled e cioè la sua anima gemella.

Solo quando ci sono interazioni perfette da entrambe le parti si produce il fenomeno dell’entanglement, come per gli elettroni, ogni azione o evento legato ad un soggetto verrà immediatamente percepito anche dalla sua anima gemella. 

Se prendo una delle due anime gemelle e le tiro una coltellata, questa farà l’esperienza

della coltellata mentre l’altra, anche se non sentirà il dolore, si sentirà come se avessero dato una coltellata anche a lei. C’è un fenomeno di intreccio fisico come nel caso della fisica degli elettroni. Ancora una volta il microcosmo e il macrocosmo si comportano secondo un’unica legge: gli elettroni hanno le stesse regole degli esseri umani. Se gli esseri umani sono fatti di tanti elettroni, la triade di anima-mente-spirito è la rappresentazione delle particelle subatomiche, per questo sono delle sfere, ed è per questo che ci sono 3 sfere che noi vediamo nella nostramente. 

Le sfere sono la rappresentazione di bosoni e fermioni ma, mente e spirito quindi sono la rappresentazione di 3 particelle subatomiche, se vogliamo,che governano l’intero corpo all’interno di ogni atomo. Per quanto possa sembrare complicato la triade si comporta con le stesse leggi quantistiche che fanno interagire le particelle subatomiche, quindi due elettroni e due anime gemelle sono intrecciate tra di loro allo stesso modo.

Andare alla scoperta della propria parte speculare non è facile, perché questa potrebbe essere, per esempio, anche su un altro pianeta. Una cosa chiara è invece che la questione delle anime gemelle non è legata a quella dei gemelli omozigoti.

Il CICAP ha dimostrato scientificamente che i

gemelli omozigoti non sono legati da fenomeni di entanglement. Questo appare ovvio: essendo entrambi maschi, o entrambi femmine, non può esserci entanglement. È inutile che il CICAP vada a ricercare sul fenomeno delle anime gemelle lavorando sui gemelli omozigoti, perché non li troverà mai.

C’è quindi un abuso nell’utilizzo comune del termine “anima gemella”. In pratica se due coscienze non sono integrate, non possono riconoscersi?

Direi di no. Abbiamo avuto esempi di anime gemelle in cui i due soggetti si sono incontrati; una abitava in USA ed era una nota cantante, americana appunto, l’altro era un chitarrista italiano: non si erano mai conosciuti fino al giorno in cui si sono incontrati ad un concerto, dove hanno poi avuto modo di scambiarsi delle

idee scoprendo che per entrambi erano le stesse. Ognuno conosceva un po’ della vita dell’altro perché questa gli arrivava, durante il

giorno, come un flash, in cui vedeva e sentiva la vita dell' altro

Quando due anime gemelle, entrambe con coscienza integrata, s’incontrano, possono sperimentare insieme l’espansione di coscienza anche oltre brahma?

Assolutamente sì. Nell’istante in cui le due twinflames si incontrano questo incontro può avvenire in due modi differenti; si possono incontrare sia nel reale, che nel virtuale.

Quando si incontrano nel reale non c’è bisogno che siano effettivamente “uno accanto all’altro” perché la sovrapposizione delle sfere nel

mondo del reale, fuori dall’universo virtuale, accade in un Non-spazio e in un Non-tempo. Questo incontro dà luogo a forti fenomeni di

natura paranormale… che è poi un modo scorretto di definire il fenomeno perché, al contrario, è normalissimo.

Quando due anime gemelle si incontrano, fosse anche solo nel reale e non nell’universo virtuale, succedono cose interessanti, ognuno “sente” l’altro in continuazione con una precisione di pochi secondi, indipendentemente

dalla distanza perché, come si è visto per gli elettroni, possono essere distanti anni luce, spazio e tempo non esistono e il fenomeno è un solo fenomeno.

Poi c’è anche l’unione nel virtuale, è quell’evento che può accadere ma che può anche non accadere durante la nostra vita, quello che succede è che il riflesso di ciò che succede nella realtà accadrà anche nella virtualità, ma in un ben determinato momento dell’esperienza.

L’istante dell’unione rappresenta la chiusura del ciclo di vita, l’universo torna ad essere intero e l’atto della separazione iniziale diventa l’atto della fusione finale, credo che in quell’istante ci sarebbero dei fenomeni energetici piuttosto importanti

Un' altra cosa che si sente dire spesso, portatain voga da Brian Weiss, è che tra anime che fanno lo stesso percorso, spesso ci si incontra in ogni vita. È vero?

Devo dire a questo proposito che all’inizio delle nostre ricerche io non credevo molto all’ipotesi

di Brian Weiss, soprattutto a questa ipotesi,cioè che ci fosse un fenomeno di “familiarità” tra “anime incarnate”.

Le diverse vite che la parte animica effettua accadono non in sequenza temporale, ma contemporaneamente, come le lampadine in parallelo che si accendono e si spengono tutte insieme e non una dopo l’altra in sequenza. Esiste un unico istante in cui tutto avviene, io sono contemporaneamente qui ora ma anche nel corpo dell’antenato X che è vissuto nella realtà virtuale mille anni fa, lui sta continuando ad esistere in questo istante, tutti contenitori della mia parte animica nasceranno e moriranno nello stesso

istante, anche se nel virtuale li vedremo nascere e morire in sequenza cronologica.

Non è che uno vive di più o l’altro vive di meno, questo è solo un aspetto della realtà virtuale, io posso chiedere alla mia parte animica

di farmi vedere la mia vita passata o quella futura corrispondenti alla mia realtà reale di questo istante.

Brian Weiss dice che c è una certa “familiarità”,ovvero che le parti animiche tendono a ritornare all’interno delle stesse famiglie e degli stessi luoghi, a conoscere quindi quasi sempre le stesse persone; io non credevo a una cosa del genere ma va detto che il problema della familiarità è legato all’esperienza, e quindi, quando la parte animica è in un determinato gruppo familiare e non riesce a terminare l’esperienza legata a quel gruppo di persone/coscienze, per

completare l’esperienza tenderà a tornare di nuovo in quel gruppo dove ha iniziato il lavoro; ha iniziato e li vuole terminare lì. Non è obbligatorio che ciò accada. Ma Brian Weiss ha in parte ragione


(stralcio di un intervista a Corrado  Malanga riguardo le Fiamme Gemelle pubblicata  nell'editoriale trimestrale Evideon)

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Anima Gemella Malanga




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