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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, febbraio 01, 2024

💛Chiara Vigo, 1 febbraio compleanno

 

Oggi è una data importante.
Si celebra il passaggio di Imbolc, della Candelora, e il compleanno di una nostra Sacra Jana.
In Sardegna, in questa terra d'incanto, nell'isola di Sant'Antioco, a pochi chilometri da Cagliari, vive una donna, una Jana, Chiara Vigo.
Una donna che ha il dono di creare attraverso la  parola, attraverso l'arte finissima della tessitura.
E' la maestria delle sue mani  che tesse sottili fili dorati dai filamenti che produce una conchiglia, che si incaglia nell'abisso del mare proprio come una freccia, la Nacchera, detta anche  Pinna Nobilis, dalle grandi valve, che possono raggiungere anche un metro di lunghezza e che secerne il Bisso, lungo e sericeo, e che si presta ad essere tessuto e ordito.
E' molto costoso, visto la laboriosità nel prenderlo nei fondali marini, nel tesserlo e tingerlo, con tinture naturali.
Chiara Vigo fa dalla sua arte una Maestria.
Sussurra al telaio filastrocche che scandiscono la trama del filato e dell'ordito.
E' la Sposa del Mare.
Ha fatto un  Sacro Giuramento suggellato da un anello, che restituisce in preghiera e in accoglimento.
Parole antiche, ancestrali e potenti a chiunque voglia conoscere la magia che lei crea con le parole e con le mani.
Dice che nessun maestro e' padrone di ciò che ha ricevuto da Dio, cioè della sua Maestria.
E la sua Maestria sta nel continuare a filare quel magnifico filo di seta dorato che è stato "bistimenta"( vestiario)  dei grandi, a partire dal Re Salomone, "di Bisso vestito".
Lei scende nell' abisso del mare per cercare il Bisso.
Bisso /abisso.
Poi del Bisso ne fa "bistimenta", cioè rivestimento esterno.
"Abisso" viene dal latino  bythos , che significa  profondo".
O forse è ipotizzabile che derivi dal nostro Bisso, di cui sono ricchi i nostri mari.
Bisso/Abisso/Bythos(profondo)/abito/habitus.
"Habitus/abito",  cioè tutto ciò che noi siamo abituati ad avere con noi in forma esterna.
Da bythos a "bistimenta", parola tutta sarda,  cioè il nostro rivestimento esterno.
"Bisso/ bisura".
"Bisura" in sardo  significa aspetto esteriore.
Ed ecco che allora il Bisso che si trova nell'abisso, è come il Filo d'Oro di quella continuità che ci restituisce a noi stessi.
Quella forma necessaria che nasce come idea nelle Acque profonde di Nettuno, il Dio Padre, Sposo di Chiara Vigo, e che diventa forma realizzata in creazione, nel momento in cui la Jana la prende con sé e si identifica con essa.
Perché la forma ci rappresenta e Chiara Vigo diventa tutt'uno con la forma.
" Essere Bisso" significa essere abisso e Bisso.
Significa iniziare l'opera al nero, scendere nell'abisso, risalire e portare alla luce il Bisso, Il Filo d'Oro, con il quale ci identifichiamo.
Chiara Vigo, la nostra Sacra Jana, non poteva che nascere in un giorno sacro come quello di Imbolc, la festa della luce, in cui "seusu imboldiccausu", modo di dire sardo, "siamo rivestiti" a nuova luce, come un grembo protettivo che custodisce la nostra rinascita.
Abisso e Bisso.
Nero e oro.
Basso e Alto.
Maschile e femminile.
Interno ed esterno.
Bythos(abisso in latino) e bistimenta(rivestimento esterno, vestiario).
Essere e avere.
Quando ci identifichiamo anche con la nostra parte esterna oltrepassiamo la dualità.
Non c'è più osservazione, solo complementarietà.
Il maschile abisso, nettuniano, con quel Tridente che rappresenta la croce, la materia nella quale si incontrano maschile e femminile nella radice delle cose, e in quel Tridente a tre punte che rappresenta la triplice essenza delle cose ( divenire, essere e passato).
Nettuno che governa le emozioni profonde, mettendole a terra nella materia, attraverso la croce, ossia attraverso l'incontro del maschile e del femminile.
Maschile e femminile che questa Jana Sacra, fa incontrare e fa sposare nel suo Tempio sacro.
Nel suo Telos- telaio.
Una sposa che  Giura amore al Signore del Mare attraverso un giuramento suggellato da un anello che lei fa giocare tra le dita, quando offre un filo d'oro da lei tessuto impregnato di colore  dorato naturale, quando qualche anima si rivolge a lei per  conoscere ciò che l'umano non riesce a vedere.
Le sue parole sono oracoli, sono memoria, sono futuro.
E soprattutto sono presente.
Come le parole che pronuncia in rima filastrocca scandita in un preciso  schema musicale quando deve tessere questo filo al telaio.
Telaio che deriva dal nome Telos, antica città Sacra di lemuria, la città dalle Sacre Fiamme Gemelle, dei Leoni Ruggenti.
Città Atlantidea di antiche Memorie e saggezza.
Le nostre Sacre Origini.
Nel suo rito di giuramento al mare, Chiara sancisce il suo amore totalizzante  di Sposa Sacra al Mare, invocando la potenza del Leone.
"In nome del Leone dell'anima mia
Del grande padre
Dalla grande madre
Così era così e', è così sarà"
Telos- telomeri.
Anche telomeri creano e intelaiano sacre Alleanze, essendo la parte terminale di ogni cromosoma, e che protegge  la cellula da un qualsiasi eventuale danno
E in questo senso, nel" telos- telaio", si garantisce la sopravvivenza del presente passato e futuro attraverso la creazione di questi manufatti d'oro di cui più importanti, i più preziosi, sono quelli dell'Ape e del Leone, tessuti dalle mani di Chiara Vigo.
Ancora l'ape che ritorna.
La mia Sacra Ape.
Questa sacra Jana che crea parole attraverso le sue mani che scaraventano i movimenti del telaio, in una dimensione magica tridimensionale.
Una Merkaba  che viaggia nel tempo, che Annulla ogni differenza tra presente, passato e futuro.
In una continuità  tramandata di generazione in generazione.
Come un segreto sussurrato rivelato dalle profondità del mare che lei coglie e riporta a galla.
Perché ogni nostra oscurità, ogni nostro abisso deve essere sposato e integrato in modo che attraverso la sua manifestazione nella forma possiamo riconoscerci in esso.
"Io sono l'abisso/Bisso" in un gioco di parole che è un intreccio yin/yang.
Il nero e l'oro.
Il maschile e il femminile che si uniscono in quella continuità  garantita dal Filo d'Oro del Bisso, attraverso il quale lei, come un oracolo sacro, fa passare  il suo anello simbolo del matrimonio con il mare.
In una sacralità scandita da parole così potenti così vere da creare delle emozioni pure e  profonde.
Maestria antica da oltre 7000 anni,
Chiara nata per " essere, pregare e tessere", in sommo rispetto di questa conchiglia sacra che comunque tiene in vita e restituisce al mare.
Tramite una esoterica abilità che le permette di conservare "Per chi verrà quello che già era".
Poiché maestro è colui che accetta l'altro perciò che è  e non per ciò che vorrebbe che fosse.
"Per essere un maestro bisogna camminare dietro un maestro e non affianco", dice Chiara.
Bisogna fermarsi, ascoltarlo, perché non ti dirà niente di più di cio' che sei capace a portarti via.
Partorendo al prossimo , un profondo messaggio da accudire e trasmutare.
Una generosità d'animo che dal mare giunge, e al mare ricongiunge, in quel canto sussurrato al cuore e intrecciato  al vento.
E questo significa iterconnessione nel rispettarsi vicendevolmente.
Appartenersi in musicale reciprocità.
Sostanza e forma.
Guidate  sapientemente da queste mani sacre che filano tessono e colorano d'oro un filo che tiene in vita molto più di una semplice tradizione.
Tiene in vita  il senso dalla vita, quando ti fai Bisso  nato dall'abisso.
Forma che emerge dalla sostanza.
Oro che emerge dal buio dell'Abisso.
Ape e  Leone. 
Intelligenza e coraggio.
Intelletto e forza.
" Per essi tesserò il filo dell'acqua  che a tutti apparterrà".
Grazie Chiara Vigo, Sacra Jana  dell'acqua, sacro simbolo del Femminino che tutto unisce e tutto riporta in memoria, in presente e in futuro.
In uno spazio sacro scandito dalle sue filastrocche mentre tesse la vita oltre la vita.
E, ancora, auguri di cuore

Tiziana Fenu
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Chiara Vigo 1 febbraio, compleanno









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