Da un post del ricercatore e scrittore Agostino De Santi Abati, autore del libro, tra gli altri, " Sardegna. la Terra degli Uomini Blu".
Post che ho trovato mto interessante e in linea con il mio sentire e ciò di cui parlo sempre.
Riporto integralmente link, testo e immagini( https://www.facebook.com/share/p/rV7uioaz1QVZbMEa/)
ASTRONAVI DI PIETRA?
vuoi vedere che...
CARDEDU
קרדדו
כר
kor una forma concava, fornace, una depressione, Scava, ricorda, ciotola, cavità, fossa, , maschio,
רד
rad forma di
רָדַד
radad: Una radice primitiva battere, abbattere, sottomettere, per calpestare, cioè (figurativamente) per conquistare, o (in particolare) per sovrapporre: spendere, diffondere.
דד
forma di
דדה
ddh il movimento aggraziato e morbido di una donna
דָּו
forma di
דָּוָה
davah essere ammalato, non stare bene, infermità
דדו
probabile forma di
דוד
dod La bollitura di un liquido in una pentola cesto, calderone, bollitore, pentola ribollente o la passione di una persona per un'altra.
Potremo quindi interpretarla in due modi differenti
IL LUOGO SCAVATO DOVE GLI AMMALATI HANNO LE CURE AMOREVOLI DI UNA DONNA
Ma potremmo interpretarlo anche come
L’OGGETTO STRANO DALLA FORMA ARROTONDATA RIBOLLENTE CHE SI MUOVE OVUNQUE IN MODO AGGRAZIATO
POTREBBE ESSERE ..l'antico RICORDO ...gli addotti dicono sempre di essere trasportati su un astronave
ps: ovviamente la foto dell'astronave è la domus doppiata
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mie personali considerazioni integrative.
Da come si evince dal testo, l'etimologia archetipale della Domu de Jana di Cardedu, esattamente Domus de Janas del Monte Arista ( foto di Nicola Castangia), in provincia di Nuoro, qui in Sardegna, rimanda ad una fornace, ad un luogo di guarigione.
Questo concetto rimanda, nella sua simbologia del Fuoco e di dimensione astrale di guarigione, a dei concetti che ho affrontato tempo fa, e che ripropongo sempre.
I nuraghi la cui radice "NUR" rimanda al concetto del Fuoco, ma anche dell'acqua Nun, quindi acqua che ribolle, calderone atto alla guarigione( vapori/acqua/suffumigi), come simbologia della sinergia cosmogonica "padre/madre, fuoco /acqua", e gli Opposti atti, sinergicamente, alla creazione, nascita, trasmutazione e guarigione.
Anche i nuraghi, come riflesso delle sfere celesti, quindi luoghi antigravitazionali, quasi, fotocopia dei Vimana degli antichi testi sanscriti, nominati anche in altri testi sacri, e anche nella Bibbia( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/i-nuraghi-riflesso-dellarmonia-musicale.html?m=0)
"Nelle oltre 200 strofe del Samarangana Sutradhara viene specificato poi quale fosse l’utilizzo dei vimana, sia in tempo di pace che in tempo di guerra.
Il vimana – si legge testualmente - “è forte e durevole, il corpo deve essere costruito come un grande uccello volante in materiale leggero. Al suo interno va inserito il motore a mercurio con il suo apparato di riscaldamento in ferro posto in basso. Per mezzo del potere del mercurio che permette la messa in moto, un uomo che si siede all’interno del mezzo potrà percorrere una grande distanza nel cielo in modo meraviglioso. Con le stesse modalità, seguendo le istruzioni descritte, potrà essere costruito un Vimana grande come il tempio del Dio in movimento. Dovranno essere costruiti quattro contenitori resistenti di mercurio nella struttura interna. Quando questi verranno riscaldati dal fuoco controllato dai contenitori di ferro, il Vimana svilupperà una potenza di tuono attraverso il mercurio. Successivamente si convertirà in una perla nel cielo”.
Quindi, anch'essi, alimentati dal Fuoco, dal NUR, che rimanda alla simbologia della Domu de Jana di Cardedu, presa ad esempio da Agostino De Santi Abati, come, da fedele traduzione, riporta ad un "calderone".
Sottolineo che nei testi sacri, il Vimana viene alimentato a Mercurio, che, alchemicamente, è l'energia femminile.
Le Domus de Janas, come ho sottolineato più volte, rappresentano l'energia femminile.
Sono le Janas/jannas( "janna", in sardo, è" porta"), le porte solstiziali, gli estremi liminali delle due dimensioni della luce e delle tenebre, così come lo sono state tutte le grandi divinità femminili del passato, di cui ho spesso parlato, fino ad arrivare a quelle greche, come Ecate, massima rappresentante di questo "dominio" Femminino solstiziale ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0)
Da Inanna, ad Astarte, a quelle più antiche, come la Dea Madre di Catalhöyük.
Sono le Sacre Custodi delle Soglie, dei Solstizi, delle due polarità opposte, in equilibrio, per poter accedere alla dimensione divina e quindi alla multidimensinalita.
Anche i nuraghi sono simbolo di questo equilibrio tra le due polarità, come spiego nel link di approfondimento che ho postato sopra.
Ma sono comunque elemento femminile, perché la terra, in cui avviene la trasmutazione, anche in corpo di luce, la materia, è grembo femmineo, è "nave da terra", che diventa "astro-nave", come sottolineato da Agostino De Santi Abati, che crea accesso ad una dimensione astrale, come si manifesta nella trasfigurazione del corpo di luce, nei nuraghi, proprio durante il Solstizio estivo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0)
D'altronde, anche altre strutture, nella nostra terra, rimandandano a questa impronta fortemente energetica, che risponde alle leggi della cimatica e alle sue infinite possibilità di evoluzione, di intercapedini multidimensinali, come ho scritto in un mio post ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/nuraghi-e-cimatica.html?m=0), attraverso le vibrazioni, che reggono, come frequenza anche la dimensione gravitazionale.
D'altronde, molte Domus de Janas, riproducono proprio il luogo alchemico in questa simbologia del passaggio trasmutante attraverso le false porte e tutta la ricchissima simbologia decorativa presente.
O pensiamo alla simbologia dei nostri capovolti, che riportano allo stesso ideogramma della musica-medicina, come diapason vibrazionale di guarigione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/capovolti-musicamedicina.html?m=0)
Una vibrazione terapeutica, che appartiene alla dimensione astrale, perché rappresentano le manifestazioni di plasma, chiamate "squatter man", ideogrammi archetipali ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/spirale-speculare-domus-di-oredda.html?m=0) riportati anche nelle nostre Domus, che riportano un'energia astrale, il plasma, nella sua manifestazione visibile, che, come manifestazione divina, ci è connaturato, poiché il plasma è presente come elemento, anche nel nostro sa*ngue, ed è proprio il veicolo della dimensione divina. Tutto, nella storia dell'umanità, gira intorno al san*gue, nel bene e nel male.
Ma delle Domus come cassa di risonanza vibratoria, e che quindi, con accesso alle Ottave alte della multidimensionalita', ne avevo già parlato.
Domus come carene di navi ribaltate, perché sono le navi del cielo.
La carena della nave( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0) la vibrazione, il verbo, che guarisce, che trasmuta, in cui la Domus diventa astro-nave, nave astrale, perché si passa a dimensioni non terrene.
"Carena", in sardo, significa sterno, cassa toracica in cui nasce e di espande il suono vibratorio che è verbo, che genera e rigenera, e che quindi guarisce.
Le Domus de Janas come luoghi alchemici di guarigione.
"Sa nai", "la nave" in sardo, delle imbarcazioni astrali.
De "su nai", "del dire" , della vibrazione terapeutica, guaritrice.
Sa nai
Sanaj, che è una parola speculare alla parola Janas, letta al contrario, perché, come ho sempre scritto, si è riportato in terra, ciò che è nella dimensione astrale, in modo speculare, gemellare, con allineamenti astrali, solstiziali, equinoziali, facendo riferimento a costellazioni e parametri e simbologie astrali, in modo molto preciso e simbolico.
Perché la dimensione gemellare e speculare, è sempre stata estremamente presente nella nostra civiltà sarda, perché è veicolo del Divino ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare.html?m=0).
Domus de Janas come navi astrali, esattamente come dice il ricercatore De Santi Abati, che hanno in sé la stessa simbologia dei portali dimensionali, con le tre cornici intorno e le onde vibratorie scolpite al fianco, presenti nella cultura mesopotamica, ma mai riconosciuti come tali, nella nostra civiltà, che eppure, è stracolma di queste simbologie archetipali e misteriche( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/le-tre-corniciil-dio-enki.html?m=0).
D'altronde la simbologia delle tre cornici nelle nostre false porte, di transito, per la dimensione ultraterrena, che vengono ulteriormente divinizzate dalla ierofania luminosa riflessa dall'acqua benedetta e ingravidata dal sole( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/allineamento-domus-sincantu.html?m=0) dono proprio una caratteristica delle nostre ancestrali Domus de Janas, che sicuramente risalgono a millenni prima rispetto alle datazioni ufficiali.
Conoscenze e antichi saperi Iniziatici che non sono, non erano, di facile accesso per tutti.
Ma tutto, nella nostra Antica Civiltà, parla di simbologie archetipali, iniziatiche, cosmogoniche, trasmutative, delle Domus, dei Pozzo Sacri, delle Tombe dei Giganti, dei Nuraghi.
Degli altari Sacri, simbolo cosmogonico di creazione e trasmutazione, come il nostro altare di Oschiri, ricchissimo di simbologia ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/altare-oschiri-di-santo-stefano.html?m=0)
È come il discorso della nostra Antica scrittura, definita "alfabeto Ogham", ma ancora misteriosa e "indecifrabile".
Vorrei sottolineare che la scrittura non è esclusivamente veicolo di comunicazione, ma spessissimo, a certi livelli, come quello della nostra Antica Civiltà Sarda, è strumento che preserva a custodisce.
Così, come lo sono i simboli, gli Archetipi e il linguaggio numerico , dei quali la nostra Terra è ricchissima.
Non accessibili a tutti, per intenderci.
Esattamente il riflesso di ciò che è nella sua Essenza la nostra Civiltà, che, dove non viene colta, per chi non ha il privilegio di coglierla, viene derisa, denigrata e svilita.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento