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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 04, 2023

💚Venere turca di Catal Hüyük

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https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/venere-di-catal-huyuk.html?m=0


Trovo molto particolare questa statuina neolitica in marmo, raffigurante una "donna nuda", scoperta nell'antico insediamento neolitico di Catal Hüyük, a sud-est di Konya, in Turchia, risalente  al 6300 aC circa, consono all'era astrologica del Toro, dal 6000 al 4000 aC

Viene definita come "donna", ma, osservandola, ci sono dei tratti che rivelano anche un'energia maschile. Questo, in perfetto allineamento con il simbolismo "toro/grande Madre", come sinonimo di fertilità e abbondanza

Questa statuina presenta comunque delle caratteristiche particolari, su cui è interessante soffermarsi.

Vista di profilo, la morfologia presenta dei tratti arcuati, morbidi, femminili, sul davanti, ma, nella parte posteriore, presenta, una strana conformazione "ad angolo". Conformazione piuttosto strana per una rappresentazione di una parte femminile così arrotondata e morbida, come possono essere i glutei.

Questa sembra la rappresentazione di quella che poi sarà la simbologia della barca solare egizia, tenuta a galla da Nun, il principio maschile delle acque universali, attraverso la quale, gli antichi immaginarono che fosse uno scarabeo, il Dio Scarabeo Khepri

a far rotolare il Sole, Ra, il Dio Sole di Eliopoli, nel mondo sotterraneo durante la notte, per poi spingerlo all'esterno, fuori dalla Duat, l'oltretomba, per dare luogo a una nuova alba il mattino seguente, rinnovando la rinascita di Nut, madre di Osiride, Iside, Seth e Nefti.

Lo scarabeo, perché è l'unico animale dotato di fotoricettori, capace di orientarsi e seguire sempre l'orientamento della via Lattea, via della nascita e della rinascita per molte civiltà, anche di notte. 

Questa esatta conformazione, arca/arco, sovrastato da un angolo, è presente anche qui in Sardegna, nella Domus de Janas Mesu'e Montes ( Ossi-Sassari), datazione 3500/4.000 a.C. circa, la Domus che ho definito la Domus della "Natività" (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/perche-il-nostro-presepe-in-sardegna-lo.html?m=0), che presenta due barche solari sovrapposte. Ed è proprio la barca femminile, quella più piccola, che trasporta il sole, il fuoco(il vertice verso l'alto) Ra, il principio maschile. 

Questa conformazione, nella statuina, di principio femminile e maschile, arco e angolo, nella statuina, la ritroviamo anche sul davanti, quando l'arco della pancia prominente accoglie l'angolo che formano i seni e le braccia, come se il grembo stesso fosse una barca solare che trasporta il principio maschile, rappresentato anche da quel segno dell'ombelico con il vertice verso l'alto. 

Una complementarietà di segni, maschile e femminile, che si alternano in questa statuina, che secondo me, rappresenta il concetto di abbondanza, di fertilità, sia maschile che femminile. 

Il pube è coperto e non ha una connotazione specificatamente sessuale. 

I seni possono essere anche quelli di un uomo opulento, come i lottatori di sumo, anche se, il gesto discreto del coprirsi i capezzoli con le mani, rivela una connotazione femminile. 

Anche in sostituzione dell'orecchio sinistro(quello del lato femminile), vi è una strana conformazione di tre buchini che formano un triangolo con il vertice verso il basso. 

Notoriamente, il simbolismo di un triangolo con il vertice verso il basso, indica l'elemento femminile, l'acqua, contrapposto al triangolo verso l'alto, l'elemento Fuoco. 

Occhio e orecchio sono collegati

Il senso dell’udito è più sviluppato della vista. Infatti: da un insieme di colori l’occhio percepisce solo il colore derivato, mentre da un insieme di suoni l’orecchio percepisce sia il suono corale che i singoli suoni.

L’occhio è una peculiarità maschile, mentre l’orecchio è femminile, ma sono complementari. 

Anche la medicina cinese considera l’orecchio un organo femminile (Yin) e l’occhio un organo maschile (Yang).

Infatti qui l'orecchio è rappresentato con tre fori disposti a triangolo, con il vertice verso il basso, come il simbolo dell'elemento acqua. 

Orecchio come un labirinto uterino, e per questo motivo vicino alla dimensione divina. 

E d'altronde, anche la rappresentazione dell'occhio di Horus/Ra, "l'occhio che tutto vede", che viene rappresentato dentro un triangolo con il vertice verso l'alto come il simbolo del fuoco, come una piramide, nella parte sinistra, rappresenta l'udito. 

Occhio/orecchio. 

Entrambi legati alla ghiandola pineale, all'energia della consapevolezza

Fuoco e acqua. 

Come la sinergia creatrice, l'energia primordiale monadica rappresentata proprio da questa statuina, un'energia androgina creatrice, è accompagnatrice, come uno psicopompo, nel mondo ultraterreno. 

La forma globale di questa statuina, potrebbe anche essere una primordiale forma di quello che poi verrà rappresentato cinque millenni dopo come lo scarabeo psicopompo egizio, largamente anticipato, nel 5000 aC, nella morfologia e nel simbolismo, dalla nostra Dea Madre Sarda di Cuccuru s'Arriu, come ho scritto più volte(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/lo-scarabeo-umanoide-egizio-khepri-e-la.html?m=0) 

Una statuina straordinaria, che anche sul viso, presenta dei piccoli segni, come piccole coppelle lungo il mento, segni che restano ricchi  di mistero, di spiritualità e di simbologia. 


Tiziana Fenu 

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Venere turca di Catal Hüyük

















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