Giornata mondiale del Phi greco
Sezione Aurea, lettera greca Φ (Phi) = 1,618
Spirale di Fibonacci
Successione di Fibonacci
Rapporto aureo nel pentagono
Angolo a 72 °
La Stele di Caven 3 ( perché ne sono state ritrovate anche altre, simili, nella stessa zona) deve il suo nome al luogo in cui fu ritrovata dell'archeologa dott.ssa Maria Reggiani Rajna nel febbraio del 1940, nei pressi di Teglio in Valtellina.
Con un'altezza di ca 80 cm di altezza, è stata datata al III millennio a.C.
Le incisioni sono molto precise.
Subito, mi viene spontanea la correlazione con l'ingresso del nostro pozzo di Santa Cristina, qui a Paulilatino, in Sardegna, di cui ho scritto più volte.
Ha la stessa conformazione del pozzo di Santa Cristina, con lo stesso angolo aureo, della Geometria Sacra, a 72°, come nell'ingresso del nostro pozzo( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0), come anche l'ingresso dei nostri nuraghi.
C'è anche un rimando numerologico tra i 20 moduli all'interno del triangolo, i 10 moduli della semicirconferenza sottostante, i 5 ciascuno delle due doppie spirali( quindi, ancora un 20, e i moduli superiori, della circonferenza, a 5 moduli concentrici
Gli angoli sono quelli di una Tanit, che nella rappresentazione geometrica, è una stella a 5 punte, con angoli a 72 °
Ho scritto che questa conformazione ricalca il Menat egizio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0).
Ma in origine si deve porre l'accento su una interpretazione archeoastronomica, che codifichi i passaggi solstiziali ed equinoziali, e il relativo rapporto con l'inclinazione dei raggi solari.
Sappiamo che l'inclinazione a 72° dei raggi solari, si verifica al solstizio d'estate ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/pozzo-s-cristina-pantheon.html?m=0)
Nel Pantheon romano, edificato in base a queste antichissime conoscenze archeoastronomiche, abbiamo delle date importanti, scandite proprio dall'angolazione dei raggi solari che entrano dall'oculus della cupola
I numeri dell'angolazione dei raggi che entrano nel Phanteon, rispettivamente, agli equinozi(48°), solstizio invernale (24°), al solstizio d'estate( 72°), in sequenza, diventino un
48/24/72
E ancora, ridotti
12/6/9
E ancora, un
3/6/9
La sequenza triadica dell'universo che crea.
Sottolineo come, i nostri nuraghi, come già avevo esposto, così come il pozzo di Santa Cristina, hanno gli angoli dell'ingresso, a 72°, e sottolineo come, proprio al solstizio d'estate, quando gli angoli del fascio di luce nel Pantheon è a 72 °, nei nostri nuraghi si verifica la trasfigurazione nel "corpo di luce"
( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0).)
Il raggio di sole che entra nel Pantheon, per il Solstizio estivo, ha un raggio di 9 metri ed un'inclinazione di 72°.
Ha un'estensione di 9 metri, che richiama il numero 9 degli angoli 72°/72°/36°, dell'ingresso del pozzo di Santa Cristina e dei nostri nuraghi. Sommati singolarmente, diventano dei 9
72/72/36
9/9/9
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Ancora un 9
Il 9 è il numero del grembo, del Sacro Femminino, della Creazione.
L'Archetipo Teth, la Kundalini divinizzante.
Questa figura nella stele di Caven, è il simbolo di un Femminino.
Il Sacro Femminino Aureo della Creazione,
Si ritrovano le stesse misure angolari sacre, nella stella a 5 punte, simbolo del Femminino, in comunione con la dimensione spirituale.
È lo stesso schema della Dea Tanit, che nasce, appunto, dall'osservazione di precisi parametri astronomici, come l'angolazione dei raggi solari.
Il 72 è un parametro sacro che fa riferimento anche al ciclo immortale dell'universo, alla precessione degli equinozi, che avanza di un grado ogni 72 anni, di cui le custodi sono proprio le grandi, immortali Dee Madri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0)
La stele di Caven, simboleggia un Sacro Femminino, con i suoi cicli universali, con le sue proporzioni auree, con le spirali del divenire.
Curioso come il numero 11 dei semicerchi concentrici ai piedi della figura, siano la somma di quel 137, che è considerata la proporzione aurea per eccellenza.
Le linee orizzontali, e parallele, invece, che attraversano il corpo triangolare, sono 19, come il numero che rappresenta il Sole.
Visto dall'alto, potrebbero essere i gradini del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, qui in Sardegna, a Paulilatino, anche se i nostri sono 24, per una precisa simbologia( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0)
24 gradini per scendere
12 gradini superiori e speculari per risalire trasmutati e divinizzati
24 anelli nella tholos
24+ 12+ 24 = 60
In ghematria, il numero 60 è il valore della lettera, del Sacro Archetipo Ebraico Samech, il quindicesimo, con funzione "pressione".
La pressione che esercita per far sì che l'essenza divina si manifesti.
E si manifesta proprio nell'unione data dalle due polarità, maschile e femminile, Sole e acqua, che nel pozzo Sacro, simbolo di fertilità, di nascita e rinascita, si manifesta in tanti modi, in ierofanie e ombre capovolte di rinascita( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0), come ho scritto tante volte, in svariati miei scritti( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/ierofania-21-agosto-pozzo-s-cristina.html?m=0)
Il 15 è infatti il numero della fertilità, e il numero 6, la sua somma, il numero dell'Unione degli Opposti.
Le bande oblique ai lati della figura "teomorfa", come hanno definito questa figura stilizzata della stele di Caven, poiché riferita al Sacro, sono in numeto di 4 per parte.
Il 4 è il numero di Madre Terra.
E il numero 8 è il simbolo dell'infinito, dell'unione cielo e terra, Mascolino e Femminino, ma anche simbolo del Femminino (vedi la stella a 8 punte, simbolo del Femminino - https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0)
E qui ritorniamo ancora al Femminino.
Perché di Sacro Femminino si tratta, con i suoi cicli, lunari e solari, con il suo eterno divenire, con le sue proporzioni auree.
Come un'ancestrale Dea Tanit, Madre di tutte le Madri, riflesso della perfezione dell'Universo e della Natura.
Custode dei solstizi, come simbolo di nascita e di morte, di luce e tenebre, in una ciclicità eterna, archetipale e senza tempo, decodificata in una conformazione labirintica, come una Sacra Matrice all'interno del suo stesso grembo creativo.
Tiziana Fenu
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Nella prima immagine, la stele di Caven 3, immortalata da Nicola Castangia
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