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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 18, 2023

💛Sommo Sacerdote approfondimenti

 Approfondimenti sul "Sommo Sacerdote", di cui hanno recentemente parlato prof. Corrias e prof. Biglino, nell'interessante video di ieri

https://youtu.be/7sV_hgrCxqY


Esposizione di prof Sanna. 

https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/sommo-sacerdote.html?m=0


Sicuramente c'è un'analogia almeno stilistica con la dea alata nubiana, con un disco sulla testa, tenuto da un supporto, che veicola un messaggio, esattamente come nel nostro Sommo Sacerdote

https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/dea-alata-nubiana.html?m=0


Avevo sottolineato un'analogia con la  Dea Anuket, egizia, sia per quanto riguarda il tipo di lavorazione della veste, esattamente come quella del nostro Sacerdote, sia per quanto riguarda il copricapo, come quello del nostro Sardus Pater( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/dea-akunetsacerdote-musico.html?m=0


Una struttura, quella del mantello, che ricorda la struttura di una ragnatela.

E questo rimanda alla simbologia ritualistica e guaritrice di queste alte figure sacerdotali, che sono Sciamani, guaritori

Cerimoniale come quelli terapeutici per il morso dell'argia( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/s-argia-mescina_17.html), il terribile ragno sardo, che durava tre giorni e che era condotto da un musicista esperto, da un terapeuta ( forse, magari, una figura come quella del Sacerdote Musico, il cui mantello, è fatto un po come uno schema a ragnatela), che attraverso il suono, entrasse nel labirinto della follia momentanea del posseduto, perché questo rientrava nella prassi della individuazione dell'Argia. 

Esperto suonatore e terapeuta, che, azzarderei, potrebbe anche essere individuato in quella figura del Sommo Sacerdote con le armille nei piedi e l'aulos, quello che ha al diadema con la scritta "sommo sacerdote", il Sa ' an",  il "sanatore/ suonatore", "su sanadori/ sonadori", che guarisce con il suono, con la musica, con la frequenza Sacra. 

"Su sanai" ("il guarire", in sardo) 

"Sanai/sanaj, parola che è speculare a Janas, sia a livello lessicale, perché magari come è nelle antiche scritture, si scriveva e leggeva da destra verso sinistra, sia a livello esoterico, perché lo speculare, il gemellare, rappresenta la parte divina della materia ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare.html?m=0). 

Le antiche Janas donne di Medicina. 

Sanai, inoltre, scomposto, diventa "Sa nai", la nave, il grembo alchemico del ritorno nel Grembo della Madre, dove si guarisce, e dove si rinasce. 

S'Argia  e il  Sommo Sacerdote che pratica l'esorcismo, appartengono allo stesso rango, perché il ragno è una divinità Sacra, è creatrice, ed è lei che tiene i fili del destino degli uomini, che tesse il loro destino" 


Quindi, la tessitura, la trama particolare di questo rivestimento di questa Dea, è fatta come il mantello del nostro Sacerdote musico, a rivestimento di un collo insolitamente lungo( forse lungo, come il collo di una gazzella), ma che, nei nostri bronzetti sardi, è talvolta presente, proprio come simbolo di regalità ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/10/statuina-iraniana-con-anelli-al-collo.html?m=0) 

Similitudini importanti ed evidenti, quindi, ancora una volta, come spesso mi succede tra le due civiltà, quella Sarda e quella egizia, di cui quella Sarda, è sicuramente Matrice, come ho scritto tante altre volte. 


Ma c'è anche un altro aspetto. 

La testa del Sacerdote è come circondata da una sorta di casco/cappuccio, che visto frontalmente mi ricorda il Sacro Ankh, la chiave della vita. 

Nel passo dell'Esodo, nominato da prof. Biglino, in cui si parla  della precisa prescrizione, da parte di Yhwh  della vestizione delle figure sacerdotali nella sala delle convocazioni, dove c'era anche un altare, mi soffermo su queste righe per alcune considerazioni. 


Esodo 28, 2-5

"2 Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maestà. 3 Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. 4 Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. 5 Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso"


Esodo 28, 31-35

31 Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola 32 con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. 33 Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: 34 un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. 35 Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà


Esodo 28, 40-43

Per  i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per essi farai anche berretti a gloria e decoro. 41 Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l'investitura e li consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. 42 Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. 43 Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno all'altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una colpa che li farebbe morire. E' una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti.


A parte il bisso,  preziosissimo, con cui doveva essere fatto il mantello di questo Sommo Sacerdote, portavoce di Yhwh, che si trova in abbondanza in Sardegna, di cui la nostra Jana, Chiara Vigo è un'abilissima maestra ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/in-sardegnanell-isola-di-santantioco.html?m=0) e che, comunque, è stato utilizzato anche per le vesti di re Salomone, e di altri sovrani importanti, mi preme sottolineare che si parla, attraverso le parole di prof Biglino, di "alta pericolosità" nell'entrare in momenti inopportuni nella "tenda del convegno". 

Questo mi ricorda moltissimo la  stessa pericolosità di cui si parla per il dispositivo sull'Arca dell'Alleanza, e di cui ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/riflettevo-ancora-sul-nome-della.html?m=0) 

"Nel "Testo della piramide", un antico documento, si parla di una scatola d'oro nella quale Ra, il primo re egiziano ripose un certo numero di oggetti  egiziani molto preziosi, così come "s' Archedda" Sarda, custodisce il prezioso corredo della sposa

Sull' Arca dell' Alleanza, vi erano due Cherubini d'oro a protezione del coperchio, tutto in oro,  le cui ali quasi si sfiorano

L 'Arca era la manifestazione vivente del potere divino

Il potere che scaturiva dall'Arca in oro, deriva da quell'arco di luce che si creava dall'estremità di un ala all'altra, dei due Cherubini che stavano accoccolati sul coperchio  dal vano contenitore.

Una specie di luce ed energia, un arcobaleno, un arco elettrico, che distoglieva qualsiasi inconsapevole ad accostarsi all'Arca, senza prima aver fatto un percorso iniziatico, senza essere meritevole  di conoscerne il contenuto prezioso

Si narra che chiunque tentasse di forzarlo morisse bruciato e folgorato

Molto consono con l'aspetto elettrico e folgorante di Amon, dio dell'elettricità

Le lampade ad arco furono poi davvero realizzate  nel 1822, e sfruttavano il principio della polarità opposte, replicando l'effetto che si otteneva tra le punte delle ali contrapposte dei due Cherubini, mentre la luce si manteneva al centro del sistema

Come un condensatore elettrico che immagazzina l'energia dall'atmosfera e poi lo sviluppa internamente attraverso la luce

Un po' come dicevo per gli scudi rotondi ravvicinati dei Bronzetti nuragici

L' oro del rivestimento dell" Arca e dei due Cherubini, fungeva da conduttore elettrico, e il legno di acacia fungeva internamente da isolante.

I due Cherubini erano come due elettrodi. 

Questa grandissima capacità di manipolazione della luce e di questo arco di energia, era un qualcosa di magico e alchemico, che  veniva veicolato e tramandato segretamente fin  dai tempi antichissimi, fin da quando impararono ad usare, dai tempi del Re Salomone, il Sacro Fuoco ad alto potenziale elettrico, per trasformare l'oro in polvere bianca mistica, chiamata la "polvere di stelle", l' Ormes,  l'Albero della vita, lavorata poi in "pani conici" (che richiamano la forma dei Nuraghi, a dire il vero), formata dall'alchimia e abile trasformazione di 8 materiali diversi, fino ad arrivare all' Oro monoatomico, costituito da un solo atomo, e raggiungibile solo attraverso un arco di luce ad alto voltaggio

Si controllava così il potere dell'Arco di luce, fin dai tempi antichissimi, e sono convinta  che i Sardi fossero in grado di gestirlo, e lo esternassero in particolare attraverso i due scudi rotondi vicini, per creare emanazioni elettriche

Grande potere quindi, della simbologia dell'Arca dell' Alleanza, che è rimasta anche nella simbologia rappresentata nella cassapanca sarda.

La pavoncella guardiane della cassapanca come due i Cherubini, l'ariete simbolo di investitura ai percorsi iniziatici sin da tempi di Mosè,

Il sole, su "solli",  i motivi ad angolo, che non rappresenta la clessidra, ma l'elemento dell' Acqua , la spirale

Quella che sembrerebbe una clessidra che indica Il trascorrere del tempo, con  due vertici uno dentro l' altro, contrapposti ad altri due, simboli che si trovano anche nelle antiche civiltà gilaniche, ad indicare il femminino, ma che indica anche la simbologia stessa de sa Cascia Sarda, riproduzione dell' antica Arca dell' Alleanza

Perché l' Arca è come un grembo. L'Antico sapere. La Sophia. 

Sapere che si tramanda attraverso l'Acqua, il liquido amniotico della memoria. 

Arca dell'Alleanza,  come un contenitore di un sapere, di un percorso iniziatico che segue una precisa  traiettoria, un preciso percorso

La cassa

Sa Cascia"


Ma allora, possiamo pensare che anche le armille ai piedi del Sommo Sacerdote, potessero, per contatto tra loro, generare una tale tensione elettrica da risultare pericolosa per chi ne venisse a contatto, non con quello che definiscono flauto(  anche se, come ho scritto prima, il potere del suono aveva  sicuramente una forte valenza sacrale, terapeutica e fisica, pensiamo anche alla levitazione tramite le frequenze del suono), ma tramite un vero e proprio "taser", ancestrale, uno strumenti che "spara" scariche elettriche a basso voltaggio, comunque sufficienti per dissuadere, o anche per portare alla morte. 

D'altronde, sono convinta che avessero la stessa funzione i doppi scudi rappresentati nel bronzetto di Teti( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html) 

E, sottolineo, che il guerriero di Teti, non è un demone, ma un Essere divinizzato, che corrisponde a precisi parametri della Geometria Sacra ( https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Teti&m=0), così come corrisponde il nostro Sacerdote, il cui fulcro, è proprio su quella mano destra che tiene in mano questo dispositivo. 

La mano destra, il Mascolino, anche nei trattamenti energetici, è il lato che è in grado di emanare, trasmettere energia, come ho detto altre volte, anche attraverso il saluto tipico dei Sardi, "saludi", a palmo aperto, che ha una precisa simbologia ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-delle-trecce-nel-bronzetto.html?m=0) 

Trovo questa rappresentazione di questo Sacerdote, abbastanza complessa, per essere semplicemente un Sacerdote. 

Le raccomandazioni per proteggere gli arti inferiori, e superiori descritte nell'Esodo, verso Mosè, per Aronne /Aronn/Nora, letto al contrario, come si scrivevano e leggevano le scritture antiche, e i suoi figli, potrebbero essere dettate proprio da questo tipo di accorgimento per non incappare in prese di corrente accidentali.

Sulla melagrana, a parte la sua infinita simbologia di morte e rinascita legata al Femminino(  il Sommo Sacerdote rappresenta un'energia androgina, come è per tutti gli Esseri Divinizzati), ho trovato una particolare informazione tecnica riguardo l'elettricità. 

Casualmente, ma mai per caso, ho scoperto che dei ricercatori  hanno progettato un elettrodo che, simulando la struttura della melagrana, è capace di immagazzinare fino a dieci volte l’energia che le pile riescono normalmente ad accumulare.

Nasce dalla melagrana l’ispirazione per l’innovativa batteria più leggera, che rende dieci volte di più delle tradizionali batterie. 

Può essere questo, il motivo per cui YHWH raccomanda che l'orlo del manto sia corredato da una melagrana e un anello d'oro. 

Sull'oro, si può dire che è buon conduttore di elettricità, ma la sua conduttività è leggermente inferiore al rame e all'argento, ma viene usato tantissimo per creare contatti elettrici in oro, perché non si ossia con il tempo e conserva le sue caratteristiche di ottimo veicolo di energia. 

Questo potrebbe farmi pensare che il supporto sulla schiena, che arriva sino al disco sulla testa del Sacerdote, potrebbe essere stato di rame o d'argento, che sono conduttori elettrici migliori dell'Oro, ma per i contatti, avrebbero usato un anello d'argento. 

Per quanto riguarda la seta, pare che non conduca elettricità, da quel che ho letto. 

Visto in quest'ottica, tutto l'insieme ha una certa logica. 

Ho scritto prima, che ciò che cinge la testa del Sommo Sacerdote, mi ricorda la forma dell'Ankh, ma mentre scrivo, mi sta venendo in mente, che una conformazione simile l'ho vista in un petroglifo, quello presente a Bruncu Suergiu, nell'area archeologica all'interno del Parco della Giara, di cui ho approfondito in un mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/petroglifo-bruncu-suergiu-dendera.html?m=0), in cui ho trovato una forte correlazione tra le lampade di Dendera, che la danzatrice del Nilo, che il petroglifo di Bruncu Suergiu, con la nostra danzatrice, hanno esattamente la stessa forma, e riproducono le due polarità che si toccano e creano energia in queste lampade, che sono definite in ambito archeologico, degli OOPArt, cioè oggetti estranei al periodo storico degli stessi. 

Sono state rappresentate in un bassorilievo nel Tempio di Hator a Dendera, in Egitto, 4500 anni fa. Tempio che risale alla IV dinastia. 

Un bassorilievo che rappresenta sacerdoti officianti ad una sorta di "fiore di loto", con una serpentina al centro. Un cavo elettrico, forse, il gambo del fiore di loto, è la serpentina che si vede all'interno, un filo metallico conduttore, come quello che vediamo nelle lampadine, con un supporto che funge da isolatore elettrico. 

Tenendo presente che gli antichi Egizi chiamavano il serpente nato dal loto con il nome “SEREF”, che significa “illuminare”, solo un caso? Forse il mito del serpente nato dal fiore di loto può essere ricondotto in senso figurato alla luce che nasce da una lampadina…"

Quindi erano i sacerdoti, ad officiare con l'energia elettrica. 

Dei tecnici. 

Così come prof Biglino, ha definito" tecnico", chi avrebbe dovuto creare questo complesso abbigliamento sacerdotale, rappresentato proprio dal nostro bronzetto. 

Se ciò che intuisco è giusto, e, nella mia prospettiva trova una giusta spiegazione più che logica, siamo difronte ad un ennesimo rappresentante di coloro, che non si sapeva come contrastarli, perché evidentemente, usavano espedienti particolari, come l'uso dell'energia elettrica, per dissuadere e magari, annientare i nemici, come scritto nella Stele di Tanis  risalente al Faraone Ramses II, del 1287 a.C., in si dice testualmente : 

"Gli Shardana dal cuore impavido. Da sempre non si sapeva come combatterli, essi arrivavano con il cuore fiducioso, sui vascelli da guerra dal mezzo del Grande Verde, la parte tirrenica del Mediterraneo, e non  si poteva resistere davanti ad essi".

Un Sommo Sacerdote che aveva il potere di usare l'energia elettrica, attraverso il contatto delle armille dei piedi, e che veicolava, attraverso la bacchetta che tiene in mano. 

Il supporto sulla schiena poteva essere di rame o argento, e il manto in seta di bisso, lo avrebbe protetto da eventuali scosse. Che poi, anche il disco sul capo, potesse emettere una certa luminosità, anche questo potrebbe essere plausibile. Giustificherebbe l'aureola luminosa presente nei Santi, in epoche più recenti. 

Aggiungo che, il bisso ha il colore dell'Oro, e sicuramente, faceva un certo effetto, tutta questa luminosità che dava al personaggio un'aura Sacra, di potere, di luce, di divino, di invincibilita. 

Piccola curiosità.

 Il nostro Sommo Sacerdote presenta un mantello che ha la stessa tessitura descritta dai tre bambini veggenti della Madonna di Fatima. Stessa fattura a griglia, stessa lunghezza, stesso tipo, una mantella. Coincidenze? O forse Memorie collettive che rimangono impresse anche a livello di DNA? 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/09/sacerdote-musico-madonna-di-fatima.html) 

Le mie, sono solo ipotesi, che ho cercato di argomentare con logica. 

Ma sono convinta, che, per ciò che hanno fatto in millenni di storia, anticipando di secoli, anche le altre civiltà, come ho sempre scritto, apportando anche degli esempi concreti, i nostri Antichi Padri, molto più vicini a YHWH, di quanto si creda, protagonisti anche in altre civiltà di passaggi importanti, per le meraviglie costruttive, simboliche, archetipali, ingegnose, architettoniche, che ci hanno lasciato, non abbiano avuto nessun problema a creare dei sofisticati dispositivi elettrici per amplificare il loro potere, almeno, dal punto di vista scenografico, perché non hanno mai avuto la fama di guerrieri sanguinari.

Anzi, al loro passaggio, in ogni parte del mondo, hanno lasciato Bellezza e Civiltà, e una certa potenza e solennità. 

Solo per questo motivo, ci sarebbe da inchinarsi e onorarli. 

I Sardi per primi. 

Quelli veri. 


Tiziana Fenu 

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