La Forma, per chi è in connessione con la propria Essenza, non può mai essere una Manifestazione a sé stante
Non si può manifestare ciò che non si è.
Può durare per un po. Ma Inevitabilmente si creano delle falle che poi diventano crepe, e che vanno a spaccare ciò che ci si è costruiti addosso.
Come un esoscheletro di mantenimento, senza il quale l'Essenza, essendo priva di vigore, spessore, nerbo e consistenza, vacilla, spalmata sull'ovvietà di quella bidimensionalità che non consente spessore.
Si può essere un bel "piano Cartesiano", con ascisse e ordinate, a formare picchi dinamici di manifestazione.
Ma restano pur sempre bidimensionali
Un involucro di Forma.
La vera tridimensionalità è data dall'Essenza.
E solo una Vera Essenza può manifestare una Forma, un piano Cartesiano che non vacilli alla prima variabile che si presenta sul piano delle ascisse o delle ordinate
A volte la Forma, è solo uno. specchietto per allodole
Una bella confezione di un Bacio Perugina inesistente.
Il Bacio Perugina sarebbe una delizia anche senza involucro.
Anche senza quelle stupide frasi sull'amore appiccicate come un francobollo, sulla fronte di chi si ama, o si crede di amare.
Il senso del Bacio Perugina è la nocciola interna.
Quella sulla quale si modella poi il cioccolato. Il nerbo portante.
Ciò che resta.
Dopo che ci si ciuccia tutto il cioccolato.
L' intelligenza, o meglio, l'Intelletto, consiste nel dare alla Forma una struttura che regga quanto la stessa Essenza.
Devono essere intercambiabili.
E non parlo di parametri estetici di Bellezza, solidità, autorevolezza o quant'altro.
Parlo di Verità.
Quando siamo in verità tra il nostro esterno e il nostro interno, tra Essenza e Forma, tra Intento e Manifestazione , si diventa inscalfibili.
Una continuità che non contempla crepe, interferenze, deviazioni.
Distorsioni.
Non si può parlare di ciò che non si è.
Non si può manifestare ciò che non si è.
L'energia della Verità è meravigliosamente tremenda.
Emerge sempre, per quanto si accampino mistificazioni sulla propria sostanza, manipolazioni, fascinazioni, proiezioni.
Non si può riconoscere come verità ciò che è distonico, disfunzionale, già alla radice.
Puntare il dito non serve.
Non puoi parlare di Bellezza, se non ne sei portavoce. Non serve essere la Venere del Botticelli per parlarne. Basta essere in quella dimensione di Armonia e di Grazia, della quale la Bellezza estetica è solo un valore aggiunto.
Ho visto volti bellissimi tra Anime che passano inosservate.
Semplici.
Umili.
Incapaci, per natura, di astuzie, di seduzioni, di proiezioni.
Con la coda dei capelli tirata alta.
Come nel più semplice tra i gesti quando si vuole apparire in ordine.
Non hanno bisogno di sedurre, di condurre a sé.
Si conducono da sole.
Senza proiezioni, perché sono già integre, espanse, spazialmente straordinarie e complete.
Semplici.
Come il cerchio argenteo della luna.
Compiute.
Ho visto Anime bellissime aprire il ventaglio del loro vocabolario d'amore e di bellezza, e sventagliare parole soffici e discrete attraverso dense cortine di grettezza, rivalità, ignoranza e volgarità.
Ho visto persone ritirarsi dal mondo, e cercare, come cercatori solitari, Bellezza e Intelligenza, dove l'uomo non è riuscito ancora a deturparle.
Lo fanno ogni giorno.
In solitaria.
Se ne nutrono, e lo restituiscono al mondo, silenziosamente, dietro le quinte, come se fosse un ringraziamento, un tributo, per essere partecipi alla meraviglia del Creato.
Per essere sopravvissuti alle brutture.
Per non aver ceduto alle speculazioni, alle mistificazioni, alla convenienza, all'invidia, alle proiezioni, alle autocelebrazioni.
A tutto ciò che non è verità.
Eppure emergono.
Come bucaneve su una coltre di neve di cemento.
Per cercare ogni notte, prima di dormire, qualcosa di bello da leggere, da vedere, da ascoltare in musica.
Qualcosa di bello da poter raccontare agli altri, attraverso i loro occhi.
Perché, verità, è anche Generosità.
Ci sono Anime che non hanno più bisogno degli occhi.
Osservano con il cuore e sentono con l'Anima.
Non ascoltano più parole.
Certe parole, non sono mai veritiere.
E quando le hai vicine, ti viene l'acquolina bocca, come se fossero un Bacio Perugina.
Senza argentea carta stagnola, senza frase di circostanza, senza giustificazioni.
La frase sono loro stessi.
Ti invogliano a leggerle, a coglierne il senso.
Sono Anime Ispiratrici.
Ciò che toccano diventa poesia.
E la poesia è saper riconoscere la Bellezza nella materia, nel denso, e sublimarla in attimi che valgono Oro.
Ci sono anime Originali.
Nate dall'Oro.
Non si trovano ovunque.
Restano tra le mani di chi sa setacciare tra i detriti.
Di chi sa ancora distinguere il vetro dal diamante.
Di chi riconosce chi si spaccia per diamante.
Restano tra chi ha lo stesso bagliore di verità e trasparenza negli occhi.
Tiziana Fenu
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