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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 18, 2023

💛Sella del Diavolo e solstizi

 Riprendo un attimo il discorso sul tempio di Astarte, a Cagliari, sulla sella del Diavolo, di cui ho parlato nel mio post di ieri( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/dea-astarte.html?m=0), compreso di link di approfondimento.. 

Ho approfondito, perché mi premeva verificare una cosa, e ho intuito bene.

Il tempio di Astarte, sulla sella del Diavolo, ha un orientamento con asse Nord-ovest, sud-est, che corrisponde allo stesso orientamento, con variazione di alcuni gradi, ma l'orientamento è quello, del pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino.

L'orientamento Nord-ovest, corrisponde al tramonto del solstizio estivo, mentre l'orientamento sud-est, che nel pozzo di Santa Cristina, e nel tempio di Astarte, corrisponde all'ingresso, è orientato all'alba del solstizio  invernale .

Ho già parlato dell'analogia tra il Sacro Femminino e le dee che lo rappresentano, e il legame con i solstizi, in un post riguardo la Dea Ecate(  https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0) 

Avevo anche già individuato corrispondenze tra il pozzo Sacro di Santa Cristina e il tempio di Astarte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/astarte-e-il-menat.html?m=0), sottolineando come, il Menat, simbolo di Iside/Hator/Astarte, corrisponda alla forma dell'ingresso del pozzo di Santa Cristina.

Sono dee lunisolari, che rappresentano il sincretismo energetico delle due polarità in equilibrio.

Il Menat, come avevo già sottolineato nei miei post, è Geometria Aurea e Sacra, legato, per proporzioni alle nostre Dee Madri, con le proporzioni auree degli angoli a 72°, le stesse del pentagono, simbolo di Venere, insieme alla stella a 8 punte, della Tanit, dell'ingresso del pozzo di Santa Cristina, e degli ingressi dei nuraghi, e della precessione degli equinozi.

La simbologia va amplificata su un significato più universale e cosmico, astronomico.

Ci sono precisi rapporti numerici e angolari aurei, che dimostrano come, attraverso essi, nel passato, non solo si cercava di manifestare il Divino nella materia , e sublimarla attraverso esso, ma l'intento era quello di sentirsi parte, anche attraverso le loro opere, di un ingranaggio universale più ampio, ciclico, perfetto, aureo.

Aureo.

Oro.

Equilibrio anche nella parola, perfettamente speculare, e palindroma

R

Ribaltate la R e affiancatela alla sua parte speculare, si ottiene un Menat, una Tanit, l'ingresso del pozzo si Santa Cristina.

La R è perfetta.

R come Ra, come Sole.

E il sole ha il colore dell'oro, del Divino.

Si cercava la proporzione aurea anche nella rappresentazione del Femminino, anche architettonica, in modo che Maschile e Femminile fossero in equilibrio sinergico e le stesse opere manifestassero, energeticamente, tutta la loro potenza, possibile solo attraverso la sinergia degli opposti.

Perché diventassero, come è nel grembo femminile, nella vulva triangolare, nell'Hator "Madre delle Madri", casa di Hator, la casa dell'Oro, del Sole, dell'energia Maschile, anche nella concretizzazione architettonica.

Inscindibili l'uno dall'altra.

Sole e Luna, come le due "oo" della parola oro.

È l'energia maschile che tiene in piedi questo legame, il centro del nostro sistema solare, gravitazionalmente parlando.

E tiene in piedi anche la precessione degli equinozi, che indica la ciclicità della vita su tempi ciclici più lunghi, cosmici, universali.

Ma, ancora più importante del Sole, è il Sole Nero, la Madre delle Madri, Hathor, Astarte, Iside, Lilith,  Demetra, e tutte le divinità femminili che verranno dopo, che ancestralmente, come tutte le divinità primordiali, avevano un'energia maschile e femminile insieme, e che poi, declasseranno ad unica energia femminile, lunare.

Sin, era infatti la divinità sumerica, babilonese, mesopotamica della luna, nonostante fosse di genere maschile.

Perché le originali energie, solari e lunari, erano androgine.

Infatti Sin-cronismo indica due cose che avvengono in contemporanea, come anche sin-cretismo, convergenza di due(o più) elementi ideologici apparentemente opposti, inconciliabili, e via dicendo con le parole che hanno come radice "Sin", che indica polarità maschile e femminile insieme, energia femminile lunare in un corpo maschile.

Sin come Sinis, la terra dei nostri Architetti Divini, dove tutto ebbe inizio, poiché governavano entrambe le polarità in equilibrio. 

La nostra Antica Civiltà Sarda era assolutamente sincretica, Madre delle Madri.

E, astronomicamente, viene rappresentato un Sacro Femminino che governa i solstizi, come l'orientamento del pozzo di Santa Cristina, di questo tempio di Astarte, delle Domus de Janas, che sono orientate ai solstizi.. 

Fin dai tempi antichissimi le Veneri, le Dee Madri, governavano queste porte solstiziali, le "Janna", le porte, in sardo. Ci sono rappresentazioni antichissime di queste Dee Madri, con i leoni ai fianchi, come la Venere di siti  archeologi come quello neolitico  matriarcale di Çatal Hüyük, risalente al 6000 aC circa, nel quale si è trovata proprio la celebre statuina della prima dea Cibele, con i due leoni al fianco( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/dea-cibele-con-leone.html?m=0). 

Sicuramente il tempio di Astarte, essendo legato ai solstizi, è legato anche a quell'Elios/ Elia /sant'Elia, che vede sorgere la propria chiesa proprio  sulla Sella del Diavolo, di cui si sa poco del suo culto, se non che fu uno dei più antichi martiri sardi, vissuto tra il  II e III secolo. 

E sulla Sella del Diavolo, si dice, nelle tradizioni popolari, che si creò dal disarcionamento di Lucifero, da parte dell'Arcangelo Michele, che con il suo esercito di Angeli(  la Sella del Diavolo si affaccia sul Golfo degli Angeli) lo sconfisse. 

Ma tutto questo, è sicuramente legato alla levata eliaca di Sirio, che, come Sacro Femminino è legato alle dee che lo rappresentano, Ishtar, Inanna, Astarte, Hator, Iside, Afrodite, in epoca più tarda, le Grandi Madri, insomma. 

Sono convinta che il dosso della Sella del Diavolo, funga da osservatorio astronomico, e che traguardi proprio i passaggi solstiziali. 

Capo Sant'Elia, Il tempio di Astarte e la Sella del Diavolo, sono sulla stessa linea. 

L'orientamento del tempio è sull'asse nord-est, sud-ovest. 

Non può essere una casualità, che sia orientato all'alba del solstizio invernale e al tramonto del solstizio estivo. 

Questo, lo lega, alchemicamente, alla levata eliaca di Sirio, cioè quel momento dell'anno in cui la stessa Sirio, della costellazione del Cane Minore, sorgeva insieme al Sole. 

Era un momento, in ambito egizio, molto sacro, perché anticipava la stagione delle piogge e dell'inondazione del Nilo. 

Sirio, come Astarte. 

Elia, Capo e chiesa di Sant'Elia, come Elios, il sole. 

Capo Sant'Elia , un promontorio di bianchissimo calcare dove si adagia il famoso sperone roccioso della Sella del Diavolo, simbolo della città di Casteddu situato a ridosso del Quartiere del Sole( è tutto un riferimento al sole, se notate, retaggio pagano e antichissimo). 

Un allineamento non casuale 

Sant'Elia viene celebrato il 20 luglio, nello stesso periodo della levata eliaca di Sirio, e ha dato il nome, oltre che, a Capo Sant'Elia, anche al quartiere di Sant'Elia. 

Sirio, la “Stella del Cane”, che si trova esattamente sotto la costellazione di sotto Orione, dava alla luce il figlio Horus incarnato nel Re-RA( Sole) terreno.

Nel periodo della massima magnificenza delle piramidi, Sirio sorgeva insieme al Sole al solstizio d’estate nell’era del Toro( 4300-2200 aC circa), e nello stesso momento del solstizio d’estate di ogni anno si manifestava l'intonazione benedicente del Nilo.

Questi due momenti, levata eliaca di Sirio, e inondazione del Nilo, erano simbolici e catarchici, perché simboleggiavano la possibilità di nascita e rinascita del Re, attraverso, simbolicamente, la via Lattea, che aveva il suo corrispettivo terreno, nel Nilo. 

Era un momento sacro, in cui si ritrovavano e riunivano, in una dimensione astrale il Femminino con il Mascolino, Iside e Osiride, e Osiride con Horus, con la sua Essenza divinizzata. 

Particolare, è la locazione di questo allineamento capo Sant'Elia, Sella del Diavolo, Tempio di Astarte. 

Sole, Luna, in sinergia. 

Dove? In un luogo che è legato alla simbologia del Diavolo. La sella del Diavolo. 

Diavolo. 

Arcano Maggiore XV. 

il numeto 15 era considerato il più sacro in assoluto. 

Vi erano dei rituali, nei Misteri Isiaci, che celebravano proprio questo numero, questo quindicesimo giorno del ciclo lunare, come il più fertile, quello dell'abbondanza, poiché è il giorno, che sta esattamente al centro, del ciclo lunare e del ciclo mestruale femminile. 

È il giorno dell'ovulazione, il giorno più fertile che ci sia. 

E d'altronde, il numero 15, fa capo al quindicesimo Sacro Archetipo Ebraico Samech, con funzione "pressione". 

Esercita una pressione affinché la nostra parte divina, emerga. 

Ma 15, è anche 1+5, cioè 6, l'Arcano Maggiore degli Innamorati, dell*Unione degli Opposti. 

Il numero 6, che è importantissimo, nella nostra Antica Civiltà Sarda, legato all'esagono, alla stella a sei punte, come abbiamo visto tante volte. 

In questo straordinario allineamento, in questo luogo alchemico, in questa Sella, gli Opposti si uniscono. 

Sole e luna. 

Astarte e il suo Baal, Dio solare 

Trovano un punto di incontro, gli estremi dei due solstizi. 

A sud est dell'asse dell'orientamento del tempio di Astarte, l'alba del solstizio invernale, a Nord-ovest, il tramonto del solstizio estivo. 

Il sole alla minima, e massima espressione 

Una simbologia di morte e rinascita, che conosciamo molto bene, nella nostra Antica Civiltà. 

È presente ovunque, e le Domus de Janas, in particolare, esemplificano bene questo concetto di morte e rinascita ciclica. 

Trovo straordinaria questa concomitanza di aspetti, che fanno di questi luoghi a noi cari, un veicolo di una forte simbologia alchemica, ma soprattutto, trovo straordinario, il riferimento astronomico all'orientamento dei solstizi, che lega questo luogo sacro, dedicato ad un Sacro Femminino, e ad un Mascolino che si incontrano, ad un altro, altrettanto simbolico e alchemico, il pozzo di Santa Cristina, simbolo di questo concetto importantissimo, di morte e rinascita, ma soprattutto, simbolo di questa sinergia lunisolare, che traguarda equinozi e solstizi, creando meraviglie, così come la sella del Diavolo, con il suo Tempio di Astarte che lo rappresenta, traguarda i solstizi, le due polarità estreme, opposte e complementari. 


Tiziana Fenu 

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Sella del Diavolo e Solstizi







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