Il 21/01/2023 abbiamo la Luna Nuova in Acquario. Siamo sotto l'energia dell'undicesimo Sacro Archetipo Ebraico Kaf, con funzione "penetrazione".
Un'energia che cerca di penetrare nell'Essenza delle cose, attraverso l'acquisizione di una consapevolezza alta, altra, oltre.
Oltre il visibile.
Questo Archetipo, visto il glifo iniziale che lo rappresentava come una K ruotata, indica anche una corona, una coppa, un'apertura a ricevere il crisma della com-prensione, del riuscire a penetrare l'Anima delle cose, a "prenderle con sé", in un cambio di prospettiva che implica empatia, intuito, intelletto, umiltà, apertura, accoglienza.
Alchimia trasmutante.
L'Arcano XI, la Forza, a riguardo, è molto esemplificativo in questa simbologia alchemica.
La giovane donna, apre senza esitazioni, le fauci al grosso leone.
Non perché sia più forte di lui, ma perché ha colto la sua Essenza, è riuscita "ad entrare in esso", in un rapporto dialettico di reciproca comprensione, corresponsione e fiducia.
C'è, in questa Luna Nuova in Acquario, questa bellissima corrispondenza tra i due numeri "11".
Il numero Maestro delle Fiamme Gemelle.
Infatti, l'undicesimo Archetipo Kaf, ha questa particolare sinergia delle due polarità.
Accoglie, in modo femmineo, come una coppa, e penetra, in modo mascolino.
L'Acquario è l'undicesimo segno dello zodiaco, e l'Arcano Maggiore che rappresenta l'Archetipo Kaf, undicesimo, ottenuto dalla somma dei numeri della data, è proprio l'Arcano Maggiore XI.
C'è un rimando speculare.
11+11
22
Sono numeri che richiamano all'Unione degli Opposti, alla nostra polarità complementare, ma anche al 4( 2 +2) della materia, perché la maestria di queste due energie, della Kaf, e dell'Arcano Maggiore della Forza, un "11+11", per questa Luna Nuova, richiedono un'alchimia, una trasmutazione, che parta dalla materia, in senso concreto, e che venga portata ad un livello superiore, spirituale, quello dell'aria.
In una prospettiva più ampia.
Il segno dell'Acquario è un segno d'aria.
Parla di comprensione, di integrazione, di comunione, di umiltà, di dedizione, di sgretolamento dei pregiudizi.
Il "portatore d'acqua", l'uomo acquariano, può realmente fare il salto di qualità.
Comprendendo, "penetrando", nell'Essenza, nell'Anima, l'altro, le cose, le situazioni, le circostanze, le occasioni, può realmente lasciarsi "accadere".
Nel senso che può cogliere il senso del suo stesso essere, provocato da quella cosa/circostanza/persona.
La fanciulla che riesce ad aprire le fauci del leone, comprendendolo, "prendendolo con sé", cercando di coglierne l'Essenza, tramite l'energia dell'Archetipo Kaf, non fa altro che manifestare il suo potere, sublimandolo in maestria, in Dono, in Talento.
Realizza l'azzardo, la fiducia, la comprensione.
Capovolge i paradigmi.
Osa ciò che è impensabile.
La fiducia nel leone è secondaria.
Ha ficucia in sé.
In quel che ha faticosamente costruito.
Quando gli altri restavano in superficie, lei è scesa in profondità.
Nelle profondità di quelle fauci di sé stessa, per scoprire i suoi limiti, i suoi talenti, la sua capacità di connessione con le vibrazioni meno ostentate, più difficili da captare, e per questo, più preziose, più vere.
Cogliere la verità delle situazioni, dell'altro, delle occasioni, significa comprenderle in profondità, e capire che ci rimandano a qualcosa di noi ancora inespresso, latente, immaturo, ma che è connesso ad una dinamica superiore, divina.
Portare ad epifania questi nostri aspetti, ci porta a smantellare il superfluo, e tutti quegli esoscheletri che ci obbligano a percorsi mentali ed emozionali già battuti, sicuri, ma privi di verità, poiché già bruciati nella loro valenza iniziatica esperienziale.
Quando "com-prendiamo/prendiamo" qualcosa nella nostra vita, lo accogliamo nel nostro grembo Alchemico e lo portiamo a maturazione, affinché si possa manifestare nel suo lato migliore, nella sua Essenza, nella sua verità.
Il lavoro alchemico gestazionale, è tutto nostro.
Siamo capaci di purificare, e farne nutrimento per il nostro stesso terreno?
L'acqua, per eccellenza, lava, purifica.
A condizione che non stagni, altrimenti perde la sua efficacia.
Essere come i portatori d'acqua acquariani, significa rendere dinamiche queste energie tipiche dell'acqua, farle scorrere, offrirle, in un travaso continuo, che, energeticamente, si autoalimenta.
Senza aver timore che la brocca rimanga vuota.
Perché, a quel punto, non si è più, semplici portatori d'acqua.
Si è l'acqua stessa.
L'acqua si adatta ai contenitori, ma non perde mai la sua integrità, la sua Essenza, la sua peculiarità.
La sua capacità di lavare, di nobilitare, di riportare alla purezza originaria.
Può essere contaminata, ma solo se stagna.
In fluire, è incorruttibile.
Così come la giovane e apparentemente fragile e vulnerabile donna dell'Arcano Maggiore della Forza.
Anche stavolta, ho scelto, ad accompagnamento artistico del mio scritto, un'opera del Maestro Matteo Arfanotti, che rappresenta proprio l'Arcano della Forza.
Immagine che ho scelto, due anni fa, anche per l'altra mia pagina, "La Porta Sacra".
La forza, l'energia e la simbologia che esprime questa immagine, sono straordinarie.
La donna e il leone.
Hanno la chioma in comune.
Il loro punto di forza, e, paradossalmente, il loro punto di vulnerabilita'( mi vengono in mente i capelli di Sansone, il suo punto debole) diventa, sinergicamente, segreto condiviso, punto di forza inattaccabile.
Perché, alla fine, sono proprio i nostri punti deboli, ad essere la nostra forza, se sappiamo sublimarli in talento.
Se non li lasciamo stagnare, se diamo loro fiducia e capacità di espressione.
Perché hanno un'infinità potenzialità, che ricopre tutte le sfumature, dall'abisso alle vette, e spesso, si com-prende meglio, nel difetto, nell'assenza, piuttosto che nell'eccesso, nel pregio.
Una Luna Nuova in Acquario, straordinaria, dalle infinite possibilità, che si manifesta in un sabato governato da Saturno, il "Sole nero", l'energia primigenia del Tao, della completezza.
Dove non si naviga a vista, ma a Frequenza, a connessione.
A Fiducia.
In ciò che è già in noi.
Tiziana Fenu
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