Oggi 9 gennaio si celebra Selene, la Dea Lunare.
Ho sempre amato i versi di John Keats, che in questo poema in particolare l'Endimione, celebra l'amore divino e impossibile tra Selene, Dea Greca della Luna, e un giovane pastore, Endimione, bellissimo, rassegnato e condannato da Zeus, impietosito da questo amore, a ricevere in dono, in un sonno perenne, la bellissima Selene, che lo andrà a trovare ogni sera nella stessa grotta, dove lo sfiorerà, l’osserverà, lo bacerà. Endimione, per contro, diverrà l’oggetto eterno di un amore divino, un amore immobile, inerte, ma sempre giovane e bello. Dormirà con gli occhi aperti, in modo che il mondo possa ammirare in eterno la meraviglia del suo volto.
Trovo, di questi versi, dedicati a Selene, che questo verso in particolare "Una cosa bella è una gioia per sempre", sia di una Bellezza indescrivibile
Un sentimento che trascende la dimensione spazio - tempo, che non è collegata alla caducità del tempo
Ho scritto sentimento, perché la Bellezza, sotto qualsiasi forma, mi emoziona sempre.
Provoca gioia.
È nutrimento per l'Anima.
Non vado mai a dormire, se prima non ho contribuito, anche solo con un'immagine, ad incrementare la Bellezza nel mondo.
In me stessa.
Bellezza, come la luna in cielo.
Non esiste spettacolo più bello.
Il luogo della sospensione dei nostri sogni, dei nostri desideri, accolti dal grembo della luna.
Si dovrebbe sempre custodire questo Sacro Spazio Lunare in noi.
Quella "fiorita collana che ci leghi alla terra, nonostante la disperazione".
Selene rappresenta la Luna Piena, gravida di stelle, di progettualità, di desideri, il potere autoriproduttivo di rigenerarsi continuamente, spinta dalla Bellezza, dal desiderio.
Da una Speranza che non muore mai, perché, attraverso la Luna, è Bellezza eterna, è una gioia per sempre.
Alimentare questi sentimenti in noi, significa andare al di là delle emozioni, della circostanza momentanea, effimera e illusoria, poiché contestualizzata ad un momento, che è già "passato", e nobilitarli a quella dimensione dell'eterno, che è continuo nutrimento, nonostante l'avvicendarsi delle situazioni contingenti.
Selene è il nostro Tempio Sacro di Bellezza, che dobbiamo custodire e alimentare gelosamente. Poiché nessuno, può oscurare la Bellezza di una Luna Piena nel cielo incastonata come un Diamante.
Libro I
Una cosa bella è una gioia per sempre :
la sua grazia cresce ;
mai scomparirà
nel nulla ;
ma sembra in eterno
per noi un silente riparo e sonno
carico di dolci sogni e vigore e quieto respiro.
Ogni giorno intessiamo allora
una fiorita collana che ci leghi alla terra,
nonostante la disperazione,
l’inesorabile assenza di nobili spiriti, nonostante gli oscuri giorni
e tutte le malsane,
annebbiate vie
create per la nostra ricerca :
sì, nonostante tutto,
incantevoli forme fugano il manto funebre
dai nostri spiriti tetri.
Così fa il sole, la luna
gli alberi antichi e i giovani,
fiorenti di ombrose grazie
per l’umile gregge.
Così i narcisi
con tutto il loro mondo verdeggiante ;
e i chiari rivi
fresco albergo a se stesii
nella calda stagione ;
e il rovo, nel cuore del bosco,
cosparso dalle tenere gemme della rosa muschiata :
e così anche i grandi destini
che immaginammo per i celebri scomparsi ;
tutte le belle storie che udimmo o leggemmo :
sorgente infinita di fluido immortale
versato su di noi dal ciglio del cielo.
E neppure tali essenza sentiamo
per un’unica breve ora ;
no, come gli alberi
fruscianti attorno al tempio che diventano presto
cari quanto il tempio stesso, così la luna,
l’ardente poesia, le glorie infinite
ci inseguono finché non diventino luce gioiosa
per la nostra anima e a noi repentinamente legate,
nella luce o nella tetra oscurità,
per sempre resteranno, pena la morte.
(…)
Selene, si celebra in un giorno 9, che corrisponde al Sacro Archetipo Ebraico Teth, con funzione "cedente".
Il Sacro Femminino che accoglie, la gestazione, la kundalini, il serpente, la Sapienza ancestrale e archetipale di cui, per natura, è portatrice la Donna, Eremita, come l'Arcano Maggiore IX, per percorso, anche quando affronta una gestazione, il parto.
Ha in sé i dolori del mondo, che pure riesce ad alchemizzare nel più puro degli atti d'Amore, la nascita.
Non teme la solitudine, il freddo, l'isolamento, il buio.
Runa Isa. Il ghiaccio che preserva, che ferma il tempo.
La primavera in potenza, custodita, protetta, preservata, per esplodere, nella sua magnificenza, al giusto momento.
Oggi, 09/01/2023, siamo proprio, come somma totale, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Phe, il diciassettesimo, con funzione "espansione", che simboleggia proprio l'energia del Seme, oltre la coltre di terra, oltre il buio, che spinge verso la luce, verso la sua realizzazione e manifestazione.
Proprio nella Luna( e oggi è Lunedi), nelle Stelle, Arcano Maggiore XVII, legato al l'Archetipo di oggi, noi riponiamo, come confidenti, i nostri desideri, la nostra intima energia di espansione.
Ma questa energia fertile, è già in noi, come Essenza monadica potenziale, pronta per essere trasmutata in "Essere".
L'Archetipo Phe riguarda anche la potenza del Verbo, perché il suo glifo rappresenta una bocca in atto di pronunciare.
È la consapevolezza di essere Verbi.
Declinabili, dinamici.
Ma non transitivi.
Non si reggono a nessun complemento oggetto, per avere senso.
Sono compiuti.
Integri.
L"IO SONO", che si realizza nel suo stesso grembo.
Oggi siamo in Luna Calante in Leone, segno solare, maschile, di fuoco.
Due polarità, luna e sole, acqua e fuoco, che si intrecciano in una danza d'Amore, per festeggiare la Dea.
La Dea Selene.
Madre di tutte le Madri.
Nell'immagine, "Il Dono di Luna", di Matteo Arfanotti, magnifico visionario dell'Oltre.
Porta in Dono, i tesori per noi💙.
Tiziana Fenu
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