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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, gennaio 01, 2023

💛Presepe di Pinuccio Sciola

 Oggi si festeggia Santo Stefano, e per augurarvi Buon Santo Stefano, ho scelto l'immagine del Presepe in pietra scolpita, del nostro amatissimo Maestro Pinuccio Sciola.

Non credo che tutti sappiano, però, che Santo Stefano è legato alle pietre, e sarà forse per questo, che in prossimità del nostro altare più grande, l'altare di Santo Stefano a Oschiri, è stata edificata una chiesa  dedicata a questo Santo, ed è stato dato all'altare questo nome, anche se arbitrariamente, poiché è un altare con simboli antichissimi, che poco ha a che fare con il racconto che spiega perché oggi si celebra Santo Stefano. 

Leggiamo perché, dalle parole di Annamaria Persico, autrice. 

"Il 26 dicembre, giorno successivo al Natale, la Chiesa celebra Santo Stefano protomartire, primo cristiano che ha professato la parola di Gesù in modo tanto coerente ed estremo da subire il martirio. Questo spiega l’importanza di questo Santo al quale è dedicata una giornata di festa segnata in rosso dal calendario e che nel tempo è stato fatto oggetto di fede popolare e significati antichi e profondi. Forse non tutti sanno però che Santo Stefano è presente anche nel presepe e ora vi spieghiamo perchè.

Un’antica leggenda narra che quando nacque Gesù Bambino era davvero tanta la gente che accorreva verso la grotta per adorarlo. Vecchi, giovani e tante donne che portavano con sè i propri bambini affinché Gesù li benedicesse. Tra queste donne c’era anche Tecla, una giovane sposa che non aveva figli ma desiderava tanto averne uno. Un po’ si vergognava del fatto che non avesse bambini e, per non essere da meno delle altre, prese una grossa pietra, l’avvolse in uno scialle, pose sulla sommità una cuffietta e si recò verso la grotta portandola tra le braccia, proprio come se fosse stato un neonato.

Tecla, quando fu vicino a Gesù e lo vide così bello e sorridente, si inginocchiò e dall’emozione scoppiò in un pianto dirotto. Maria notò la scena e, quando la ragazza si alzò per ritornare a casa, si avvicinò e le chiese: «Tecla, che cosa porti in braccio?». E lei rispose: «Allatto un figlio maschio».

Allora la Madonna, che aveva letto il suo grande desiderio, le disse: «Avvicina al seno tuo figlio e allattalo». Tecla si sentì scoperta ma obbedì e tanto fu lo stupore quando sentì agitarsi il suo fagotto. Maria commossa le disse ancora: «Da questo momento il tuo desiderio é stato esaudito e la tua pietra é diventata un bel bambino». Tecla scostò lo scialle che avvolgeva la pietra e con meraviglia vide il miracolo che era stato compiuto per lei: tra le braccia aveva il suo primo figlio.

«Ricordati però», le disse ancora Maria, «che egli é nato da una pietra e morirà a colpi di pietra». Quel bambino fu chiamato Stefano, divenne discepolo di Gesù e fu il primo ad affrontare il martirio.

E’ per questo che nel presepe la donna col bambino in braccio, posizionata nelle vicinanze della grotta, è una figura molto importante. Viene chiamata Tecla, ma anche Stefania o Anastasia, e rappresenta tutte le donne che con la forza del loro amore riescono a smuovere il mondo così come lei riuscì a dare vita alla pietra". 


Ho scelto questo Presepe di Pinuccio Sciola, perché amava definire se stesso, come "figlio della Pietra", e credo che nessuno ne abbia colto l'Essenza, fino a manifestarla in canto, in melodia, in vibrazione, in richiamo d'Amore, fino alle profondità della stessa terra, come ha fatto lui, con la magia e la passione per le sue amate pietre sonore.

Questo Presepe è Essenzialità, è radicamento, è forza granitica, è immortalità che sfida il tempo.

È Amore.

Che sia radicato in voi, come il Canto silenzioso e maestoso di queste Pietre.

Un caro Augurio di Cuore❤️


Tiziana

Maldalchimia.blogspot.com

Presepe di Pinuccio Sciola



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