Venerdi 06/01/2023 abbiamo la Luna Piena in Cancro guidati dal Sacro Archetipo Ebraico Nun, il quattordicesimo, così come è stato per la Luna Luova in Capricorno, del 23 dicembre.
Il Cancro è l'antipode del Capricorno, e, in questo contesto, estremamente interessante, dal punto di vista energetico e alchemico, come all'interno di un canale, abbiamo due portali energetici molto forti, con l'elemento alchemico e trasformativo della Nun, che li accomuna.
Come se, il traguardo ascensionale del Capricorno, che esotericamente è considerato la porta degli Dei, dovesse radicalizzarsi attraverso la porta degli Umani, rappresentato dal Cancro.
Il Cancro è un segno d'acqua, rappresentato da un glifo che rimanda ad un Tao, all'unione degli Opposti.
Perché non vi può essere creazione, se non in grembo alla sinergia degli Opposti.
Quest'asse energetica che si è formata, tra Capricorno e Cancro, che culmina proprio in un "6" di Epifania, di manifestazione, è molto simbolica.
Come ho scritto in un mio approfondimento sulla "Befana-Filonzana", la parola "Be-fana", nella sua desinenza "Fana", mi riporta inesorabilmente al Fanes, la luce primordiale, una divinità che gli antichi greci identificavano con il "primo nato", una divinità primigenia, androgina, donatrice di vita e di luce, che emerse dall'uovo cosmico, che rappresenta lo spazio assoluto astratto.
È il creatore manifestante che porta tutte le cose alla luce.
Qualcosa che è già dentro di noi.
È la luce, il Fuoco, l'energia solare, l'Eros, l'energia vitale, il progenitore di tutte le cose, il portatore di Bellezza nel mondo, così come lo è stato il Bambino Gesù venendo alla luce.
Eros ed Eroe hanno la stessa radice, che è di origine ebraica.
Gli Eroi emergono dall'Eros, da questa energia solare/vitale.
Vengono alla luce, e per venire alla luce devono essere "be-fana".
Essere in atto, Fanes, il brillante, il Dio luminoso androgino, che inglobato da Zeus, gli consentì di manifestarsi in tutta la sua potenza, tramite i fulmini e le saette.
Non è a caso, che la Be-fana venga festeggiata il 6 Gennaio.
Il 6 indica la coppia divina.
L'unione degli Opposti. Il fiore della vita a 6 punte.
[...] Fanes ha un'aspetto infuocato. È il simbolo della conoscenza, della Sophia.
Sophia che si può acquisire solo se si diventa in atto, in Be-fane, una Befana
Allora si, che ci può essere epifania, manifestazione, un venire alla luce".
Questa Luna Piena in Cancro, governata dall'Archetipo Nun di trasformazione, e dall'Arcano XIV della Temperanza, spinge a questa profonda trasformazione che, ad alti livelli, a livello spirituale, con l'energia del Capricorno, è già avvenuta.
Quel Capricorno, che ci ha insegnato a governare le energie delle vette e degli abissi, con la sua costanza, fermezza, forza di volontà. In un percorso fatto in solitaria, emergendo dalle proprie acque, inerpicandosi attraverso gli spuntoni delle asperità delle sue incertezze, dei suoi timori, ma sicuro della propria potenzialità, del proprio intento.
Questo passaggio amniotico nelle acque ancestrali del Cancro, rimanda ad una dimensione uterina di appartenenza alla propria cellula monadica.
Noi, e il nostro gemello interiore, la nostra luce interiore,
Il nostro Fuoco, che non può spegnere nemmeno l'acqua.
È questo, ciò che ci fa vivere, come Dei tra gli Umani. È questo, ciò che ci fa varcare la soglia cancerina degli Umani.
Essere "Fanes".
Gli Dei infuocati che brillano.
Questa consapevolezza delle nostre potenzialità, è un enorme trasformazione, che è il naturale epilogo delle energie che ci hanno accompagnato in questo passaggio dal 2022 al 2023.
Per l'ultimo dell'anno, il 31, abbiamo avuto l'energia del tredicesimo Archetipo Mem, e l'Arcano Maggiore XIII della Morte, a contrassegnare, in perfetta sincronicita' energetica, la morte di un ciclo vecchio, in seno all'ancestrale grembo uterino della Grande Madre.
Si riparte da qui, da questa dimensione amniotica di profonda trasformazione, con un'energia arricchita.
L'energia della Nun, che, come abbiamo visto, riflette questa energia primordiale androgina di ritrovato equilibrio.
Equilibrio manifestato sia dalla stessa identità energetica del Cancro, il cui glifo è un Tao perfetto di simmetria, sia dall'energia della Temperanza, i cui vasi comunicanti tra le sue due polarità, manifestano rinascita, trasformazione, armonia ritrovata.
Perché appartiene all'acqua e alla terra, così come il Capricorno stesso, animale ibrido tra acqua e terra, e lo stesso Cancro.
La dimensione amniotica del Cancro, ricca di quel sentire emotivo, tipico di questo segno, porta con sé anche la dimensione delle memorie ancestrali.
Perché l'acqua, la Mem, è anche Mem-oria.
Ma, memoria, significa ricordare per essere, non per stagnare nel ricordo.
Ricordare come eravamo, nell'origine, nella nostra pienezza monadica, con il nostro gemello animico, il nostro Fanes interiore, il nostro Fuoco interiore.
Nella nostra primordiale dimensione di appartenenza, quella divina, alla quale aneliamo come istinto primario e primordiale.
Per portare il nostro Fanes, Fuoco interiore, celato, custodito, alla superficie, oltre le acque della nostra intima gestazione, e attraverso esso, creare la nostra personale Epifania, la nostra Manifestazione, come è nella simbologia del "7", di questo 2023.
Un numero "7", legato a Nettuno, che, insieme alla Luna, governa, esotericamente proprio il segno del Cancro, il Dio delle acque, la dimensione della trasformazione, dell'energia femminile che si incontra quando si smette di lottare, di controllare, quando ci si fida e ci si affida ad un qualcosa di più grande, perchè l'acqua tiene a galla solo chi si fida.
Solo chi, sente intimamente questa connessione profonda e ancestrale, proprio a livello di memoria amniotica, di appartenenza, di memoria di Casa, della dimensione divina, a cui animicamente apparteniamo.
In questo passaggio così intenso e profondo, ricordare, è soprattutto trasformare.
Ricordare, per non perpetuare.
Per non restare schiavi del ricordo, del passato.
Per sciogliere certe dinamiche karmiche, che si ripresentano, proprio per essere alchemizzate, integrate e trasformate.
Riconoscerle, amarle, come parte di noi, e liberarle in volo di farfalla.
La bellezza, la compassione e l'amore venusiano, di questa Luna Piena in Cancro, che cade proprio di Venerdì, il giorno consacrato a Venere, rende questa energia di manifestazione, di Epifania, ancora più preziosa e Sacra.
Sacra, come la nostra Intima Essenza.
Si sente tanta amorevolezza e nutrimento, in questa Luna Piena in Cancro.
Arriva come una Carezza sull'Anima.
Da parte di un'energia, di un qualcosa, di una Bellezza incommensurabile, più grande di noi, verso la quale proviamo questo profondo senso di appartenenza, che fa sbiadire e bypassare, tutte le "carezze" che la vita, le persone, ci hanno negato.
Il percorso fatto dal Capricorno, partito dalla Luna Nuova del 23 dicembre, in perfetto sincrono con questo periodo astrologico che traguarda questo segno zodiacale, domina la Porta degli Dei.
Introietta in sé, il suo percorso esperienziale, ne fa tesoro, come in un grembo, per il suo percorso evolutivo, perché ha una vetta da raggiungere.
L'apparente stasi del suo procedere è sinonimo di trasformazione, di percorso gestazionale nelle sue stesse acque amniotiche, perché il Capricorno è un segno femminile, e non può che essere "gestazione alchemica" di sé stesso.
Gestazione che implica raccoglimento, silenzio, concentrazione, ricettività.
Non si può percepire, nel frastuono del mondo, e il bisogno di isolarsi, di ritrovare quella dimensione intima e meditativa, dopo la frenesia di questa festività, è molto forte, in questi ultimi giorni.
Perché sa di essere Seme con il sole dentro, che resiste al freddo, al ghiaccio.
È un Fanes.
Un portatore di Epifania, di Manifestazione.
Vede oltre. Vede la prospettiva da un punto alto, vede e domina, tutto il panorama.
E, dove gli altri vedono solo il Seme, lui vede l'intera pianta, perché ha in grembo, nelle sue stesse acque amniotiche, la memoria di tutte le piante e le primavere che è stato, e il percorso da fare, non lo spaventa.
Pazienza, perseveranza, accoglimento, accettazione, leggerezza e profondità insieme.
Per questa intima Epifania d'Amore, verso noi stessi, inanzittutto.
La Luna del Lupo.
Così viene chiamata la Luna Piena di Gennaio.
Perché Io, sono il mio Branco.
Tiziana Fenu
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