Altra data particolare, quella del 16/05/2022, un lunedì governato dalla luna, con una Luna Piena "di sangue" in Scorpione, un'eclissi lunare, alle 06:12 del mattino, totale, una giornata che corrisponde ai festeggiamenti per il Wesak, e l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Archetipo diciotto.
Dopo la Luna Nuova in Toro, del 30 aprile, una Luna Nera, una tredicesima Luna, coincidente anche con il Beltane, con l'eclissi parziale di Sole, con Giove e Venere in congiunzione, e un Archetipo 13, Mem, fluidità, acqua, come guida energetica, avremmo, anche stavolta, una serie di particolari coincidenze energetiche, che faranno di questa data, una giornata di intenso dinamismo energetico.
Questa Luna Piena è chiamata anche Luna Rossa di sangue, legata al fatto che si verifica l'eclissi lunare totale, per via della rifrazione della luce del Sole, attraverso l'atmosfera terrestre, mentre la luna passa attraverso l'Ombra della terra, allineata con il Sole. Esotericamente, è un evento molto forte, che richiama, fin dai tempi antichissimi, le guerre tra gli Dei, ma questo è un retaggio di antiche superstizioni, poiché il rosso è facilmente associabile al sangue, quindi alla sventura, alla morte.
Ma io credo invece, che il messaggio che veicola questa eclissi, vada molto al di là di questi aspetti, come sono abituata a decodificare.
Abbiamo la terra, il denso, la materia, che si frappone tra un elemento solare e maschile, e un elemento lunare e femminile.
Una parte femminile che viene solarizzata, divinizzata, passando attraverso la materia della terra, nel nostro corpo fisico, fatto di emozioni, reazioni. L'energia potente del sole, non è più diluita nell'etere.
Non illumina soltanto, la nostra parte lunare, ma ci incendia profondamente, perché viene a contatto, metaforizzando, con la nostra ionosfera(la parte più elettrica dell'atmosfera terrestre, quindi la più sensibile), con il nostro ossigeno, con la nostra energia. Con le cose che respiriamo, quelle che credevamo ci tenessero in vita. Con le cose o persone, con le quali energeticamente ci relazioniamo.
È un processo molto intenso, questo, perché è molto trasmutante
Certe cose, situazioni, emozioni, devono "prendere fuoco".
Devono macchiarsi di sangue nel senso viscerale del termine.
Le dobbiamo sentire fin dentro il midollo. Dobbiamo eviscerarle, portarle in superficie, non devono ammuffire nelle cantine della nostra Anima.
Devono incenerire, devono morire, perché altrimenti non è possibile la rinascita.
Molti potrebbero avere una sensazione di perdita, ma è solo alleggerimento funzionale alla trasmutazione alchemica.
Teniamo conto anche dell'orario del picco massimo di questa eclissi lunare.
Ho letto che dura 2 ore e 22 minuti
2/2/2, come il 2022
Il numero sei, l'unione degli Opposti, delle due polarità
E in questo passaggio, così intimo e intenso, ci aiuta l'energia dello Scorpione, il segno che traguarda questa Luna Piena, che è un segno d'acqua(ancora i segni d'acqua che ci guidano, come era avvenuto per il portale 2/02 e 22/02),quindi di estrema trasformazione, di grembo alchemico, di morte apparente.
Perché tutto si trasforma, e niente andrà perduto.
Segno governato da Plutone(il dio dei Morti) e Marte(il dio della guerra, che lotta per sopravvivere), è pronto, lo Scorpione, per questa Luna di Sangue, a portare alla luce, tutti i nostri attaccamenti, i nostri tentativi di sabotaggio, le nostre resistenze ai cambiamenti. Tutte dinamiche energetiche contrapposte al radicato Toro, attaccato ai suoi comfort materiali, della Luna Nuova, che lasciano ora spazio ad una profondità di trasformazione che necessita un sacrificio, nel senso di "fare sacro"
Possiamo fare sacro il nostro dolore, la nostra rabbia, il lasciare che qualcosa prenda fuoco, si trasformi, negli abissi del nostro stesso grembo alchemico, lasciando che tutto questo movimento energetico, non stagni ad un'ottava bassa, ma si sublimi e si esprima ad un'ottava alta.
E questo è possibile, perché lo Scorpione è ancestralmente connesso con la sua dimensione spirituale. Il suo Inferno interiore è un frattale di Paradiso.
E, al concetto di frattale, si collega perfettamente l'energia del Sacro Archetipo Ebraico che governa questa giornata, il diciottesimo, Tsade', con funzione "divisione".
Un Archetipo legato al concetto di morte, perché separare significa tagliare, interrompere, far morire.,
Ma è una morte apparente, momentanea, funzionale, perché ciò che questo archetipo esprime, è il concetto di frattale, nel quale, la trasformazione geometrica Interna, permette di ingrandire o ridurre una figura, lasciando e inalterata la forma.
Ci saranno cose, situazioni o persone, che agiranno da lente di ingrandimento, sia in positivo che in negativo. Rivelatrici.
Un'energia molto potente, questa tra le due eclissi, che però deve rivelare, come una matrioska, infinite possibilità e dimensioni, pur mantenendo la Matrice sempre uguale a sé stessa.
E la nostra Matrice, è quella divina, l'essere consapevoli che abbiamo una coscienza Multidimensionale, che abbiamo infinite possibilità di manifestazione, oltre quelle nelle quali "siamo, ma non manifestiamo", quindi sterili, se non, addirittura nocive.
Il 18, è una creazione doppia.
È un "9+9", una Forma che si rinnova per accogliere nuova vita, all'interno della quale, evidentemente, dobbiamo maturare, portare a consapevolezza, questa nuova coscienza, dopo i tagli, le potature, le inceneriture, i falò, i vaffffs, e quant'altro sia intervenuto a coadiuvare in questa trasmutazione alchemica, verso la purificazione e sacralizzazione delle nostre ferite, abbandoni e attaccamenti.
È il momento di celebrare la rinascita.
Il nove è anche, secondo alcune fonti, la somma dell'orario del picco massimo dell'eclissi, che sarebbe alle 6:12(>9)
Un momento di rinascita, in cui si consapevolizza che non vi è alcuna divisione, che la fonte divina è in noi stessi, con le due polarità complementari, nel nostro Maestro interiore, che non è mai solo, perché è in Frequenza, in alte frequenze, con tutti coloro che sono diventati Maestri di sé stessi, e che hanno fatto di questa maestria, una Missione di vita, per ricomporre la conoscenza, per essere guida anche per gli altri, perché sa che esistono infinite espressioni di noi stessi, a diversi livelli, in varie dimensioni, con infinite possibilità, come una "luce nascosta"(è il significato del numero nove) che si deve rivelare.
Guardacaso, il 18 corrisponde all'Arcano Maggiore della Luna, che deve emergere dall'oscurita', per sottrazione, e venire alla luce, per essere portato in Dono, per essere offerto per la rinascita e trasformazione.
E in questo, in modo straordinario, solo come l'universo sa fare, ci viene in aiuto l'energia del Wesak di questa data particolare, quando i Maestri Ascesi, con il loro Corpo di Luce, si manifestano energeticamente, per venire incontro ai Maestri terreni, quelli ancora in cammino, e si celebra, con grande partecipazione, alla manifestazione di queste energie guida, benedetta da una coppa che contiene acqua. Perché l'acqua è memoria, l'acqua è trasmissione di energia, l'acqua è trasformazione e rinascita, come l'elemento dello Scorpione.
Ci si sente frattali della stessa energia cosmica
La cerimonia del Sacro Wesak, si svolge valle alle pendici del Monte Kailash, in Tibet, un Monte permeato dal mistero e da strane similitudini e sincronismi. Ciò che mi ha colpito è che la distanza dal Monte Kailash a Stonehenge è esattamente 6666 km, quindi dal Monte Kailash al punto estremo dell'emisfero del Polo Nord, la distanza è esattamente 6666 km. E al Polo Sud esattamente due volte 6666 km, non meno di esattamente due volte, e ciò che è più interessante è che l'altezza di Kailash è di 6666 metri.
Il numero 6, moltiplicato 4, fa 24, che sommato fa 6(2+4).
Il 6, come il 2022
Il 6, come la durata dell'eclissi lunare, 2h e 22 minuti
Straordinario.
Anche in queste corrispondenze, misteriche, mistiche, scorpioncine, troviamo l'energia frattale del nostro Archetipo Tsade', che è la consapevolezza, la Coscienza.
Cerimonia benedetta anche dalla presenza degli Iris azzurri, fiore sacro specialmente nell'Antico Egitto, utilizzato nei riti di Anubi, il Dio, non dei morti, ma il Custode degli Immortali, delle memorie degli Antenati, utilizzato nei riti dell'imbalsamazione.
È anche tempo di ricordare, di volare alti, verso il "chi eravamo", e chi siamo ancora.
Pura Energia indomabile, connessa ad un reticolo che nemmeno immaginiamo, ma che dobbiamo sentire dentro, come linfa vitale, perché deve essere il nostro nuovo respiro.
Tiziana Fenu
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