Domani, lunedì 30/05/2022, avremmo una Luna Nuova in Gemelli.
Siamo sotto l'energia proprio della luna, perché cade di lunedì, ed energeticamente sarà governata dal quattordicesimo Archetipo Ebraico Nun, con funzione "trasformazione".
La tendenza generale di questa Luna Nuova, sembra essere quella dell'esteriorizzazione.
La Luna dei Gemelli.
Delle Anime Gemelle.
Delle Fiamme Gemelle, che chiude un maggio dedicato all'amore.
L'eclissi lunare e la Luna Piena appena trascorsa, del 16 maggio, sotto il segno dello Scorpione, ci hanno fatto scendere in profondità, guidati dai Maestri spirituali del Wesak, celebrato nello stesso giorno, che ci hanno aiutato nel ritrovare in noi stessi, il nostro Maestro interiore, risalendo dall'ombra, come dall'Ade, con in mano, il Ramo d'Oro.
Il Ramo d'Oro, è l'altra parte di noi, il nostro Gemello Spirituale.
Gli Egizi, consideravano la placenta, come il Gemello Spirituale. La portava in processione il Faraone, in bella vista, come uno stendardo da esibire, colei che mai ci abbandona. Che ci segue e ci protegge in tutto l'arco della nostra vita.
Il segno dei Gemelli ha infatti, una polarità maschile, protettiva, ed è un segno d'aria, governato da Mercurio, che implica comunicazione, scambio, trasmutazione alchemica nel vivere e unire gli opposti, maschile e femminile, anima e corpo, nell'esperire.
Esotericamente il segno di Gemelli, è il Bambino, il bambino che non solo percepisce, ma "sente".
Sente il sentimento.
E quale sentimento ci può essere, in un segno che appartiene al Secondo Raggio delle sette energie fondamentali nel cosmo, se non quello dell'Amore?
Abbiamo attraversato, ultimamente, dei passaggi importanti, deflagranti, destrutturanti, necessari, dolorosamente necessari, per una rinnovata edificazione.
Questa Luna Nuova in Gemelli, anticipa due momenti importanti, il 6/6/6, e la Luna Piena in Sagittario del 14 giugno.
Alchemicamente, Mercurio, il divino messaggero di Venere, dell'Amore, sta agendo per calibrare e incastrare bene queste due nostre polarità, rappresentate dai Gemelli.
Un dialettica con noi stessi, in primis, prima di proiettare verso l'esterno la Fiamma o l'Anima Gemella.
Con la nostra "placenta".
Un dialogo a tratti difficile, a tratti doloroso, perché ci si scontra con la personalità, con il denso, e spesso il dialogo rimane nella mente inferiore, non viene sublimato, ma resta intrappolato in speculazioni che impediscono un confronto profondo.
Ascoltare, imparare e praticare il silenzio, quietare la mente, far si che riusciamo a sentire la nostra mente superiore, che non ha la finalità di sminuire o indebolire la mente inferiore, ma si cerca, in questo contatto, il rafforzamento, mai, l'indebolimento dell'uno o dell'altro.
Come nel segno opposto ai Gemelli, il Sagittario, dove la natura animale e umana convivono in una natura semidivina, rappresentata simbolicamente da quell'arco che li unisce, così come lo possiede anche uno dei Gemelli.
Vibrazionalmente, questo aspetto, rimanda alla dimensione delle frequenze.
Abbiamo imparato a rilasciare, ad alleggerire, a smantellare.
A cadere. Adesso impariamo a rialzarci. Ad essere dei diapason che vibrazionalmente risuonano con i propri gemelli d'Anima.
Non necessariamente, persone. Ma situazioni, stati d'animo, occasioni.
"Impariamo" le vibrazioni. Non stiamo dove "non vibriamo", dove non ci emozioniamo.
Dove, dall'emozione, possiamo sentire anche il sentimento.
Dove non c'è feeling, corresponsione, energia che circola. Dove stagniamo.
Ho sempre pensato che la Fiamma, l'Anima Gemella(la Fiamma Gemella in particolare), sia una questione di "alta speciazione", che implica il superamento di tabù umani, che sono stati necessari, per evitare che la troppa, e potentissima energia delle due Fiamme unite, poco sopportata dalla nostra struttura umana, venisse utilizzata in modo distruttivo, piuttosto che costruttivo.
Nelle antiche civiltà, ci si univa spiritualmente e carnalmente, tra consanguinei, tra Gemelli di sangue, per preservare il "sang réal", il Santo Graal, la purezza della discendenza.
Non possiamo minimamente paragonare la grandiosità delle civiltà del passato, con la nostra.
Lemuria, Talos, Atlantide, erano i regni delle Fiamme Gemelle.
Custoditi probabilmente dalla stessa Sacra Placenta. Per questo è così difficile gestire un rapporto di Fiamma.
Troppo intenso, troppo vero, troppo trasparente. Troppo vicini.
Troppo tutto. Succedono cose "strane" tra Fiamme. Connessioni particolari che hanno dell'inspiegabile. Una tale potenza di energia, che scaraventa in una dimensione divina, che bisogna anche saper gestire, e in questo ci aiuta l'energia della Temperanza.
Sono il risultato dell'Unione, della Fusione delle due polarità opposte, della Vesica Piscis.
Esattamente( la meraviglia del sincronismo perfettissimo dell'Universo, anche stavolta) come il nostro Sacro Archetipo Ebraico di questa Luna Nuova di domani, il quattordicesimo.
L'Archetipo Nun, con funzione "trasformazione", che in aramaico, significa "pesce".
Il pesce, la mandorla mistica della Vesica Piscis, che nello zodiaco, dal punto di vista esoterico, viene rappresentato dallo Scorpione, tanta è l'intensità, la Sacralità, la profondità e il misticismo.
Lo Scorpione della Luna Piena del 16 maggio, ci stava preparando a questo.
All'incontro spirituale con il nostro Gemello.
Potrebbe essere anche materiale, carnale. E sarebbe bellissimo. Sarebbe la cartina tornasole del nostro difficile e impegnativo percorso di rinascita.
Perché di rinascita si tratta.
L'Arcano Maggiore XIV è infatti rappresentato dalla Temperanza, che armonizza le due polarità, trasformati, grazie all'energia trasmutante della Nun, che, in arabo, significa "balena".
La balena alchemica di Pinocchio, che nei tre giorni di "nascita /morte/rinascita", doveva attivare la sua ghiandola pineale, per vedere oltre e divinizzarsi in un essere umano consapevole.
Pin-occhio.
Il nome è già eloquente di per sé.
Questo traguardo, per noi, sarà il 6/6/6, dopo la prova di rinascita, nel grembo materno, alchemico, amniotico, della Nun, nella quale, nonostante ciò che energeticamente abbiamo dovuto abbandonare, per risalire all stadio leggero dell'aria, dei Gemelli, si chiede di rimanere fedeli a sé stessi, al nostro Gemello interiore, che mai ci abbandona, come una placenta spirituale sempre con noi.
La Nun porta in sé queste consapevolezze, i doni della Conoscenza, della Fede, la nostra capacità di resistere alle prove, di non spezzarci sotto il loro peso, ma di avere la forza di rialzarci, poiché, se siamo "Nun", polarità integrate, possiamo sopravvivere a qualsiasi diluvio, poiché l'acqua, il liquido amniotico di nascita e rinascita, è il suo habitat naturale.
L'acqua è anche memoria. Chi riesce ad emergere, a ricordare, ad avere memoria dell'interezza e dell'integrità, sopravvive indenne alle tempeste, arricchito.
Questa Luna Nuova in Gemelli, parla proprio di questo: arricchimento nell'Unione, andando oltre la divisione apparente, che talvolta può anche depistarci.
Il nome della Nun è anche riferito ad un nome segreto del Messia, "Yinnon", che significa "germoglio", che ha la stessa Yod(decimo Archetipo, con funzione "concentrazione") iniziale del tetragramma divino YHWH.
E, che Germoglio, Sacro Germoglio sia, con una rinnovata consapevolezza d'Amore.
Tiziana Fenu
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