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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, settembre 19, 2022

💜Nome di Dio in Ebreo

 Gli Ebrei lo scrivono da destra a sinistra con quattro lettere: Jod, Hé, Vau, Hé. “ ” e questo è il nome di Dio, e lo pronunziano accompagnandolo con la frase “Benedetto Sia!”. Ma generalmente utilizzano Adonay invece di Geova. Bene, queste lettere non sono altro che i Quattro Elementi con i quali è formata la Natura dell’Uomo; Fuoco-Jod, Acqua-Hé, Aria-Vau, Terra-Hé. E sono due positivi (Fuoco e Aria +) e due negativi (Acqua e Terra -). Queste lettere secondo la Tradizione corrispondono al Dio Padre la cui sede si incontra nella testa dell’uomo, fra le sopracciglia. Infatti quando un cristiano si fa il segno della Croce, si tocca per prima in questo punto, sede del Fuoco, dello Jod divino, che astrologicamente è sotto il segno dell’Ariete e del Fuoco Primo Fisico. Questo che vuol dire? Che Dio in ognuno di noi è quel Fuoco Sacro che è la vita stessa, e che s’irradia e si spande in tutto il corpo come energia vitale, e non è affatto un essere vivo e vegeto come credono in molti. Adesso che il mistero del Padre è stato chiarito, passiamo al Figlio, alla seconda Persona della Trinità. Così quando il cristiano, dopo aver detto “Nel nome del Padre”, toccandosi la fronte, aggiunge “e del Figlio”, e si tocca il cuore, in realtà compie un gesto errato, poiché la sede del Figlio si incontra quattro dita sotto l’ombelico (per gli uomini, all’altezza del primo chakra per le donne), dove si manifesta l’Elemento Acqua, astrologicamente sotto il segno dello Scorpione. Il Figlio, come pura energia, è sotto il segno del Fuoco Terzo Spirituale, ossia il Sagittario: Acqua e Fuoco, anzi, per essere più preciso: Acqua di Fuoco. Infatti, con quale principio l’uomo crea un altro essere? Con quale elemento concepisce la vita in questo piano? Sono sicuro che i più svegli com-prenderanno subito, perciò del Figlio non dirò più. Lascio a voi chiarire il resto. La terza lettera del Nome Sacro è la Vau. L’elemento è l’Aria, il punto è il cuore e il segno astrologico è il Leone, Secondo Fuoco Animico. E’ in questo punto che si concretizza lo Spirito Santo, dove i tre Principi diventano Uno. Per essere più preciso il “Tutto diventa Uno” e il Cristo si manifesta “salvando tutta l’umanità” (le cellule di tutto il corpo: humus). Avete presente come viene rappresentato iconograficamente il Sacro Cuore di Gesù? Infatti sopra il cuore troneggia una Croce in fiamme che rappresenta i Tre Fuochi in Uno o la realizzazione Cristica, e la Corona di Spine è la sofferenza e l’arduo lavoro fatto per concretizzare la Grande Opera. L’ultima lettera è una Hè come elemento Terra, che fa da contenitore ai Tre Fuochi di Dio nell’uomo, ossia la Santissima Trinità. Allora, come diviene Figlio il Padre? Semplicemente aggiungendo la lettera Shin in mezzo, che opera come equilibrante in questa maniera: Il miracolo si è compiuto, Geova si è trasmutato in Gesù! Dove si realizza questo portento? In tutti gli uomini, a prescindere dalla religione che professa e dalla razza alla quale appartiene. Ecco perché il Cristo-Energia è universale, e se qualcuno non si trova d’accordo non significa nulla, poiché è un fatto fisico e naturale e anche l’ateo, anche se non vi crede, lo può manifestare ugualmente anche senza coscienza. Adesso passiamo al simbolo che rappresenta l’uomo universale: la Croce! Il contenitore ci dice che questo simbolo fu il patibolo dove il Maestro Gesù fu crocifisso per salvare l’umanità. Osservando dal punto di vista “morale” è vero. Però se cambiamo il punto di vista di questa situazione, il risultato cambia. In primo luogo il simbolo della Croce rappresenta l’uomo stesso con le braccia aperte. Inoltre viene utilizzato per indicare il segno “+”, il polo positivo di tutte le cose che esistono, il segno più equilibratore che esiste sulla Terra. E’ il simbolo per eccellenza che rappresenta l’uomo in equilibrio con i Quattro Elementi di cui è formato. Ossia contiene in potenza il nome di Dio, Geova, di Gesù e della Santissima Trinità. E il punto di intersezione della linea verticale con quella orizzontale, o fulcro, concretizza il Quinto Elemento: il Cristo! Dove il Tre si fa Uno per il bene dell’uomo e dell’umanità. A questo punto anche la scritta sopra la Croce ha un significato tutto particolare: I.N.R.I. tradotto comunemente in “Jesus Nazarenus Rex Judeorum”, ossia Gesù Nazareno Re dei Giudei, in realtà significa soprattutto “Ignis Naturae Renovatur Integra”, il Fuoco della Natura (il Cristo-Energia) Rinnova tutta la Natura (dell’Uomo si intende). Le parole al centro significano: "Tutto è Uno".


Samael Aun Weor

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