di: Caio Mario Aceti
San Giovanni è stato sempre scelto quale patrono da quasi tutte le antiche sette cristiane esoteriche, come dalle più recenti società iniziatiche.
L’invocazione di S. Giovanni assai spesso ha confuso i due Santi: l’Evangelista e il Precursore. Ciò è dovuto probabilmente alle affinità simboliche che esistono tra i due Santi. Pertanto cerchiamo di vedere quali sono queste affinità prendendo in considerazione le vite separate dei due Santi, prima il Battista e poi l’Evangelista.
S. Giovanni Battista era figlio di Zaccaria e di Elisabetta. Le notizie della sua nascita ci sono fornite dal Vangelo di Luca: l’angelo Gabriele apparve a Zaccaria annunciandogli la nascita di un figlio che "sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre" (I, 16) e "andrà come precursore, con lo spirito e la potenza di Elia" (I, 17). Poiché Zaccaria non credeva alle parole dell’angelo, questi gli disse che sarebbe rimasto muto sino al giorno della nascita di Giovanni. E così fu. Quando nacque Giovanni, Zaccaria, non potendo parlare, scrisse sopra una tavoletta: "Giovanni è il suo nome" e da quell’istante riacquistò la parola.
Il Battista nacque esattamente sei mesi prima di Gesù. Questi venne al mondo durante il Solstizio d’inverno, Giovanni nel Solstizio d’estate. Sia Gesù sia Giovanni vissero sino a 33 anni ed ambedue morirono per mano degli uomini.
S. Giovanni Battista era chiamato il "precursore" in quanto preparava la via al Cristo e "battista" perché battezzava nelle acque del Giordano:
"Io per me vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più potente di me, e io non son degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco" (Matteo, III, 11).
Gesù era della setta degli Esseni nella quale aveva il grado di "Nazareno" (Nariz = Maestro). Questo grado era conferito a coloro che avevano raggiunto il più alto grado di Conoscenza.
Il Battista, oltre ad essere esseno, era capo della setta dei battezzatori. Il battesimo praticato consisteva nell’immersione totale, per tre volte consecutive, nell’acqua. Il battesimo ricevuto da Gesù fu, come lo stesso Giovanni dice, di acqua e di spirito:
"Ma Quegli che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quegli che battezza con lo Spirito Santo" (I, 33).
Dopo il battesimo con acqua, c’era il battesimo con lo Spirito, cioè con l’imposizione delle mani come dice l’Evangelista:
"Poi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo" (Atti, VIII, 17).
La festa del Battista cade il 24 giugno, Solstizio d’estate, quando il sole è al suo apogeo.
Il suo martirio cade il 29 agosto.
È necessario osservare però che Giovanni Battista non è il simbolo del sole materiale, dell’astro che dà luce e calore al mondo, ma è, soprattutto, la rappresentazione simbolica del principio universale, il Fuoco Principio. Come tale la leggenda lo vuole vestito di pelle di agnello o di ariete vergine, è, dunque, l’immagine del sole e della costellazione dell’Ariete.
Il nome stesso, Giovanni, secondo alcuni, deriverebbe dall’ebraico "Jeho h’annan" cioè "Colui che Jeho favorisce", in tal modo diventa il simbolo dell’uomo illuminato. Secondo un’altra interpretazione Giovanni deriva da due parole ebraico-caldee: "Io" che vuol dire colomba e "Oannes" nome del dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Giovanni vorrebbe dire "colomba di fuoco" che ci riporta alla colomba dello Spirito Santo.
Infatti sappiamo che dopo il battesimo di Gesù, una colomba era discesa su di Lui. Essa era il simbolo dello Spirito Santo.
Era lo Spirito del Cristo che discendeva nel corpo di Gesù che sarebbe stato il suo veicolo per tre anni, aumentandone la forza con la quale Egli poté poi compiere le guarigioni.
Discepolo del Battista fu Giovanni l’Evangelista, assieme agli altri due apostoli Andrea e Simone. Figlio di un pescatore galileo di nome Zebedeo e di Salomè, una delle donne che seguirono Gesù, anch’egli pescatore, era nato a Bethsaida e morì nel 101 a Efeso durante il regno di Traiano.
La tradizione cristiana lo considera patrono dei fabbricanti di candele, dei teologi, degli studenti e di tanti altri e questo è il motivo per cui, egli, meglio di chiunque altro, era in grado di dare la luce. Come donatore di luce era il patrono dei Templari, degli Gnostici e dei Rosa-Croce. Questa è forse la ragione per cui la sua festa cade durante il Solstizio d’inverno, quando il sole sembra risalire lungo l’eclittica ed i giorni farsi sempre più lunghi.
L’Evangelista è importante soprattutto perché ci ha lasciato due monumenti esoterici: l’Apocalisse ed il Vangelo. Mentre gli apostoli Luca, Matteo e Marco, nei loro vangeli, si perdono spesso in fatti senza base storica, Giovanni entra subito in argomento:
"Il principio era il verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui;
e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta ...".
Da questo prologo si sprigiona un insegnamento di notevole portata. Il "Logos", creatore del nostro sistema solare, non è il Dio Universale, ma il Demiurgo intermediario tra l’uomo e Dio stesso. Ciò risulta dalla distinzione tra "Theos" Dio Supremo e "theos" (un dio), il Logos.
Tratto dalla pubblicazione sulla rivista "Conoscenza" n° 2, 1973
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"San Giovanni Battista", di Leonardo da Vinci, 1508-1513, esposto al Museo del Louvre
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