Il Cosmo non è regolato dal caos, ma da leggi e ha un ordine perfetto.
Nella sua straordinaria armonia, dove tutto vibra, noi siamo le note musicali. E infatti, come aveva scoperto lo scienziato americano John Worrell Keely, viviamo in un Universo musicale le cui vibrazioni producono una forma di musica.
E le ottave di questa musica, opportunamente accordate, sono in grado di liberare un’energia inesauribile6. Scrisse un trattato su questo argomento in cui definì e ordinò le “40 leggi dell’armonia”, che aveva scoperto, lasciandovi trasparire un Universo perfettamente armonico e dunque mai caotico, in cui tutto (anche l’uomo) consta di onde elettromagnetiche ognuna delle quali vibra connessa a tutte le altre. Tra queste onde ci sono quelle sonore e visive.
L’uomo è in grado di udire unicamente suoni con frequenza compresa tra 20 e 20.000 Hz; sotto questa “gamma udibile”, ci sono gli infrasuoni e sopra, invece, gli ultrasuoni. Pur non percependo questi suoni, ne avvertiamo inconsapevolmente gli effetti (stanchezza, nervosismo, ansia, perfino sete), mentre molti animali possiedono un udito in grado di sentirli benissimo. Inoltre l’uomo è praticamente cieco, perché la magnetosfera terrestre gli permette di vedere solo il 4% di quello che c’è. Il sistema visivo umano è sensibile a una minima parte dello spettro elettromagnetico; per fare un esempio, se fosse sensibile allo spettro dei raggi X il nostro aspetto sarebbe quello di uno scheletro e a quello degli infrarossi sarebbe un ammasso di macchie rossastre.
La Terra, vista con lo spettro dei raggi gamma, sarebbe simile a una specie di brutta spugna fossile marrone (altro che pianeta azzurro, l’acqua sarebbe sparita!). Noi crediamo ingenuamente di vedere tutto quello che c’è da vedere, ma non è così: esiste un 96% che non vediamo, ma anche se è non-visibile non significa che non esista.
Ne ignoriamo semplicemente l’esistenza! La percentuale del 4% è piuttosto ricorrente: conosciamo solo il 4% anche della cellula e del cervello. Probabilmente c’è un nesso. E in quel 96% cosmico invisibile e sconosciuto c’è anche il flusso delle forze energetiche del campo eterico in cui siamo immersi e che pullula di vita sconosciuta ai nostri sensi.
La nostra essenza è multidimensionale: il nostro corpo eterico è vivo e vibra in un suo proprio contesto con uno scopo che ci sfugge.
La fisica quantistica relativistica dei campi teorizza che una particella non esiste di per se stessa, ma per gli effetti che produce – il cui insieme prende il nome di campo. Quindi è l’incessante interazione di questi campi (elettromagnetico, gravitazionale, ecc.) a produrre la realtà che conosciamo.
Tratto da Daniela Bortoluzzi "Figli di un Dio Alieno"
Maldalchimia.blogspot.com
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