Onore a te, Dea Diana,
il cui nome si festeggiava in questo giorno.
Che possa lavare la mia memoria,
come le tue ancelle,
che lavavano i capelli nel fiume.
Come reti che si aprono
alla dolcezza dell'acqua.
Per rilasciare.
Per rinnovare.
Per seguire il flusso della corrente.
Che non ci siano mai in me,
maglie troppo fitte, da trattenere.
Da impedirmi di vedere oltre.
Che la luna che ti ha battezzato
sia la guida di ogni mio passo nell'oscurità.
Che la sua falce sia come lama
per tagliare tutto ciò che mi fa stagnare.
Tutto ciò che non mi rende
ciclo lunare insieme a lei.
In continuo rinnovamento.
Che possa essere coppa per accogliere.
Per dissetare l'anima.
Per custodire e preservare
la mia Essenza Inanzittutto.
Che il mio polso non vacilli
nel prendere la mira
su ciò che è il meglio per me.
Invoco il discernimento.
tra bisogno e utilità.
Tra aspettativa e progettualità.
Che non venga mai meno la mia integrità.
La mia Dignità.
La mia Bellezza.
Nel riconoscere
a cosa rivolgere lo sguardo.
L' energia.
E in esso, concentrare i miei intenti più puri.
Preserva la purezza del cuore
e la natura selvaggia e animale del mio battito.
Che possa sempre riconoscerlo
nel frastuono del mondo.
Fai che abbia radici profonde
nella dolcezza del tuo grembo di Terra Madre.
Produttiva e con lo sguardo rivolto al cielo.
Fammi terra e cielo insieme.
Pioggia che lava
e acqua di mare che guarisce
e riporta a memoria chi ero.
Chi sono.
Anche se dovesse bruciare
dove sono ancora vulnerabile in sofferenza.
Cauterizza, con la tua freccia rovente,
dove io non riesco.
Indicami sempre la via.
Saprò trovarla.
Tiziana Fenu
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Dominique Bultel Photographer
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