Da un post nel gruppo "Il Sondaggio"
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( Afrodite tardo ellenistica in terracotta(?) con serpenti intrecciati attorno al braccio sinistro e alla gamba sinistra - rinvenuta nel tumulo di Dardanos - II secolo a.C. - Museo Archeologico di Canakkale, Troia, Turchia
Dárdanos - antica città dell'Asia Minore, sull'Ellesponto, dal cui nome deriva quello dello stretto dei Dardanelli. Era situata presso Ilio, poco a SW dell'odierna Çanakkale.
Il bracciale sul braccio sinistro, è sul lato dell'energia femminile
Il Serpente, per definizione, è legato al Sacro Femminino. Le prime ancestrali Dee erano Dee Serpenti. Il serpente perché è legato all'elemento terra, e quindi si spiegano anche i 4 giri a spirale come i 4 elementi della terra (aria, acqua, fuoco, terra) e i 4 punti cardinali.
Serpente anche periodicamente cambia pelle, nasce e muore in una ciclicità continua. Serpente che "si mangia la coda), come l'oroborus, a indicare la ciclicità della vita con i suoi passaggi dalla vita alla morte.
Serpente/donna poi penalizzato dalla Chiesa, diventato portatore di morte, dolore e peccato.
Nei Sacri Archetipi Ebraici, corrisponde all'archetipo 9, Thet, il Grembo, la Saggezza Ancestrale, la kundalini, la connessione con il Divino.
La Dea Afrodite, esotericamente, è legata alla costellazione della Bilancia, dell'equilibrio.
Il Sacro Femminino, ancestralmente, è legato a Madre Terra.
È nel chakra della radice, della Terra, il primo dei nostri sette chakra, Muladhara, che vengono custodite le due polarità energetiche,
Ed è proprio lì, alla base del coccige, che si "annida", arrotolato su sé stesso, il serpente della Kundalini, con le sue due polarità, Ida, polarità femminile, e Pingala, polarità energetica maschile.
La Donna per antonomasia è portatrice e Custode di queste due polarità in equilibrio. Come la Dea dei Serpenti minoica.
Il Marcurio, il caduceo mercuriale, è la polarità femminile, in campo alchemico, esoterico. Mentre, la polarità maschile, è lo zolfo.
Afrodite, essendo la dea dell'Amore, della fertilità, della bellezza e dell'equilibrio, non può che essere la Custode, il grembo, di queste due polarità opposte che si complementano.
Tra i simboli di Afrodite, voglio ricordare il mirto, simbolo della Sardegna, e le due colombelle, che potrebbero essere anche due pavoncelle, come le pavoncelle sarde della nostra Antica tradizione, sempre presenti nei nostri manufatti, rappresentate bifronti, con al centro l'albero della vita.
Anche esse rappresentano le due polarità, maschile e femminile, necessarie alla creazione.
Mirto, che, ci tengo a sottolineare, da sarda, ha le stesse consonanti MRT della parola amrita, la divina Amrita, come viene chiamata nella tradizione sanscrita, ovvero la secrezione che scende come una piccola goccia dalla ghiandola pineale, stimolando, con la lingua arrotolata all'indietro, il palato verso l'epiglottide, guarda caso proprio sotto la ghiandola pineale.
Mirto, che viene chiamato, nettare degli Dei, tanta è la sua bontà.
Tiziana Fenu
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