Domenica 21 aprile ci sarà l'apice della congiunzione tra Giove e Urano, al grado 21,51°,di cui si parla molto.
Un transito che dura dal 15 al 26 aprile
Saremmo in Luna Crescente in Bilancia, in attesa della Luna Piena di Martedì
21/4/2024= 15
Sacro Archetipo Ebraico Samech, il quindicesimo.
Funzione pressione.
Agisce in pressione per far emergere il nostro lato divino
Creazione, Fertilità, unione, ma anche divisione
Arcano Maggiore XV del Diavolo
C'è un 21 che si ripete
Il 21 del giorno e il ventunesimo grado della congiunzione
Il 21 corrisponde all'Archetipo Shin, il Fuoco Sacro.
Domenica.
Luna Crescente in Bilancia
Giorno, il 21, in cui fa il suo ingresso anche il segno del Toro.
L'Archetipo Samech, il quindicesimo, lo conosciamo. È quasi sempre presente durante i passaggi particolari, perché è un Archetipo con l'energia della creazione.
Il glifo della Samech è come un oroborus, un serpente che si morde la coda.
È un'energia dinamica, circolare, rotante.
È come una forza che emerge dall'oscurità, che si svincola dall'apparente prigionia del Diavolo.
È come un Assoluto Solare che emerge dalle tenebre, e, guardacaso, la congiunzione ha il suo apice proprio di domenica, giorno dedicato al sole.
Giove e Urano congiunti al ventunesimo grado del Toro.
Il 21, è la Shin, il Fuoco Sacro, altro elemento solare, che porta luce sulle tenebre.
Eppure, si necessità proprio dell'aspetto delle tenebre, per creare la luce.
Lucifero, è quell'elemento che in chimica, chiamiamo fosforo, che deriva dal greco "phos", luce, correlato a "phainein" , mostrare, portare alla luce.
È ciò che proprio l'archetipo Samech, fa.
Fa emergere la luce, il nostro aspetto divino, dalle tenebre
Fosforo : portatore di luce
Lucifero è un portatore di luce.
Trasporta energia, forza solare
È un'energia
Ma deve trasmutare la sua energia, in energia positiva, e diventare un Cristoforo, che era un Titano, un portatore di Cristo.
È ovunque, come fosforo, nel nostro corpo, soprattutto nella sfera sessuale, che è quella della creazione, creazione legata al nostro Archetipo Samech.
Mi viene in mente il simbolo di Shiva esposto al Cern, di cui ho parlato in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/shivanarajaeclissi.html?m=0)
Shiva al centro di un cerchio.
Shiva danzante dentro il cerchio della Samech, energia creatrice.
Shiva che domina il Fuoco.
Il Fuoco solare.
Il Fuoco della kundalini.
Il Fuoco che Prometeo rubo' agli Dei, per darlo agli uomini.
Perché senza Fuoco, gli stessi Dei, non possono essere Dei.
Cristoforo, il portatore del Cristo, aiutava le persone a passare da una sponda all'altra del fiume.
Si fa portatore del Cristo.
Si fa portatore della luce solare
Ha la stessa valenza del Lucifero, del portatore di Luce.
Per questo, la Samech, che fa emergere il Divino, ha Lucifero come veicolo
È nella Samech il segreto della trasmutazione.
L'antico simbolo della Samech, una linea retta, verticale, con tre orizzontali a decrescere, ricorda sia la Menorah ebraica, il candelabro delle 7 luci, metafora dei 7 chakra risvegliati, sia il Sistro, magico strumento di risveglio della Dea Hator, di cui ho avuto modo di approfondire un un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/esiste-un-giochino-sardo-chiamato.html?m=0)
Perché è il Femminino che ha il potere del risveglio.
La luce, come la gravidanza, ha la gestazione nell'oscurità.
La Samech è come un serpente che si morde la coda.
Il Serpente è il Femminino.
La ciclicità è Saturno, il Sole Nero, ancora, Femminino
La Samech, circolare, somiglia molto alla Mem, tredicesimo Archetipo, la Sacra Madre Cosmica delle acque, e siamo sempre nell'ambito del Femminino.
Un Femminino legato alla vita, ma anche alla morte (Arcano XIII)
Ci sono sempre i due aspetti complementari, per creare la vita, e questa congiunzione Giove-Urano, ci dà ulteriore conferma.
La stessa parola Urano, si riconduce al greco -Οὐρανός, Ouranos, e al caldeo "Ur" (fuoco) e "Anas" ( acqua)
Οὐρανός ha radici etimologiche nel sanscrito वर्ष varṣá 'pioggia, nuvola, acquazzone', nell'ittita ṷarša- 'nebbia', nell'indoeuropeo*ṷérs- 'piovere, inumidire', e nel greco eérsē 'rugiada'.
Quindi Urano influenza le nostre Sacre Acque, il nostro potere sessuale, inteso come potere creativo, come Monade "ur-anas", sinergia di fuoco e acqua, come il re divino dell'Atlantide primordiale, custode dei misteri della creazione.
Urano governa proprio l'era dell'Acquario, le ghiandole della sessualità, della creazione attiva, e porta un se la scintilla della trasformazione, della trasmutazione, che può essere elevazione o distruzione
La stessa Ascensione del Cristo, in greco, viene tradotta con un "ouranon Poreumenon".
Un'ascesa iniziatica verso il cielo, nelle sue Ottave alte, quando già la trasmutazione è in atto.
Urano, come l'acquario.
Entrambi portatori d'acqua
E la portatrice d'acqua, anche nei tarocchi, colei che crea l'alchimia miscelando le acque nell'Arcano maggiore XIV, della Temperanza, è la donna, legata all'Archetipo Nun, il quattordicesimo, che precede la nostra Samech della Creazione.
Il quattordicesimo Archetipo Nun, della trasformazione, legato all'acqua, e alla donna Acquario, la trasmutatrice
14 come il ciclo Giove - Urano
È tutto combinato ad incastro
La Nun della trasmutazione, la sinergia della Vesica Piscis.
Acqua e di Fuoco.
Le due polarità.
Infatti il ciclo di Urano intorno al Sole, è di 84 anni, e, alternativamente, iil suo polo Nord e il suo polo sud, puntano verso il sole, creando dei periodi alterni in cui predomina, alternandosi, l'energia maschile e quella femminile, per 42 anni ciascuno.
Ma anche nella mitologia, è sottolineato questo fattore importante della trasmutazione.
Dai genitali amputati di Urano, nacque Venere, nata dalla schiuma del Mare.
Una castrazione che diventa benedizione.
Un sacrificio, che diventa un "fare sacro".
La schiuma è la trasmutazione.
Venere rappresenta l'amore, la kundalini, il sacrificio, che si è reso necessario, con l'acqua e con il fuoco, per trasmutare un passaggio di dolore, in un passaggio d'amore
Urano, castrato da Crono, suo fratello, il cui sangue diede origine alle Erinni, le figlie di Madre Terra, potenti divinità vendicative.
E anche qui, si vede la forza creativa, che però diventa rabbia distruttiva, vendicativa.
Ma immaginate la forza di Urano, concepito per partenogenesi da Gea, da Madre Terra, a cui le è figlio e marito.
Giove, ultimogenito di Crono e Rea, nelle sue Ottave alte, agevola questo passaggio verso la luce, ma nelle sue Ottave basse, è dimora di Plutone, quindi di egoismo, arrivismo, tirannia, crudeltà.
Giove, padre di tutti gli Dei.
Tutto questo per dire che questa congiunzione è veramente molto potente, ma porta in sé un alto potenziale di costruzione o di distruzione.
Di espansione o di implosione.
Si vede anche dalle dinamiche esterne.
Tutto è in movimento, ma molto sembra in reiterazione implosiva.
Probabilmente, funzionale all'esplosione, all'espansione.
Spesso le implosioni destrutturano, e sono più dolorose di quelle esterne.
Ma poi, il respiro si fa ampio.
E già, di ciò che è sotto le macerie, non si ha più memoria.
Forse, giunti ad un certo livello di percorso, la memoria non serve più, per come siamo stati abituati a concepirla
Si necessita di quella memoria amniotica dell'Anima.
Come un richiamo ancestrale che ci riporta a noi stessi, alle nostre vibrazioni, al nostro ritmo, ai nostri talenti e attitudini.
Mai come in questo periodo ho voglia di usare fogli e colori.
E in questo fare, la memoria si diluisce.
Ritorna alla Mem, nel grembo della Mia Madre, e il resto perde importanza.
La realtà che si accartoccia su sé stessa.
Così deve essere.
Non può essere altrimenti.
A noi non resta che attraversare il guado, con il nostro fagottino di luce, emerso dalle nostre tenebre.
Trovo questi passaggi, estremamente potenti.
L'Anima va veloce.
Il corpo fa fatica.
Fa una fatica immensa.
Come se adesso si sentisse lo stacco.
La potenza del volo.
E non, la resistenza del ramo.
E questo fa paura
Urano è aria.
È cielo nella sua Essenza Monadica, primigenia.
Anche Giove è collegato all'elemento aria, alla "sublimatio alchemica", per la precisione, in cui si trasforma ciò che è solido in stato gassoso, volatilizzandolo ed elevandolo, dal latino “sublimis”, alto.
È il battesimo dell'aria, dell'ebbrezza del volo.
Della separazione dal denso, da ciò che non si può cambiare, ma deve essere.
Guidati al solo ritmo della nostra Anima interiore. Infatti Giove è legato al sesto chakra Ajna, al terzo occhio, a cui si accosta anche Urano
Giove dilata. È come una lente di ingrandimento. Espande la nostra Anima, nelle ottave alte.
Il Toro radica, in completezza, essendo unita Monadica, taurina/uterina
Il Toro viene accostato alla fase alchemica della congelazione.
Il preservare, il tutelare.
Mentre la Bilancia, visto che per questo passaggio saremmo in Luna Crescente in Bilancia è legata, guardacaso, proprio alla sublimazione.
Entrambe le fasi, legate alla seconda Fase alchemica dell'Albedo, la fase Bianca di Venere, in cui si distilla la nostra Essenza.
E che Essenza sia.
Con infinita gratitudine sempre
Per chi vuole approfondire sul 21 aprile e della straordinaria importanza, legata alle ierofanie, e quindi alla manifestazione del Divino, in epoca romana, e per la nostra Antica Civiltà Sarda, un link di approfondimento, che si lega perfettamente alla Samech di questa fertile congiunzione Giove-Uranohttps://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/simbolismo-del-21-aprile-santa.html?m=0
Tiziana Fenu
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21 aprile congiunzione Giove-Urano
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