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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, aprile 19, 2024

💚Gioielli sardi(Babbuino)

 Da un post in un gruppo, due meravigliosi e antichi gioielli sardi

https://m.facebook.com/groups/415230548920885/permalink/1621604578283470/


C'è un rimando, nella prima immagine, alla simbologia e iconografica del Babbuino, che abbiamo trovato anche qui in Sardegna, nella figura androgina della "sciamana/sciamano" di Sardara( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/la-divinita-androgina-di-sardara.html?m=0), 

che riprende il viso da Babbuino del Dio egizio Thot, con cui  spesso si manifestava.

Il Dio Thot rappresenta l'aspetto mercuriale, trasformativo, le cui due energie, maschile e femminile, le due nadi della kundalini, si intersecano in sinergia per creare la trasmutazione.

Le ali non sono altro che la rappresentazione di queste due polarità, che nelle antiche civiltà erano rappresentate attraverso figure di potere, semidivine, con le braccia aperte come una H( la H di Hermes /Mercurio, la Tanit primordiale) e due figure speculari( inuna  genere due animali di potere, leoni o serpenti) tenuti ognuno in una mano. Nel corso dei secoli e dei millenni, questa rappresentazione con i due animali, è stata sostituita dalle ali, già presenti, in epoca mesopotamica nella rappresentazione delle divinità.

C'è anche un'altra immagine segnalata da prof Sanna, che devo recuperare in Archivio, di cui non ricordo però la provenienza.. Mi ricorda, anch'essa, questa simbologia.

Tra l'altro, ai lati della decorazione, ci sono 7 "coppelle" per lato.

Il 7 è il percorso che fanno le due nadi della kundalini, Ida, l'energia femminile, e Pingala, l'energia maschile, lungo i 7 chakra, che creano e manifestano in sinergia.

Anche nel secondo gioiello sono presenti 7 cerchi che formano la catenella. 

Custode di questa creazione, il Femminino( anche la sciamana di Sardara, benché androgina, è identificata come Femminino), che si manifesta attraverso una composizione a "goccia /vulva".

Tutte le primordiali dee neolitiche e paleolitiche, erano rappresentate con una conformazione vulvare a goccia, anche perché spesso venivano conficcate nel terreno in segno propiziatorio di buona fertilità e raccolto, essendo Dee Madri che rappresentavano in primis, Madre Terra.

 Abbiamo anche noi una rappresentazione primordiale, a "cuore", così la definiscono, ma sono vulve, nell'altare di Ilbono, qui in Sardegna 

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-sacra-vulva-di-ilbono.html?m=0


Tiziana Fenu 

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Gioielli sardi (Babbuino)





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