Riprendo un mio commento su un post pubblicato dalla pagina "La Sfinge del Sinis" due settimane fa
(https://www.facebook.com/share/p/Vx3SAkqTNao5fP2U/) di cui riporto la didascalia
Tharros - Dalla sabbia affiora un tratto della vecchia strada litoranea occidentale, che proveniente da Turris Libisonis (Porto Torres) toccava i centri di Bosa, Cornus (Santa Caterina di Pittinuri) e Tharros. Con tutta probabilità realizzata dalla antica civiltà Sarda , poi ripresa dai romani.
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Nel commento ho scritto
(Turris) Porto Torres
Tharros
Tirso
Tirso simbolo della kun'dalini
Il Tirso bastone del comando, con il simbolo della pineale sulla sommità.
La 131 e il Tirso che si intersecano, la strada e il fiume più importantedella Sardegna, formano una Y.
La Y simbolo della Kundalini
Prima lettera del tetragramma divino YHWH/YHW
Collegata anche alle Iadi, alla costellazione del Toro, che sono proprio il punto di snodo in cui si creò il pozzo d'acqua, Santa Cristina, di cui avevo già approfondito parlando delle Iadi
La 131 è il simbolo del serpente, simbolo della tribù dei Dan, con le due nadi energetiche ai lati
La Kundalini della conoscenza, della Sophia.
La stirpe del Serpente
Il Serpente tra le due colonne d'Ercole.
Scrivo domani a questo riguardo, riprendendo ciò che ho già approfondito.
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Per mancanza di tempo, poi non ho approfondito, ma sempre sostenuto e argomentato queste tematiche, in svariati miei scritti.
Come vedete dall'immagine, che risulta sfuocata perché ho sovrapposto le due immagini singole, è evidenziata la 131 e il Fiume Tirso, che si incrociano a Y proprio su Oristano, centro alchemico potentissimo, altamente simboluco
Sulle Iadi e Santa Cristina, vi rimando ad un mio scritto di approfondimento( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/le-iadi-e-santa-cristina.html?m=0)
Sul modulo STR come appartenente al Femminino, ho sempre scritto.
È una cosa che aveva sottolineato la ricercatrice Maria Grazia Lopardi, ma non in riferimento alla nostra Antica Civiltà Sarda, solo facendo riferimento al fatto che sia un modulo linguistico in comune ad alcune tra le dee più importanti.
Io, invece, che la considero come Cultura Madre, e Matrice anche delle altre civiltà, ho trovato, proprio nella nostra civiltà, un aggancio archetipale perfetto.
Presente nelle Dee primordiali più importantii e potenti, come Astarte, Ishtar, per esempio, ma non solo.
Occupandomi anche di Archetipi Ebraici, ho notato che STR corrisponde alle ultime tre lettere e archetipi Ebraici.
RESH , il ventesimo, "la Testa", l'intelletto divino.
( la sinergia della kundalini che deve arrivare alla Testa, alla Resh)
SHIN , il ventunesimo, il Fuoco Sacro
( il Fuoco Sacro delle due nadi della Kundalini, dei due serpenti di fuoco, energetici
Fiume in sardo= frumi
Fulmine in sardo = frumini
Stessa radice
Perché parlare di acqua, è parlare anche di Fuoco, del Femminino che contiene entrambi
La Kundalini è il Femminino.
TaU, il ventiduesimo, il sigillo divino, quello degli Iniziati.
Per interderci, lo stessa TAU che è presente nel simbolo della tribù dei Dan, in cui è presente un serpente a tre anse( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0), come il nostro "3" della 131.
Le ultime lettere ebraiche, corrispondono all'ultima fase di realizzazione del percorso iniziatico, del percorso alchemico delle tre fasi, Nigredo, Albedo, Rubedo, in cui, il fattore mercuriale, il Femminino, sollecitato dallo zolfo, il Mascolino, si trasforma in oro( oro, che ha la stessa radice di Oristano, guardacaso), in pietra filosofale.
Ne ho parlato proprio ieri nel mio ultimo post sulla mia pagina Maldalchimia.
Ho nominato più volte, nei miei scritti, il modulo STR, che, non solo è legato alle ultime fasi del Mercurio nella sua trasformazione in Oro, ma anche alla simbologia del labirinto, poiché il Minotauro, la creatura metà uomo e metà toro, era chiamato anche Asterion, il cui nome contiene la STR identificativa del Sacro Femminino.
Identificativo della nostra società Matriarcale, in sinergia con il Mascolino
Ho approfondito la simbologia del labirinto come serpente uterino, in questo mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/il-labirinto.html?m=0)
Labirinto, sia di Benettutti, che di Romanzescu.
Labirinto di Benettutti, importantissimo
Perché, come ho spiegato in un mio precedente post ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/lo-stargate-di-orione-attraverso-sa.html?m=0), questo labirinto a 7 , è situato proprio sulla traiettoria astrale che porta alla rinascita dopo la morte, sulla via della traiettoria sulla freccia tesa di Osiride, lungo la Via Lattea, dei 7 pianeti allineati nel periodo equinoziale.
La Sardegna è mappata secondo la coincidenza "cintura di Orione/Osiride e Oristano/Cabras, quindi, Giganti di Mont'e Prama, nella cui necropoli, gli inumati erano rivolti ad Orione.
Il respiro della vita, della rinascita continua, si può solo nel labirinto.
Il labirinto simbolicamente, come cordone ombelicale, attraverso il quale passa il respiro della vita di madre in figlio/a.
Labirinto come luogo di RI-nascita.
"Abbiamo anche noi un labirinto nuragico nel villaggio sacro del Romanzescu, un santuario, considerato uno dei luoghi di invocazioni cerimoniali più belli della Sardegna, dove il labirinto ha al centro una capanna, che sicuramente veniva usata per scopi cerimoniali
In questo stesso villaggio sacro abbiamo anche una bozza di Anfiteatro, uno spazio sacrale sicuramente collegato al femminile e al culto delle acque.
Romanzescu era un villaggio comunitario abitato solo da sacerdoti e sacerdotesse, dove si celebravano le feste lunari e solari, un santuario in mezzo ad un bosco di querce dove le sacerdotesse della Grande Madre erano custodi del culto delle acque
Dove il Pozzo Sacro era al centro del villaggio e dove a poca distanza vi era del fiume Tirso.
Il labirinto rappresenta la madre originaria che attraverso il suo grembo manifesta un figlio solare.
È l'eroe interiore che deve scendere negli inferi e affrontare se stesso, è il "filo/ figlio" luminoso che ritorna alla sua totalità e integrità, perché è lui stesso il filo d' Oro
E questo può avvenire solo nel grembo della grande Madre Cosmica, in cui maschile e femminile si uniscono , come nella Vesica Piscis che, intersecandosi, formano il pesce( ricordiamo che anche il Cristo, il Sole, era chiamato Ichtys , pesce), la vulva, l'Arca, la navicella, grazie al filo che nella Upanishas ( gli antichi testi religiosi sanscriti ) è chiamato Sutra ( filo/ breve frase, aforisma) , che ha la stessa radice consonantica STR, che ritroviamo come distintiva delle divinità femminili( Ishtar, Astarte, Hator, Astoret, per esempio, tutte rappresentazioni della Grande Madre, della Vacca Sacra) e che ricordo, si trova in Tirso e anche in " stria" il barbagianni in sardo, lo psicopompo Candido di purezza,
che rappresenta la Barbagianna/ babbajanna/ b' abba-janna/ jana
"La porta dell'acqua"
Porta del passato e del futuro, della vita della morte
Come il Giano/Jano/ Jana bifronte
Jana bogadora ( levatrice) e accabadora( dispensatrice commiserevole di morte)
Acqua / Mem che purifica la memoria e riporta alla memoria
La dea come recipiente, come Arca universale che brama l'essere divino per essere fecondata nell'amore incondizionato e per portare alla luce quel "figlio /filo" d'oro che riporta a casa
Tre lettere del nucleo consonantico "STR", che ritroviamo in " soter" " sator" e " pastor", che indicano il "figlio/ sposo" contemporaneamente Salvatore, seminatore e pastore, guida.
Nel mio precedente post sulla scacchiera nella Domus de Janas di Pubusattile, ho parlato del quadrato magico di Sator, Romano, del 185 a. C. , dove ci sono 5 parole con 5 lettere ciascuna, un testo palindromo dove le parole sono interleggibili in ogni senso
E dove è presente questo nucleo consonantico STR , legato al femminino
Un perfetto labirinto semantico e linguistico carico di significati da decifrare
Dove al centro troviamo la parola Tenet che non solo assomiglia ad una croce palindromica ma somiglia anche la parola Tanit.
Tanit, estremamente presente in Sardegna, di cui ho parlato tante volte.
[A tal proposito, voglio ricordare che il nostro corrispondente sardo, del quadrato del Sator, e Matrice, sicuramente del Sator, è il quadrato del Sinis( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html?m=0), con la N centrale che simboleggia il Serpente.
Il Nehushtan, il serpente bronzeo guaritore di Mosè, che simboleggia la kundalini.
E il Nahas sardo, la cui acrofonia della N iniziale, nell'antica scrittura sarda, significa proprio serpente] °
Lettera N identificata come simbolo grafico centrale del quadrato di Sator, è la stessa N (come acrofonia dei Nahas, che significa serpente) che ritroviamo centrale nella scrittura nuragica documentata in molti documenti, dove il serpente non è altro che la gnosi, la conoscenza, il cammino iniziatico, la via verso la consapevolezza di sé.
Il serpente spiralizzato, il labirinto Il ventre della Grande Madre, del femminino, dove maschile e femminile, vuoto/ pieno, dentro/ fuori, si incontrano per aprirsi alla consapevolezza.
Arianna come Arachne ( hanno la stessa radice Ar- che ribaltata, risulta "Ra", sole,) il ragno che tesse il filo
La guardiana della porta degli Inferi, l'unica che può aiutare l'eroe nell'affrontare l'iniziazione perché è un tessere la trama della sua stessa esistenza, nella cui profondità si nasconde il segreto del Minotauro, che si nutre di giovane energia di sacrifici di giovani ragazzi, 7 ogni anno
Minotauro che si chiama anche Asterion, il cui nucleo sillabico STR, anche qui, simbolo del femminile.
Perché il labirinto riporta il mostro alla sua integrita', porta ad una regressione verso l'interno, in cui femminile salvifico consente la realizzazione dell'uomo nella sua totalità indivisa, con il suo "filo-serpente" che rappresenta l'importanza del transitare tra gli inferi e il cielo.
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La 131 come simbologia del Femminino, che attraversa la Sardegna, con il "3/serpente a 3 anse" , di cui abbiamo anche un ancestrale monolite ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/il-monolite-di-mamoiada.html?m=0)
Lo stesso altare di Santo Stefano di Oschiri, è un grande serpente /altare, ricco di simbologia di rinascita, di connessione tra i due mondi, come è nella simbologia intrinseca del Serpente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/altare-oschiri-di-santo-stefano.html?m=0)
Una simbologia, quella della 131, nella sua trasposizione numerica, che rimanda al Sacro Femminino, quello, da sempre, identificato con il serpente, in una posizione di potere, con le braccia aperte e due animali di potere tra le due mani
Gli animali di potere sono di solito terra e cielo.
Leoni/civette/serpenti, come nella dea Inanna, per esempio( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/inanna.html?m=0)
Perché essa stessa è l'elemento acqua, che governa anche gli altri elementi.
È cielo e acqua al contempo.
Avete presente gli Apkalli, o gli Oannes?
Degli Apkalli abbiamo un'antica rappresentazione anche noi, nel concio di Bosa( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/concio-di-bosa-apkalli.html?m=0)
"Sugli Apkalli si può dire che erano esseri semidivini, metà uomini e metà pesci o, nel periodo neoassiro( 900-600 aC) uomini-aquile, emersi dall’Apsû, l’abisso primordiale, inviati dal dio Enki (Ea in lingua accadica) per insegnare agli uomini i Me, ovvero le arti, i mestieri, il codice morale ed in generale i princìpi universali della civiltà"
Degli Oannes, una delle primissime e ancestrali rappresentazioni, non era al maschile, come tradizione accademica insegna, ma era femminile, e il Nome iniziava per la N.
La Dea neo-sumera Ninḫursaĝ.
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/statuina-oannes-neo-sumera.html?m=0)
La Madre Terra ancestrale.
La Madre Pesce, simbolo della Madre Cosmica delle acque ancestrali, mnemoniche, amniotiche, in cui si crea la vita.
In cui si compie la trasmutazione nella Vesica Piscis, nell'Unione degli Opposti.
Una dea che viene rappresentata con la testa dentro la bocca aperta di un pesce.
La Madre balena primordiale.
Nun, il quattordicesimo archetipo della trasmutazione, e della Vesica Piscis, significa, in arabo, balena
In ebraico, Nun, significa colomba.
La colomba capovolta che incarna l'energia del Mascolino che prende forma nel Femminino.
È capovolta. Come i nostri capovolti nelle Domus de Janas ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/capovolti-musicamedicina.html?m=0).
Nu-- è la radice che unisce Nur e Nun, il Fuoco e l'Acqua della radice Nuraghe, simbolo di questa ierogamia di opposti.
Ed è una simbologia alchemica legata alle nostre Domus de Janas.
Janas come Giano.
Il Giano bifronte del passato e del futuro.
Della vita e della morte
Giano come Giona, il Giona biblico che passo' 3 giorni nel ventre della balena, per rinascere a sé stesso.
Come fa Pinocchio.
Giano/Giona/Jana.
Le Domus de Janas, cassa toracica, sterno alchemico del respiro divino, in cui viene insufflata nuova vita, per il passaggio nell'altra dimensione.
Le Jana, le custodi degli estremi, dei solstizi, delle porte liminali tra vita e morte.
Come una nave celeste ribaltata, la cui Carena è la volta celeste delle Domus, e, contemporaneamente, la cassa toracica ("Carena", sterno in sardo) in cui si respira, come il primo vagito in vita, così in morte, nuova vita, nell'altra dimensione ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0)
Sono tutte simbologie alchemiche che sono state, e sono ancora, estremamente presenti in questo intenso periodo energetico di transizione, traguardato dal passaggio dell'eclissi solare e dal passaggio della cometa verde, di cui sto approfondendo da tempo, nell'altra mia pagina, Maldalchimia, per chi fosse interessato.
La simbologia che traccia la 131, è la stessa, sia del Femminino, ma anche dello stesso Femminino tra le due colonne d'Ercole, non solo tra le due nadi della Kundalini.
Come la simbologia di Atlanta sull'altalena
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/atlanta-minoica-su-altalena.html?m=0)
Una versione femminile di Atlante, uno dei Titani che, secondo Omero (Odyss., i, 52), sostiene le colonne che separano la terra dal cielo.
Come i nostri Titani, i Giganti di Mont'e Prama
Colonne d'Ercole, che secondo molti ricercatori, in primis Sergio Frau, sostengono, fossero qui in Sardegna, considerando la Sardegna, come Atlantide.
Resta il fatto, che il Tirso, e la 131, inequivocabilmente, formano una Y, che è simbolo archetipale, qui in Sardegna.
Del Mascolino, e del Femminino insieme, con una propria, intrinseca simbologia, come ho sempre approfondito, che affonda le radici nella simbologia astrale, la via taurina di rinascita dopo la morte
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html)
Piccola curiosità
131= somma= 5
Tirso = 5 lettere
Il 5 rappresenta il Sacro Femminino, la Tanit, ma è anche il numero di Venere, che governa il segno del Toro, collegato al quinto chakra della gola, Vishudda, collegato all'apparato riproduttivo femminile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/blog-post_18.html?m=0)
E in Ghematria, la Parola Tirso ha l'impronta energetica del Femminino, il 9, il serpente trasmutante ( 14, la Nun)
In Ghematria ebraica è 329= 14
In ghematria inglese 486= 18= 9
In ghematria semplice 81= 9
E se sommiamo 14+9+9 abbiamo un 32, che sommato, mi da un 5
E ritorniamo al 5 iniziale.
Una perfetta Geometria Divina, che si esprime attraverso i numeri.
Niente è mai per caso.
Una simbologia davvero ricchissima, che porta in sé l'impronta energetica e archetipale, di tutta la nostra Antica Civiltà Sarda, basata, in ogni suo aspetto, sulla sinergia degli Opposti
Tiziana Fenu
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