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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, aprile 06, 2024

💛Baunei/Baubo/Bubbolo/Basilisco

 Correlazione tra il  basilisco di Bisarcio, nel bassorilievo dell'antica cattedrale di S. Antioco di Bisarcio, in agro di Ozieri (SS), di cui avevo parlato in un mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/basilisco-e-il-mito-di-medusa-in.html?m=0) 

 riguardo la simbologia del Golgo di Gergei, legato alla figura mitologica de S'Iscultone, che porta un simbolo, un bubbolo, che secondo me, è correlata alla Dea Baubo, la dea della fertilità,  che ho ripubblicato oggi, correlata anche al pozzo di Santa Cristina, perché ha una forma che richiama la Vagina( https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Dea+Baubo&m=0) 

 Il basilisco in questo bassorilievo  è descritto come un piccolo drago con la coda formata da due serpenti, due zampe divaricate è un capo bicefalo a forma di gallo, con un Diadema a forma di fiamma sulla fronte 

"questo bisarchiense è dotato di un bubbolo, una esclusività dell’iconografia del basilisco sardo, in parte consumato ma ancora riconoscibile sotto la zampa anteriore. Il sonaglio, si pensi ai “folli” dal berretto e lo scettro a sonagli e ai campanacci e alle collane a sonagli che altre entità demoniache del folklore sardo quali i mamutones portano indosso numerosi, identificava il portatore del pericolo (p. es. la battola – cliquette – il legno che i lebbrosi portavano legata alla cintura) e allo stesso tempo svolgeva la funzione di protezione apotropaica[29]."

(Credit https://www.premiozieri.it/index.php/indice-bisarcio-6) 


 Basilisco. 

Legato al mito de s'Iscultone del Golgo di Gergei 

Il basilisco, "figlio" prediletto della Medusa dalla capigliatura serpentiforme, ha potuto evitare che lo si rappresentasse comunque  come un animale di potere, apotropaico, creatore di quel "golgo/vagina/voragine" che è diventato un luogo sacro di culto, fertile. 

Mito di Medusa estremamente sentito qui in Sardegna 

Ba-unei

Ba-ubo

Ba-bbulo

Ba-silisco 

Sempre tutto correlato. 


Tiziana Fenu 

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