Tra martedì 30 aprile e mercoledì primo maggio, abbiamo la celebrazione della festa pagana di Beltane, la celebrazione della luce, del fuoco, del matrimonio ierogamico tra le due polarità. È la celebrazione della vita, dell'Eros, dell'espandersi, del germogliare.
Saremmo, per entrambi i giorni, in Luna Calante in Acquario
Siamo sotto due Archetipi importanti, in questi due giorni.
Per il 30/04/2024 , siamo sotto l'energia del quattordicesimo Archetipo Ebraico Samech, con funzione "pressione", e Arcano Maggiore XV del Diavolo
Invece per l'1/05/2024, siamo nell'energia dell'Archetipo precedente, la Nun funzione trasformazione, correlato all'Arcano Maggiore XIV della Temperanza
Due archetipi importanti, correlati tra loro, anche se non contestualizzati, in questo caso, secondo una successione spazio temporale consecutiva, che invece vede manifestarsi, prima l'Archetipo 14, la Nun, e poi la Samech, l'Archetipo 15.
Durante questo passaggio succede il contrario, e questo è molto interessante, perché è come se la griglia spazio temporale precostituita, stesse collassando, con i suoi schemi, con le sue dinamiche consequenziali, con i suoi soliti ingranaggi di azione /reazione.
Anche gli Archetipi, pur essendo dinamiche energie autonome, hanno tra di loro un certo legame, che risente, di riflesso, anche degli ingranaggi di questa dimensione.
La luna calante in Acquario, per entrambe le giornate, ci riporta all'elemento aria, dopo l'inabissamento del plenilunio in Scorpione, guidati dal Fuoco di Marte, del martedì, e dalla sinergia mercuriale del Mercoledì, che è traguardato proprio da un Archetipo, la Nun, che è legato all'acqua trasmutante, alla Temperanza che tempera gli eccessi, ma soprattutto a quella dimensione della Vesica Piscis, che è sinergia creatrice, ma soprattutto, trasmutante.
Il Beltane, celebra infatti, esotericamente, il nostro intimo matrimonio alchemico con la nostra controparte animica.
È un matrimonio, che porta in superficie la nostra parte Divina, quella che non è tentata dalla separazione del Diavolo, dell'Arcano XV correlato alla Samech, con funzione divinizzante, ma quella, piuttosto, celebrata proprio dal quindicesimo Archetipo Samech, che, relativamente al numero 15, giorno centrale, il più fertile, nel ciclo lunare e mestruale, celebra la fertilità, l'unione degli Opposti (15= 1+5=6, gli Amanti Divini)
Un momento estremamente fertile, creativo, in cui la possibilità di scelta, nel bene e nel male, è sempre occasione di trasmutazione
Beltane ci riporta a Memoria questo antico suggello, questa antica Sacra Alleanza, in equilibrio, che consente la manifestazione della dimensione divina, nell'elemento Terra.
È la celebrazione della vita, dell'elemento Fuoco, del Dio Bel, il “Luminoso”, dio di luce e di fuoco, che feconda la grande Dea Madre, custode della Vita e della Morte.
Il seme, per germogliare, deve lasciarsi fertilizzare.
Deve lasciare che il Divino faccia pressione, con gli strumenti a disposizione della dimensione umana, e che si manifesti, la nostra, personale dimensione divina, quella che è connessa con ciò che di Divino ci Prescinde, ma che ci appartiene, come DNA animico a cui celebrare ogni giorno, memoria e riconoscimento.
Riconoscersi in questa dimensione, significa trasmutare ogni giorno.
Compiere quell'alchimia di travaso, come fa la Temperanza dell'Arcano XIV, tra umano e divino, tra l'adesso e l'oltre, tra il bene e il male, e far fluire tutto come in un'unica sorgente della stessa originaria fonte.
Una consapevolezza, una gestazione, perché la Samech è un grembo cosmico, in cui si trova la luce originaria dell'Ain-Soph.
Beltane, essendo la festa della Luce, viene enfatizzata proprio da questa energia della Samech, che è come un oroborous, un'eterna azione ciclica di vita:fuoco/saggezza.
L'Alfa e l'Omega di un ciclo eterno.
Il vuoto della Samech, è grembo che custodisce la primigenia luce divina, il Cristo-Lucifero, la Monade indivisa, in uno stato che unisce cielo e terra.
Come se fosse un potere vorticoso che sostiene, solleva e guida, le anime cadute.
È molto interessante notare, come il passaggio di Beltane, sia traguardato dalla Luna Calante in Acquario, che è un elemento d'Aria, molto spirituale, del quale ho già avuto modo di parlare più volte.
Perché la trasmutazione avviene per elevazione verso l'elemento aria.
E l'elemento aria, etere, in alchimia, viene rappresentato dall'azoto, o azoth, che si ottiene disciogliendo lo spirito vitale nascosto nella materia grossolana, e cristallizzare la pietra filosofale, finalità della trasmutazione alchemica, che è proprio il senso, l'Essenza di questo passaggio del Beltane
Spesso viene identificato con il Mercurio, ma questo non è esattamente corretto.
Mercurio veniva chiamato da Paracelso Ens Seminis, frase latina che significa "l'entità dell'energia sessuale".
Energia creativa della sessualità, la forza più creativa e potente a cui abbiamo accesso, perché possiamo creare la vita
È identificato con l'energia femminile.
Lo zolfo, invece, con l'energia mascolina, il fuoco alchemico
E infine il sale,, che atomicamente è rappresentato da un cerchio con una linea orizzontale che lo divide, molto simbolico, perché è al contempo, unita e dualità.
Il nostro corpo è sale.
E poi abbiamo l'azoto.
Per l'alchimia, non solo l'azoto, ma tutto l’universo è un processo ciclico, uno e molteplice, un organismo vivente
È il serpente Ouroboros ( e qui ritorniamo alla simbologia della Samech) che si mangia la coda, costituito dai quattro elementi fuoco, aria, acqua e terra.
I 4 Elementi, corrispondono ai 4 costituenti chimici più abbondanti in natura : idrogeno, ossigeno, azoto e carbonio
La terra è costituita per lo più da carbonio, idrogeno, azoto.
L'acqua, da idrogeno e ossigeno.
L'aria da azoto e ossigeno.
Il fuoco, da ossigeno e carbonio.
I numeri atomici dell'idrogeno(1), del carbonio (6), azoto ( 7) e ossigeno( 8), i cui numeri, sommati, mi danno un 22, quanto gli Archetipi Ebraici, matrici energetiche dell'universo.
L'azoto appresenta il costituente fondamentale delle molecole organiche più importanti dal punto di vista biochimico (DNA, proteine, vitamine).
Azoth in sanscrito e indù è identificato con la kundalini.
Lo stesso serpente bronzeo, il Neusthan, di Mosè, di cui ho parlato altre volte, che rappresenta la kundalini, che può essere antidoto o veleno, perché bisogna saperla gestire.
La kundalini/Azoth si attiva quando zolfo, mercurio e sale, sono in equilibrio, ed emerge il fuoco, il fuoco interiore interno, il potere del Mago.
È la nostra Essenza, quella su cui fa pressione la Samech, affinché emerga
E la nostra Essenza, è sale, zolfo, mercurio, che formano come una trinità, perché l'uno contiene gli altri due elementi, e sono sempre interconnessi.
Quindi, è come se fossero tre volte tre.
E "3 X 3", è un 9, la chiave della vita.
L'azoto non è solo mercurio.
È tutti e tre questi elementi, purificati, distillati.
È il potere della Madre Divina kundalini ( Athena/Shekinah..) il fulmine di Zeus..
Questo potere immenso è rappresentato dall'unione ierogamica tra Maschile e Femminile, che crearono l'eden, la dimensione perfetta, che avevano il Fuoco eterno, che è proprio la dimensione primigenia celebrata per il Beltane.
È alchimia, saper lavorare con questo Fuoco.
L'azoth è il potere della divinità che può sorgere in noi per guidarci.
È, appunto, la Samech.
Ma per lavorare con il Fuoco della Samech, bisogna saper lavorare in quelli che Paracelso chiama gli escrementi solforosi, nel sale della nostra dimensione materica.
È lì che si cela l'elevazione verso l'azoto.
Per questo motivo, il lavoro va svolto di trasmutazione.
E qui entra in gioco la Nun, che è l'elemento trasmutante
Vi ricordo che Nun in arabo è balena, e in ebraico è colomba.
Trasmutarsi, come Giona nella balena, nel nostro stesso grembo, e acquisire la purezza di una colomba( e l'Eclissi dell'8 aprile, così importante per tanti aspetti, come ho approfondito più volte, si è manifestata proprio sotto il segno di Giona)
L'elemento acqua dell'Archetipo Nun del primo maggio, enfatizza questa azione purificante, per arrivare all'Essenza.
La stessa Temperanza, gioca di equilibrio, di miscelatura delle due acque, fino ad arrivare all'Essenza delle due, che è nutrimento che consente al seme di germogliare.
È l'acqua, a consentire che il seme, nell'oscurità, sottoterra, si gonfi e si spacchi, che muoia a sé stesso per germogliare.
È ancora l'acqua, il liquido amniotico, a consentire al feto, crescita e nutrimento, nel buio del grembo, finché l'involucro, la placenta, non si spacca.
Si ha bisogno dell'elemento solare per il concepimento, per l'attivazione.
Del Fuoco. Della luce.
Dell'energia mascolina, alchemicamente rappresentata dallo zolfo.
Ma il percorso di gestazione lo si fa con l'acqua, senza sole, senza calore, al buio..
Ma la memoria del Sé primordiale, ha già implementata in sé, questa complementarietà, che è integrità, che può germogliare in qualsiasi contesto.
Perché è un Fuoco primordiale, un Fuoco Sacro.
Un Fuoco alchemico.
Con il plenilunio in Scorpione sotto l'Archetipo Phe, abbiamo sperimentato un momento di massima espansione del Femminino, ad evidenziare come il Femminino possa espandersi, anche nella sua intima dimensione spirituale, mistica e divina, connessa con le dinamiche energetiche universali (Arcano Maggiore della Stella) anche senza la presenza tangibile dell'energia solare, mascolina.
Perché l'energia mascolina è già implementata in sé, e, in modo alchemicamente virginale, in una continua, potenziale, partenogenesi.
Un momento in cui, il plenilunio in un elemento d'acqua ( Scorpione), prepotentemente risplende, nonostante la densità, la pesantezza della terra, che può essere metaforico anche di basse energie legate ai primi chakra, significa qualcosa.
Arriva al punto di espansione massima (archetipo Phe), prima della spinta propulsiva verso l'alto, attraverso il Fuoco del Sagittario, che segue lo Scorpione.
Segue il Capricorno, il signore delle Vette, però ancora è legato all'elemento Terra
E raggiunge l'elemento Aria dell'Acquario, per questo passaggio di Beltane.
In un crescendo di trasmutazione alchemica.
Dove gli Opposti sono uniti, complementari, come in una Vesica Piscis (la Nun del primo Maggio).,
Dove fluiscono in equilibrio, l'uno nella coppa dell'altro (la Temperanza correlata alla Nun).
L'uno nel respiro dell'altro.
L'uno è la cassa toracica del battito, della vibrazione dell'altro.
C'è integrità, complicità, creazione, vita.
Fuoco, calore, umori e sapori.
Saperi e Memorie.
C'è tutto.
Ed è questo Tutto, a consentire la realizzazione, non solo a livello animico, ma anche terreno.
Il 14 è legato anche, mitologicamente, ma anche esotericamente, alla simbologia di Osiride, che fu fatto a pezzi.
Dal suo corpo, 14 pezzi, nacquero 28 spighe.
28 come il ciclo lunare, femminile.
14 come due fasi lunari, ancora femminile.
Il quattordicesimo pezzo, il fallo, fu perso, sacri-ficato, reso sacro, funzionale alla fertilità del Nilo, divorato dal pesce Ossirinco, una metafora alchemica per indicare il processo di trasformazione della Vesica Piscis, della Nun, il Pesce alchemico, unione degli Opposti.
Fu Iside, la Mem-oria, l'elemento alchemico dell'acqua, femmineo, mercuriale, che è vita, informazione, entropia, ad avere in custodia la memoria primordiale, per ricomporre l'Essenza di Osiride, trasfigurata in un fallo d'oro, da cui nascerà Horus.
Metafora stupenda per rivelare quanto sia importante mantenere integra la nostra memoria del "Noi".
Del nostro Sé, prima della separazione.
Una separazione apparente, funzionale al ritrovarsi, al ricordarsi, al non smarrirsi.
Al riemergere dopo la morte, in una nuova e continua rinascita a sé stessi.
Al ripristinare quell'Amore primigenio, in cui questo matrimonio mistico, ierogamico, celebra il patto ancestrale dell'Alleanza.
Un patto d'Amore.
Per non dimenticare chi siamo.
Con infinita gratitudine sempre
Tiziana Fenu
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