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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, aprile 24, 2024

💚Evoluzione delle Dee Madri

 Ho spesso parlato delle Dee Uccello, nei miei scritti, in particolare riferimento a quelle ancestrali statuine che le rappresentano( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/dea-uccello-tuareg-tepe.html?m=0) 

Dee Uccello, che, insieme alle Dee serpente,  sono  presenti specialmente nella culture gilaniche della vecchia Europa. 

Gli animali di potere delle Dee, da Ishtar, da Inanna(https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/inanna.html?m=0), fino ad arrivare alla Dea Minoica dei Serpenti( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0), per citarne qualcuna. 

Delle Dee Madri legate al ciclo della vita e della morte, perché nelle antiche civiltà, si esponevano i cadaveri all'azione scarnificante degli Uccelli, in particolare degli Avvoltoi.

Dee Madri custodi dell'Uovo Cosmico, e Dee Madri che riportano all'essenziale, per poi favorire il ritorno nel grembo di Madre Terra, attraverso il ritorno seguendo lo stesso percorso del sole, da est a ovest, in un senso di continuita', in una "dimensione altra", che faceva parte della concezione ciclica della stessa vita.

La Grande Madre Neolitica, che governava cielo e terra.

Che si riproduceva per Partenogenesi, e che quindi, si autofecondava, scientificamente e fisicamente possibile, per chi volesse approfondire.

Una Madre che portava alla luce, alla vita, e una Madre, che si prendeva cura anche del passaggio verso la morte, garantendo, attraverso la scarnificazione dei corpi, attraverso la sua manifestazione come Madre Uccello, un ritorno e una trasmutazione nel Grembo di Madre Terra.

I due aspetti della Madre, generosa e operosa.

Questa era la Madre dei Primordi.

Legata al moto del Sole, l'est e l'ovest, la nascita e il tramonto.

Poi si osservarono i cicli lunari.

La Fertilità, il parto, la menopausa.

Come se fossero i tre volti della Dea lunare, nel contempo, una e trina.

La Vergine, la luna Nuova, la donna Madre, nel pieno del suo potere creativo, la luna piena, e la vecchia, chiamata anche Krona, il novilunio.

Sole e Luna si alternano, in questo passaggio antropologico tra le varie identificazione della Dea Madre, che, ad ogni passaggio, diventa sempre più completa, passando così, alle identificazioni delle Dee con il sole e le sue 4 stagioni.

Una Dea che comincia a prendere consapevolezza del suo potere creativo, il cui centro, alchemico e simbolico è proprio il potere della sua vulva, rappresentata con molti simbolismi, di cui i più archetipali, sono proprio quelli che ritraggono la stilizzazione geometrica della vulva.

Un triangolo con il vertice verso il basso, ma anche una losanga, rappresentata con i due triangoli uniti per la base.

Un simbolismo che diventerà la Vesica Piscis della Sheeela Na Gig, ancora presente in molte chiese irlandesi, della quale ho avuto modo di approfondire( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/sheela-na-gig-sacred-symbologies.html?m=0) 

 o della Sirena Bicauda( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/02/sirena-bicauda.html?m=0), chiamata in origine, "ser sel", un richiamo fonetico a Sirio e al Sole, rappresentata sia con la coda da pesce, che con le zampe di uccello, diventata poi con una sola coda, pericolosa seduttrice, a cui viene vietata la vista e l'ostentazione del suo magico strumento di potere. 

Dee lunisolari

Un simbolismo,  infatti, che non è solo ostentazione del potere creativo, ma implementa in sé, anche l'importante concetto della Vesica Piscis  come sinergia degli Opposti, sradicando così, l'ancestrale concetto di Dea Madre Uccello, che è capace di autocreare, per Partenogenesi.

Questo passaggio è molto importante, perché vediamo la Vesica Piscis, di cui ho parlato tante volte, base del Fiore della Vita, come simbolo sia del Mascolino che del Femminino, quindi, simbolo di un umano divinizzato.

Nei dipinti religiosi, infatti, appaiono, indifferentemente, sia la Vergine Maria, che il Cristo, all'interno della Vesica Piscis.

O nella stessa immagine della Madonna, con il velo sul capo. 

È una Vesica Piscis, una losanga vulvare. 

Il simbolo ancestrale e archetipale, è sempre quello( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-madonna-dei-naviganti.html?m=0) 

Sono simbologie, quella della Sheeela Na Gig, in particolare, di cui noi, qui in Sardegna, custodiamo un ancestrale e stilizzato petroglifo in una nostra Domu de Jana( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/perche-il-nostro-presepe-in-sardegna-lo.html)  che è importante, perché nella posizione del parto, con le gambe ripiegate e aperte, si cela il simbolo di quella M, che diventa così l'Archetipo Mem dell'acqua, della Dea Madre Cosmica delle acque.

Amniotica, mnemonica.

Una posizione che ricorda la rana.

E come non pensare alla Dea Egiza Heket, il cui nome rimanda alla Dea Ecate, solstiziale, custode dei solstizi, delle dimensioni della vita e della morte, figura archetipale tra le dee.( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0), anch'essa, come tutte le Dee più importanti, trivia. 

La rana

S'arrana in lingua sarda.

Troppo simile alla parola Shardana, gli Antichi Sardi, custodi di una cultura matriarcale, con il culto delle Acque( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/due-cose-hanno-sempre-incuriosito_12.html?m=0) 

Abbiamo anche un pozzo Sacro, fra i tantissimi pozzi sacri, che riprende la forma di un girino, nel suo ingresso( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/pozzo-sacro-di-sierra-niedda-di-sorso.html?m=0) 

Sono convinta che le prime rappresentazioni degli Oannes, gli uomini metà uomo e metà pesce, e dei mesopotamici assiri Apkalli, metà aquila e metà uomo, degli esseri comunque divinizzati, di cui ho parlato svariate volte, erano delle Dee Madri, così come ho scritto quando ho parlato della straordinaria statuina della Dea Ninḫursaĝ ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/statuina-oannes-neo-sumera.html?m=0) 

L'evoluzione naturale di queste Dee Madri, partite da una completezza monadica autofecondante, pur contemplando l'integrazione dell'elemento maschile, nel corso antropologico e mitologico della storia dell'umanità, si è vista castrare nelle sue più alte potenzialità, e ridimensionare ad un ruolo subalterno, rispetto al Mascolino.

Non solo subalterno, ma da demonizzare e combattere, come ho scritto ieri, in occasione della ricorrenza di San Giorgio, il santo che sconfisse il drago, riguardo la simbologia dello stesso drago, quasi sempre identintificato con il Femminino.

Le figure più temibili nella mitologia, sono dei Femminini.

In un modo o nell'altro, il Patriarcato doveva arginare questo enorme potere del Femminino, declassandolo da Alleata, a Nemico.

Nemico potente, che può sedurre, condurre a sé, con lo sguardo, o con il suo canto, o con la semplice presenza della sua magica fisicità alchemica, rappresentata dalla vulva.

Allora, meglio trasformarla in una terribile Medusa, che pietrifica con lo sguardo, o ridurre ad una sola pinna, la sua coda Bicauda, sttappandole anche quel potere di essere la custode delle due polarità energetiche, perché essa stessa è kundalini.

È Shekinah manifesta.

Una sopraffazione che è ancora in corso, finché il Mascolino, non accoglierà ed integrera' in sé, prendendo esempio dal Femminino, la sua controparte

Argomento vastissimo, ma pur sempre presente nei miei scritti 

Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Nell'immagine  

Figurina di una dea uccello con collana e decorazioni varie, , composto da una decorazione a perline nella zona pubica. III-IV millennio a. C, trovata a Tureng Tepe, in Iran. 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/dea-uccello-tuareg-tepe.html?m=0) 

Evoluzione delle Dee Madri




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