Avevo già parlato della corrispondenza del 21 aprile come data importante, sia per l'antica civiltà romana, sia per la nostra Antica Civiltà Sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/21-aprile-natale-romano.html?m=0)
Il 21 aprile si festeggia il Natale di Roma, fondata il 21 aprile del 753 aC, una data, presa ad emulazione della nostra Antica ricorrenza, che viene celebrata ogni 21 aprile nel pozzo di Santa Cristina, attraverso una straordinaria manifestazione ierofanica.
Vorrei ricordare che in questo stesso giorno, come ho già sottolineato in un mio precedente post, dal quale estrapolo un breve passaggio (https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/ierofania-21-agosto-pozzo-s-cristina.html?m=0), il 21 aprile, durante il Solstizio estivo del 21 giugno e il 21 agosto, si verifica una ierofania sul dodicesimo anello della tholos, del pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, come verificato dagli studi di Sandro Angei, con il sole all'azimuth( http://maimoniblog.blogspot.com/2024/04/21-aprile-nel-pozzo-sacro-di-santa.html)
Nel 753 aC, proprio il 21 aprile, Romolo scelse il colle Palatino per la fondazione di Roma.
Scelse quella data, perché avveniva la congiunzione del Sole con Palilicium, che era il nome latino di Aldebaran., della stella più luminosa della costellazione del Toro, il suo "occhio rosso".
Il segno del Toro, subentra proprio il 21 aprile.
Il nome Palatino, da cui deriva Palatium e Palazzo, discende da Pales, antica divinità agropastorale, celebrata proprio sul colle, il 21 aprile( Sigismondi Costantino).
Quindi, il 21 aprile, traguardava la levata eliaca, di Palilicium, il nome latino di Aldebaran, e l'intero colle Palatino, e il Palazzo imperiale, sede dell'imperatore Augusto, era dedicato a Pales e a Palilicium.
Quindi la fondazione di Roma è legata a questa congiunzione, alla Dea Pales, e alla celebrazione del Natale romano.
Un altro referente per la mietitura e per l'armatura, era la levata eliaca delle Pleiadi, figlie di Atlante sempre della costellazione del Toro.
In Sardegna, sapevamo già da secoli evidentemente, che proprio in quel giorno il Sole era allineato ad Aldebaran. Considerando la precessione degli equinozi, può darsi che anche nel periodo di edificazione del pozzo di Santa Cristina( XI sec. aC), si presentasse questo allineamento, poi adottato in ambito romano.
Come ho già scritto, il 21 aprile, traguardato dalla ierofania sul 12° anello della tholos a Santa Cristina, simboleggiava un parametro, sicuramente per verificare il grado di maturazione del grano, visto che il 12 simboleggia il Sacro Archetipo Lamed, con funzione "misura", per "controllare un alimento sacro come il grano.
Ma molto più probabilmente, per onorare la dea Pales, la dea dei pastori, protettrice del bestiame, della pastorizia.
Pales
Palilicium
Paulilatino
(Pauli Arbarei, sede di grande forza energetica, strane manifestazioni luminose, di ritrovamenti di resti di Giganti, di molto altro. La Marmilla è uno scrigno segreto di grandi tesori)
Aggiungerei, visto le ricorrenti similitudini e corrispondenze sempre più fitte, compreso il sigillo di Ebal( che riporta il Trigramma YHW, sempre presente nella nostra Antica Civiltà, nel concio di Oniferi, per esempio, o nei sigilli di Tzricotu) tra Antica Civiltà Sarda e Israele, anche Palestina, di cui geograficamente Israele fa parte, argomenti che ho già trattato.
Alchemicamente, Paulilatino, potrebbe essere stato, con il suo pozzo Sacro e la Tomba dei Giganti orientata ad Aldebaran, il fulcro alchemico della creazione, l'uovo cosmico, il fulcro della Cultura Madre di tutte le culture.
Sugli approfondimenti riguardo il Pantheon / Pozzo Santa Cristina vi lascio il link del mio scritto, da cui estrapolo un passaggio importante, perché rivela la simbologia insita in queste date solstiziali ed equinoziali, che rivelano la presenza del Divino, nella materia, nel Pantheon
(https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/pozzo-s-cristina-pantheon.html?m=0)
Il 21 dicembre, per il Solstizio invernale, l'angolazione del raggio luminoso è di 24°
Per i due equinozi, di primavera e d'autunno, 21 marzo e 23 settembre, l'inclinazione è di 48°.
Quindi anche per questo equinozio di primavera, si è verificata l'inclinazione del fascio di luce, a 48°
Ma, il momento più interessante, è il 21 giugno, al solstizio d'estate, quando il sole proietta sul pavimento un disco di 9 metri di diametro, con l'angolazione di 72°.
Nella stessa data del 21 giugno, insieme al 21 aprile e il 21 agosto, come rilevato e approfondito dal ricercatore Sandro Angei, si verifica la ierofania sul dodicesimo anello della tholos del pozzo di Santa Cristina, sul quale mi sono già soffermata per il significato simbolico.
Notate come, i numeri dell'angolazione dei raggi che entrano nel Phanteon, rispettivamente, agli equinozi(48°), solstizio invernale (24°), al solstizio d'estate( 72°), in sequenza, diventino un
48/24/72
E ancora, ridotti
12/6/9
E ancora, un
3/6/9
La sequenza triadica dell'universo che crea.
Il "3/6/9" di Tesla.
Sottolineo come, i nostri nuraghi, come già avevo esposto, così come il pozzo di Santa Cristina, hanno gli angoli dell'ingresso, a 72°, e sottolineo come, proprio al solstizio d'estate, quando gli angoli del fascio di luce nel Pantheon è a 72 °, nei nostri nuraghi si verifica la trasfigurazione nel "corpo di luce"
( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0).)
Il raggio di sole che entra nel Pantheon, per il Solstizio estivo, ha un raggio di 9 metri ed un'inclinazione di 72°.
Ha un'estensione di 9 metri, che richiama il numero 9 degli angoli 72°/72°/36°, dell'ingresso del pozzo di Santa Cristina e dei nostri nuraghi. Sommati singolarmente, diventano dei 9
72/72/36
9/9/9
27
Ancora un 9
Il 9 è il numero del grembo, del Sacro Femminino, della Creazione.
È il numero sempre presente nella dinamica della Creazione.
È un numero che ritorna sempre a sé, nell'infinito ciclo reiterativo della creazione.
Il Sacro Archetipo Ebraico Teth, la Kundalini divinizzante, il Grembo, la Sophia, il Serpente. .
L'imperatore romano si trasfigurava sotto questo raggio.
Il gioco di luce nel Pantheon, del 21 aprile, invece, con una inclinazione del raggio, a 60°, è un effetto pensato per scandire le stagioni e allo stesso tempo, per accogliere l'ingresso trionfante dell'imperatore, che entrava da nord, con il raggio di sole che illuminava il suo ingresso, partendo dal portale.
L'ingresso del pozzo di Santa Cristina, è a sud, leggermente verso est, di pochi gradi.
Quindi, verosimilmente, la ierofania sul dodicesimo anello, dovrebbe manifestarsi sul lato opposto, verso nord, che, metaforicamente, risulta il nord, illuminato dal raggio di sole, nel Pantheon, per il 21 aprile, quando di illuminava il portone e l'ingresso trionfale dell'imperatore, con un angolo a 60°.
Una similitudine non casuale, evidentemente.
Ma abbiamo visto, come quest'angolo a 60°, sia uno dei simboli dei Giganti di Mont'e Prama, quello che porta sul mento il Gigante Efis, con l'esagono e i suoi lati interni ed esterni ben delineati, come simbolo di Costruttori divini della Geometria Sacra ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0)
Teniamo presente che durante il Regno egizio, la Geometria era basata sul 6, come nella nostra Antica Civiltà Sarda, ed era prodotta dal Sole equinoziale a Heliopolis, la città più importante del culto del Sole, al trentesimo parallelo Nord, con la sua ombra rapportata all'altezza, di 1:3, con un angolo di 60°, in riferimento all'obelisco di Atum Re, il prototipo di tutti gli obelischi-orologi-meridiane.
Su questo angolo a 60°, si è poi sviluppata anche la piramide di Cheope, per simulare in scala più piccola, il sole all' Equinozio.
E, particolare, alchemicamente molto importante, se sommiamo i 24 gradini di discesa, con quelli speculari, in numero dimezzato, 12, con il numero degli anelli della Tholos, 24, abbiamo un 60
Sulla simbologia numerica avevo già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0)
Ma questo 60, oggi, mi risulta particolarmente importante, perché è il valore ghematrico dell'Archetipo Samech, il quindicesimo, con funzione "pressione"
È un'energia che fa pressione affinché il Divino si manifesti.
E il Divino, nel nostro pozzo di Santa Cristina, che rappresenta la fertilità, l'unione tra Fuoco e Acqua, tra sole e Acqua, tra sole e luna, visto che è anche un traguardatore lunisolare, di manifesta proprio tramite le ierofanie, che divinizzano la materia, la pietra.
Una perfetta Geometria Sacra, di cui è permeata tutta la nostra Antica Civiltà Sarda, come sempre sottolineo e argomento.
Guardacaso, la ierofania nel pozzo di Santa Cristina, si manifesta in concomitanza dell'ingresso della costellazione del Toro.
Simbologia del Toro, che nella nostra civiltà ha una valenza ierogamica particolare, perché unisce, in sinergia, simbologia taurina e uterina insieme, come rivelano le innumerevoli protomi taurine/uterine nelle nostre Domus de Janas, e la stessa conformazione delle nostre antichissime Tombe dei Giganti.
Sinergia, necessaria alla vita, e alka stessa vita dopo la morte, per la rinascita.
È la sinergia dell'Archetipo Samech, l'Archetipo della Fertilità.
Io credo che i romani non si siano inventati nulla. Hanno ripreso le ierofanie trasmutanti che si formano all'interno dei nuraghi, proprio durante il Solstizio (https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0). Hanno ripreso la data del 21 aprile, e ne hanno fatto la celebrazione della Dea Pales, della fondazione di Roma.
Come dico, e argomento sempre a riguardo, Sardegna Cultura Madre.
Le altre civiltà, a seguire.
Tiziana Fenu
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Maldalchimia.blogspot.com
La ierofania di domani, quest'anno cade in un giorno astronomicamente ed energeticamente importante, in cui Giove e Urano, dopo 14 anni, saranno congiunti al grado 21,5° del Toro, su cui ho scritto a riguardo, nell'altra mia pagina, Maldalchimia, al cui scritto vi rimando il link del mio blog
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/21-aprile-2024-congiunzione-gioveurano.html?m=0
Immagini della sequenza della ierofania nel pozzo di Santa Cristina, sul dodicesimo anello della Tholos, di proprietà di Sandro Angei estrapolato dal suo scritto a riguardo
https://maimoniblog.blogspot.com/2018/10/ierofanie-nel-pozzo-di-santa-cristina.html?m=1
21 Aprile Santa Cristina /Pantheon
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