Il 23 aprile, in occasione del plenilunio in Bilancia-Scorpione, siamo stati nel culmine dei festeggiamenti del Wesak.
Esattamente iniziato due giorni prima, chiamati ”giorni di rinuncia e distacco” e termina con i due giorni successivi, chiamati “giorni di distribuzione”, mentre il giorno centrale si chiama “giorno di salvaguardia”.
Il giorno centrale è coinciso con il plenilunio, a filo, proprio, in Scorpione ( tra Bilancia e Scorpione) sotto il segno del Toro.
Mi scuso per non averne tenuto conto, ma in molti siti inglesi datava il Wesak nella data del 23 maggio.
Poi sono andata a cercare come si calcola, e ho ripescato dei miei scritti a riguardo degli anni passati, e mi sono resa conto che effettivamente era il 23, precisamente, quasi a mezzanotte, quindi, fatto slittare al 24.
Teoricamente, siamo ancora nell'energia del Wesak.
I due giorni successivi alla cerimonia meditativa vera e propria, che dura 8 minuti ( e ritorna l'8 del Femminino e di questo anno 8, come l'Archetipo 17, Phe, di espansione, e l'Arcano Maggiore XVII della Stella, che sommati, fanno entrambi 8.
888.
Un numero straordinario, estremamente potente, legato all'abbondanza).
Due parole sul Wesak
Il Wesak Acquariano è un rituale mobile divulgato nel XX secolo dalla teosofia, e più specificatamente da Alice Bailey.
Il rito si ispira al Vesak buddhista, una festa sacra durante la quale si celebra la nascita, l'illuminazione e il distacco dal corpo del Buddha come essere liberato.
Il Wesak si svolge in una valle che si trova nell'Himalaya, in una zona impervia fra la catena del Karakorum e quella del Kun Lun, alle pendici del monte Kailash, uno dei luoghi più sacri del pianeta, un grandissimo connettore energetico, a cui partecipano migliaia di persone.
Una valle chiusa a nord-est, da una grande roccia bianca, venata da un minerale luccicante. Un grande masso squadrato, dell'identico minerale, lungo circa 4 metri e largo 2, utilizzato da sempre come altare, ne delimita l'imboccatura.
Il Wesak è una festività orientale molto antica; appartiene alla tradizione buddista, ma la sua grande Benedizione è destinata a tutta l'umanità.
La Tradizione indiana narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell'illuminazione divenendo così un "Buddha", cioè un risvegliato, liberato dalla necessità di tornare ad incarnarsi ancora sulla Terra.
Il Buddha, muore nell'anno 483 avanti Cristo, nel mese del Wesak (maggio), nella notte del plenilunio.
Ogni anno, nel momento esatto in cui si forma il plenilunio nella Costellazione del Toro, tornerà sulla Terra a portare la Sua benedizione, la sua mano tesa per aiutare ed incoraggiare l'evoluzione spirituale dell'umanità”.
Nei paesi buddisti la Luna Piena in Scorpione è conosciuta come la luna più potente dell'anno, e viene identificata proprio con il Wesak, perché fu proprio in un plenilunio in Scorpione, che il Buddha sedette sotto l'albero del Bodhi, del risveglio, e raggiunse l'illuminazione, emanando guarigione a tutta l'umanità.
Fin dall’antichità, la magnifica Stella fissa Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro, il suo occhio rosso, fu la Stella guida dei cieli e il Suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce.
Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ che causava piogge e diluvio, e la Sentinella dell’Est, che costituiva una delle quattro Stelle Regali con Antares (Ovest), Regolo (Sud) e Fomalhaut (Nord), Guardiane del Cielo, in quanto marcavano la croce dei solstizi e degli equinozi.
Nella filosofia esoterica orientale Aldebaran è uno dei quattro Mahārājah, i ‘Quattro sacri’ e tra questi è associata, come Venere e ad Uriel ‘La Luce di Dio’.
Per gli Egizi, Aldebaran è la Stella Sar e Rohini, la ‘Stella dell’Ascesa’: Ro, Ru (egiz.) è “la porta o la via d’uscita, il punto nei cieli da dove procede, o nacque, la luce primordiale; sinonimo di ‘matrice cosmica’”
Anche il Plenilunio del 2023, è stato governato dall'energia del diciassettesimo Sacro Archetipo Phe, con funzione espansione , il cui antico geroglifico è proprio il Ru egizio, come il simbolo di Aldebaran.
Questo perché siamo in un anno bisestile.
Una bocca che pronuncia il Verbo ( il Toro è collegato al chakra della gola).
Che è Essenza.
Essenza, nella cui sinergia, non vi è separazione tra sole e luna, perché l'uno fa parte dell'altro.
Trovo straordinaria questa corrispondenza.
Si incastra tutto perfettamente, come se fossimo guidati da un disegno ed una armonia più vasta, perfettamente equilibrata. Siamo nell'energia di espansione dell'Archetipo Phe, con Arcano Maggiore la Stella.
Wesak è una dimensione interiore.
È la nostra personale Maestria di autorigenerazione, quella di portare in superficie i nostri abissi, di capovolgerli, e farne delle vette, come quella dell'Himalaya, in cui avviene questa celebrazione.
Si parte dalla valle, dal nostro intimo abisso uterino.
Non è l'energia divina, a scendere per aspersione su di noi.
È la nostra intima dimensione divina, ad emergere dall'abisso, e ad entrare in connessione con essa.
A manifestarsi, in connessione, in frequenza, con altre anime, che sono in cammino evolutivo, come lo siamo noi.
Siamo noi, i Maestri della nostra Luce interiore, che vuole espandersi, vuole manifestarsi.
A più di 6.700 metri di altezza, su questo Monte Kailash, si trova il settimo punto energetico più potente della Terra, il Chakra della Corona.
La montagna è così sacra per i tibetani, che anche il tentativo di scalarla è considerato un’offesa al regno della spiritualità.
Per questo motivo si resta a valle, anche se si erge il simbolo del Wesak il Tarboche, un enorme palo di preghiera in legno, fatto con diversi tronchi di pino, posti uno sull'altro come il pennone di una nave.
È interamente decorato con bandiere di preghiera dai colori brillanti, nuove di zecca; più o meno a metà sono attaccate quattro funi lunghe circa 600 metri, anch'esse completamente ricoperte di bandiere. Il darchen (il Tarboche) è rivolto rigorosamente verso nord e giace con la base adiacente a un buco al centro di un cumulo di pietre.
È fondamentale che il palo entri nel buco del terreno dalla giusta angolazione in modo di essere collocato perfettamente verticale; se dovesse essere inclinato anche di pochissimi gradi ciò comporterebbe disastri e sciagure in Tibet per tutti i dodici mesi successivi.
Un rituale di matrice pre-buddista, che appartiene allo sciamanesimo Bon, che considera l'alto palo, come l'albero originario, l'asse cosmico, la colonna di collegamento tra terra e cielo che unisce paradiso, terra e mondo sotterraneo, così come viene considerato nello sciamanesimo, diffuso in tutte le aree della terra.
Questo asse centrale, il Pilastro del Mondo o Asse Cosmico, che è la via che lo sciamano percorre in stato estatico per muoversi attraverso i tre piani, viene rappresentato simbolicamente nelle diverse culture con una Montagna Sacra o con un Albero del Mondo.
Ma questa simbologia di Asse del mondo, di albero che si autorigenera, trova risonanza e specularita', nella simbologia energetica della nostra kundalini, attraverso i 7 chakra.
Deve essere integra, eretta, non vacillante, e deve puntare al Nord.
Il Nord, esotericamente, è molto importante, perché da sempre, è stato tradizionalmente ritenuto il punto di congiunzione tra la Terra e il Cielo, e la porta degli Dei.
Rappresenta l’immutabile che si oppone al mutamento, all’Essere al divenire.
In questa dimensione di immmutabilita, si può sentire l'energia unificatrice tra umani e divino, senza nessuna separazione, senza nessuna categorizzazione o differenziazione tra etnie, religioni, orientamento politico.
È unione di cuori e di chakra della Corona, risonanti alla stessa Frequenza.
Ma c'è un altro aspetto interessante, dal punto di vista astrologico.
Durante la Festa del Wesak si viene a stabilire un rapporto unico che collega la terra, il Sistema Solare, lo Zodiaco Minore e lo Zodiaco Maggiore.
In modo più preciso, le energie Cosmico-Spirituali, dallo Zodiaco Maggiore, le cui costellazioni rappresentanti sono l’Orsa Maggiore e le Pleiadi, vengono accumulate nella magnifica stella fissa di Aldebaran, cioè “il terzo occhio” della costellazione del Toro.
Da qui le energie, vanno fino al Sole.
Quindi l'Orsa Maggiore, fa da ponte per connettersi con Aldebaran, che rappresenta il Terzo occhio, e infine al Sole, la Sorgente primaria.
Dal Sole, l’energia, arriva a Venere e alla Luna, poi al nostro Logos Planetario, e infine da Sanat Kumara al Buddha, il quale le passa al Cristo.
È l'energia cristica universale, l'Amore incommensurabile dei nostri Maestri, verso gli Umani.
- Pleiadi ( 7 stelle-7 passaggi attraverso i chakra, o le stesse 7 stelle dell'Orsa)
- Scorpione, antipode del Toro
-Toro, con il suo fulcro Aldebaran
Il nome di Aldebaran, deriva dall’arabo Al Dobaran che significa colui che guida o colui che segue perché sorge dopo le Pleiadi e sembra inseguirle nel cielo. Il Toro è la costellazione che in epoche antiche, dal 4500 A.C. al 1900 A.C. era presente nel cielo al momento dell’equinozio primaverile ed era quindi il segnale cosmico dell’inizio dell’anno, del momento in cui la Terra riprendeva la sua vegetazione.
Abbiamo celebrato questo Plenilunio, questo Wesak in espansione, in maggiore consapevolezza, in frequenza con dimensioni armoniche che dovevano solo emergere.
Le voci che emergono dal frastuono.
Un cambiamento profondo, che lascia poco spazio ai vecchi paradigmi, che si stanno sgretolando.
L'Universo ci ha guidato in modo magistrale, e questo mi commuove moltissimo.
Nei modi che conosce, che sono comprensibili agli umani, in modo diretto.
Non c'è stato giorno, in cui non abbia emesso dei segnali inequivocabili, offrendo una visione di insieme, che era solo preparatoria a questi passaggi così importanti e radicali.
La percezione è cambiata.
C'è una pace di fondo, e una pienezza indescrivibile.
Non si è arrivati da nessuna parte.
Si viaggia.
E il panorama, non è mai stato così bello, così oltre le curve.
Così oltre l'orizzonte
E le albe e i tramonti, sono negli occhi.
Maestri di noi stessi.
Ovunque siamo.
E, a ridosso del Wesak e del Plenilunio, è successo un fatto particolare, che è passato quasi inosservato, ma estremamente simbolico, di cui volevo approfondire già da ieri, ma per mancanza di tempo, non ho potuto.
Mercoledì mattina a Londra, 5 cavalli sono scappati da un’esercitazione, con 7 cavalli e 6 soldati, del Household Cavalry Mounted Regiment, un reggimento di cavalleria dell’esercito britannico, e hanno iniziato a correre liberi per la città per almeno un’ora. I cavalli erano a Hyde Park per un’esercitazione del Trooping the Colour, la tradizionale cerimonia organizzata per il compleanno del sovrano (la cerimonia si svolge sempre a giugno): un forte rumore a Belgravia, proveniente da un cantiere in zona, ha spaventato cinque dei cavalli, che hanno disarcionato i soldati che li cavalcavano, e hanno iniziato a correre liberi
Un cavallo si è scontrato con un bus davanti all'hotel Clemort e un altro con un'automobile, una Mercedes
Le immagini sul web, hanno mostrato il cavallo bianco con il petto insanguinato e un cavallo nero.
Estremamente simbolico.
Mi ha catapultato nella dimensione dei passi dell'Apocalisse.
Tutti i cavalli recuperati , tre soldati feriti.
Vediamo alcuni numeri
Mercoledì, agente mercuriale, trasformativo, legato al Femminino
Luna calante in Scorpione
Poco dopo le 8 del mattino
Data 24/4/2024
6/4/8
18= 9❤️ Femminino/Serpente
Household Cavalry Mounted Regimen
Ghematria ebraica 2245= 21=3
Ghematria inglese 2112=6
Ghematria semplice 352= 10
Tot=19 Archetipo Qoph, funzione legante, il Sole.
Ma anche Yod, archetipo 10 ( 1+9) il punto X di creazione. La Ruota della Fortuna, ribaltamento
Household
435= 12 🟢Lamed/Misura /prova/Appeso
642= 12🟢
107=8🔴 Anno 8, Femminino
Tot =32=5🌹
Cavalry
435=12 🟢Lamed /Appeso
642=12🟢
107=8🔴
Tot =32=5🌹
Mounted
429=15 🟣Samech, creazione/fertilità /Diavolo/Divisione
552=12🟢
92=11👑
Tot=38=11👑
Regimen
176=14 Nun /trasmutazione /Temperanza
426=12🟢
71=8🔴
Tot =32=5🌹
Hyde Park
568=19=10
528=15🟣
88=16
Tot=41=5🌹
Hyde
417=12🟢=3
252=9❤️
42=6
Qui C'è il modulo 3/6/9, il modulo Sacro della creazione, ma è anche presente il 12
Park
151=7
276=15🟣
46=10
Tot=32=5🌹
Belgravia
825=15
462=12🟢
77=14=5🌹
Tot=41=5🌹
Londra
195=15🟣
384=15🟣
64=20
Tot= 50=5🌹
London
204=6
444=12🟢
74=11👑
Tot=29=11👑
Hotel Clermont
511=7
960=15🟣
160=7
Tot =29=11👑
Mercedes
222=6
432=9❤️
72=9❤️
Su Mercedes non poteva che essere una prevalenza di 9❤️, il Femminino
Il nome Mercedes, in spagnolo, significa pietà /compassione/ricompensa, prezzo".
Questo mi rimanda alla Lamed/prova/Sacrificio, estremamente presente nell'analisi ghematrica di questo particolare evento. Riflette il culto della Vergine Maria detta "della Mercede", la cui apparizione è commemorata il 24 settembre.
Il simbolo della Mercedes su cui si è schiantato il cavallo bianco è una stella a tre punte, che rappresentano le tre vie della mobilità :aria, terra, mare, e la corona d'alloro, il simbolo della vittoria.
Ma il tre, sappiamo che esotericamente è il numero sacro della creazione, legato allo stesso 9 del Femminino, perché il 9 è un 3 al cubo, un 3x 3.
5 cavalli su 7
5🌹, numero del Toro, ma anche di Venere, che lo governa
Quinto chakra della gola Vishudda, la parola, l'espansione( il 5 è molto presente)
2 che scappano, uno bianco uno nero.
Il bianco si ferisce.
Andiamo a vedere cosa dice il Libro dell'Apocalisse riguardo due dei 4 cavalli dell'Apocalisse
Apocalisse 6
"Il primo sigillo e la sua apertura sono legati alla simbologia del cavallo bianco
2 Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora.
[...] 5 Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che gridava: «Vieni». Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. 6 E udii gridare una voce in mezzo ai quattro esseri viventi: «Una misura di grano per un danaro e tre misure d'orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati».
La lotta alla fine raggiunge il culmine, momento in cui Dio interviene, distrugge le forze del male e stabilisce un nuovo ordine di cose. L'apparizione del Messia coincide con l'avvento di questi eventi.
Poiché i cristiani erano convinti che l'opera del Messia doveva concludersi in trionfo e gloria, credevano che questo fine potesse essere compiuto solo con un ritorno di Gesù sulla terra.
O la venuta dell'Anticristo, come molti sostengono, che si spaccera' per un salvatore. Questa seconda venuta, che avviene durante l’Apocalisse, inaugura l'avvento della nuova era, nonché la definitiva distruzione di tutte le forze del male.
I messaggi di Cristo canalizzati nel Vangelo di Giovanni, sono indirizzati a sette angeli, ognuno dei quali è custode di una chiesa particolare: Efeso, Smirne, Tiatira, Pergamo, Sardi, Filadelfia e Laodicea.
7 sono i cavalli della manifestazione a Londra.
Cristo loda queste chiese per le buone opere che hanno compiuto, ma per cinque di esse invia anche un messaggio di avvertimento e di rimprovero.
5 sono i cavalli che si sono spaventati.
Metaforicamente, i più sensibili, i più ricettivi.
Dopo i messaggi di Cristo alle sette chiese, Giovanni descrive i sette sigilli, rotoli sui quali è scritto un resoconto degli eventi che stanno per accadere. Si dice che il Cristo risorto, a cui si fa riferimento come l'Agnello di Dio, sia l'unico ritenuto degno di aprire i sigilli. Quando il primo sigillo viene aperto, appare un cavallo bianco, il cui cavaliere va alla conquista. Vengono aperti altri sigilli e altri tre cavalli, uno rosso, uno nero e uno verdastro, compaiono in rapida successione. Questi quattro cavalli e i loro rispettivi cavalieri simboleggiano i conflitti che segneranno l'inizio della distruzione finale dell'Impero Romano.
Il primo cavaliere ad apparire all’apertura dei sigilli è quello che cavalca il cavallo bianco e viene descritto con in mano un arco e una corona in testa. Ci sono opinioni discordanti sul primo cavaliere, c’è chi crede rappresenti Cristo mentre altri ritengono sia il cosiddetto anticristo. Fino al tempo della Riforma protestante, l'opinione più diffusa era che il cavaliere del cavallo bianco fosse Cristo.
Questo terzo cavaliere è generalmente considerato il simbolo di una grande carestia, probabilmente a seguito della guerra che deriva dal secondo cavaliere. Il cavaliere si presenta con in mano una bilancia e quando compare si sentono queste parole: “Una misura di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino”. Nella Bibbia ciascuno di questi alimenti ha un significato simbolico preciso: il grano si riferisce alla parola di Dio; l’olio è simbolo dello Spirito di Dio; il vino è una metafora del sangue di Cristo. L’oracolo del terzo sigillo parla di carestia spirituale che metterebbe in crisi la Parola di Dio, ma non il suo Spirito e il valore del sacrificio di Cristo
Brevemente, quindi, i 4 cavalli dell'Apocalisse, rappresentano :
-cavallo bianco, conquista militare( cavaliere con arco)
-cavallo rosso, violenza e stragi ( cavaliere con spada)
-cavallo nero, carestia ( cavaliere con bilancia)
- cavallo verdastro, morte e pestilenza
Direi che la simbologia dei due cavalli, uno nero e uno bianco, sia altamente simbolica
Il bianco, conquista militare, sacrificio, si ferisce con una Mercedes, la prova, la ricompensa, la pietà, il prezzo.
Un Femminino che attraverso il dolore, la ferita, il sangue guarisce. Come se fosse un passaggio necessario.
Il cavallo nero funge da Giustistia. Il suo cavaliere ha la bilancia
Siamo, appunto, in un anno 8, Femminino, ma anche Giustizia
Black in Ghematria
36=9🔴
174=12🟢Lamed/prova/sacrificio
29=11👑kaf/Corona/Regina/La Forza
Black horse
269=17=8
564=15🟣
94=13⚫ Mem/acqua/rinascita /Morte
White
1022=5
390=12🟢Lamed/prova/sacrificio
65=11👑Kaf/Corona/Regina/La Forza
White horse
1255=13⚫Mem/acqua/rinascita /Morte
780=15🟣
130=4
Come vedete, in tutt'e due i cavalli, nero e bianco, abbiamo 3 Archetipi in comune , tutti concecutivi.
Molto particolare, e simbolico, perché indica una progressione
11/Corona/Regina/Forza
12/Lamed/prova/Sacrificio/Appeso
13/ Mem/acqua, rinascita dopo la Morte.
Trovo questa simbologia, straordinaria, ed estremamente pertinente al periodo che stiamo vivendo.
L'invito è anche a bilanciare, soppesare, filtrare, e avere giudizio.
È sempre difficile, lo è sempre stato.
Ma arriverà un tempo, in cui l'arco, quello del cavaliere del cavallo bianco, creerà solo nuove alleanze.
Ancora un monito ad osservare.
È nella dualità che si può creare, almeno in questa dimensione.
Nell'integrazione.
Con infinita gratitudine sempre
Tiziana Fenu
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