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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, aprile 23, 2021

💛 Geometria Sacra Guerriero Teti

 La Geometria Sacra del Guerriero di Teti e la valenza archetipale di Teti-Teth. 


Quando ho iniziato a chiamare i Guerrieri Sacerdoti di Mont'e Prama, con il nome di Sacri Architetti di Dio, è perché ho iniziato ad osservare e verificare, a partire da quel simbolo esagonale nel mento del Gigante Pugilatore, come tutta l'architettura dell'Antica Civiltà Sarda, si basi sulla Geometria Sacra, e quindi, sulle proporzioni auree.

Avevo già verificato, oltre che con le statue  dei Guerrieri, perfettamente inscrivibili nella Vesica Piscis e all'interno della quadratura del cerchio vitruviana, anche le stesse proporzioni auree delle Dee Madri Sarde, nelle quali era presente sia la proporzione aurea dell'angolo a 72°, che l'angolo a 60°.

Avevamo detto che l'angolo a 60°, diventa l'angolo portante della Geometria Sacra durante il Regno Egizio. Una Geometria basata sul 6, ed era il risultato del sole equinoziale a Heliopolis, la città egizia più importante, riguardo il culto del sole, al trentesimo parallelo nord, con la sua ombra rapportata all'altezza, di 1:3, con un angolo di 60°, in riferimento all'obelisco di Atum Re, il prototipo di tutti gli obelischi-orologi-meridiane.

Su questo angolo a 60°, si è sviluppata poi la Geometria Sacra delle piramidi e anche della nostra civiltà, dei Giganti, che considero antecedente a quella egizia, e delle Dee Madri, come abbiamo visto, nell'ingresso quadrato delle Domus de Janas, le cui diagonali tracciano quattro triangoli a 60'°, o nella porticina quadrata nell'esedra  delle tombe dei Giganti.

Un numero Sacro equinoziale quindi.

E sull'angolo a 72°, abbiamo detto che è l'angolatura attraverso la quale, avanza la precessione degli equinozi, poiché corrisponde agli anni necessari per lo spostamento di un grado precessionale, durante la precessioni degli equinozi, quel movimento lento è continuo, dell'asse della terra in una rotazione conica.

Un altro numero sacro, cosmico, che si ritrova in ogni civiltà, anche nella nostra, come abbiamo visto, nell'architettura di Forme delle Dee Madri, nell'ingresso dei Nuraghi..

Un angolo che riguarda anche i solstizi d'estate, la loro inclinazione dei raggi solari. 


Quindi, in virtù di queste corrispondenze con le proporzioni auree, e in particolare questi due angoli a 60° e a 72°, ho voluto verificare anche sui bronzetti.

Su un bronzetto in particolare, il primo, credo, di una lunga serie, e la mia attenzione si è spostata sulla zona archeologica di Teti, che ha offerto svariati ritrovamenti importanti. forse, finora, il luogo più ricco di ritrovamenti. 

Gli arcieri dalle lunghe trecce, il celebre bronzetto Guerriero di Teti, con le quattro braccia, le due corna, quattro occhi e due scudi circolari, forse un Dio della guerra, o forse una rappresentazione umana dello scarabeo, sacro agli egizi, ma anche nella antica civiltà sarda.

Bronzetti, spade(oltre 130) oggetti votivi, una grande Madre obesa, provenienti dai grandi Santuari nuragici di Abini e s'Urbale.

Insomma, tanti ritrovamenti.


Ma è su questo bronzetto di Abini-Teti, (datazione XIII sec.a.C. circa) che voglio soffermarmi.

Come vedete, le sue proporzioni rientrano esattamente in quelle proporzioni auree della Geometria Sacra, dove si possono individuare gli angoli a 60° e gli angoli a 72°. 

Una creatura androgina e completa anche questa, equinoziale e solstiziale, Terrena e cosmica, con le due lunghe corna che formano un perfetto angolo a 72°, con l'allineamento degli umboni dei due scudi, perfetti, nella loro coincidenza con la linea mediana della Vesica Piscis, perfettamente inseriti nel grembo, nel "pesce/utero" mistico, in corrispondenza dell'intersecazione delle due circonferenze delle due polarità opposte, maschile e femminile.

Intersecazione che avviene anche in un altro punto importantissimo : al centro della fronte, nel terzo occhio.

Come indicato nelle figure, sulla Vesica Piscis possono essere sovrapposte varie figure Geometriche sacre, ma ho trovato questa con il pentagono e con l'esagono, molto consone

Sia perché il pentagono, come abbiamo già visto altre volte, è simbolo della Tanit, del Toro, di Aldebaran, il portale celeste, e di Venere, oltre che contenere in sé, sia l'angolo a 60°, che quello a 72°, sia perché, per ciò che riguarda l'esagono, è lo stesso di quello sotto il mento del Gigante Efis, Pugilatore, di Mont'e Prama, ed è il segno che li contraddistingue come costruttori Divini. Simbolo esagonale, esemplificato anche nel fiore della vita a sei punte nella Maschera dei Boes. 


Ed ecco che invece, in questo straordinario bronzetto abbiamo tutte le simbologie legate a questi due numeri aurei della creazione.

Quasi rappresentasse un Dio primordiale della Sacra Creazione.

Un Dio potente, doppio in tutto.

E questo si ricollega proprio alla valenza alchemica e simbolica del nome Teti, quasi fosse un luogo importante di creazione, demiurgico, di inizio del tutto.

Teti è stato anche il nome di un  Faraone egiziano (2345-2323 a.C.), fondatore della VI dinastia, che ascese al trono sposando la figlia dell’ultimo faraone della V dinastia, Unas.


Ma il nome Teti, somiglia moltissimo anche al nono archetipo ebraico Teth, la Forma matrice che si lascia modellare è penetrare da ogni cosa.

È una forma che si può paragonare all'organo genitale femminile, la vagina, che si adatta, che non oppone resistenza.

Questo me lo fa associare anche al Dio egizio Khnum(Amon, Ra, Khnum, tre Archeboli, un solo archetipo) , il Dio vasaio creatore del mondo, guardiano delle sorgenti, creatore della vita, che plasma la vita degli uomini, marito della Dea filatrice Neith(quella che abbiamo visto, identificabile con la Tanit del concio di Tresnuraghes, con il fuso da filatura in testa) e padre di Heka, il Dio della magia e degli incantesimi.

Quindi come vasaio, come contenitore uterino, questo Dio Khnum potrebbe essere associato anche alla parola sarda "cunnu", con la quale ha una certa assonanza fonetica, considerando il fatto che Teti, simbolicamente parlando, essendo associata all'archetipo Teth, ha una valenza uterina, un grembo creativo di immane bellezza.

Perché  questo, significa l'archetipo Teth, verità, fecondità, bellezza.

È la "luce nascosta" che ha consapevolezza  del bene, poiché indica la connessione con il Divino. Infatti la Teth rappresenta anche la forza del serpente, della Kundalini, con la sua energia Madre, da cui scaturiva l'esistenza.

Questo archetipo è stato collegato mitologicamente alla figura di Merlino, che guida il suo bambino interiore, Artù, verso la saggezza.

E il capello di Merlino è molto simile al copricapo del nostro bronzetto di Vulci, e alla sacerdotessa di Teti.


La Teth corrisponde al numero nove, il Maestro terreno, ed è il quadrato del ternario, quindi è considerato sacro da molti popoli nell'antichità, poiché il tre è la chiave di tutta la Magia ignota, e il nove rappresenta il Maestro che è giunto a piena Maestria, con disciplina, meditazione, silenzio, isolamento. 

Il nove è il numero della gestazione per antonomasia, dell'autodisciplina necessaria per l'iniziazione.

Infatti negli Arcani Maggiori, questo Archetipo è rappresentato dall'Eremita, prudente e saggio, con il suo bastone di potere, capace di capire l'essenza intima delle cose. 

Nelle Rune, questo archetipo è rappresentato dalla runa Isa, la Runa del ghiaccio, che rappresenta la forza immobile che produce densità, perché assembla le particelle, per cercare l'essenza intima delle cose, che solo un Maestro risvegliato può cogliere.

Mi viene in mente l'esclamazione tutta sarda "tittia", per indicare la percezione del freddo.

Teth/Teti/Titia, con l'accento nella seconda "i".

Mi sono sempre chiesta da dove arrivasse questa esclamazione.

Forse deriva da Teth-Teti, visto che Teth è rappresentata dalla Runa del ghiaccio, Isa

Teth è una forma estremamente potente, come il nostro bronzetto di Abini, poiché è una matrice priva di forma, ma che comprende tutte le forme.

È l'archetipo voluto dal creatore, per dare la vita sulla terra, che può usare solo un uomo potente, divinizzato, esattamente come il nostro bronzetto di Abini-Teti.

Un essere divinizzato, doppio, potenziato, come il Dio "Khnum/Cnum/Cunn/Cunno" .

Il Dio Grembo-Demiurgo, che poteva essere realizzato, insieme ad altri bronzetti, e altri oggetti votivi, solo in una zona che fosse destinata anche nel nome, ad essere un grembo: Teti, il Teth, il grembo alchemico della Sardegna, dove la perfezione della Geometria Sacra si esplica nelle sue creature, nella sua Creatura per eccellenza, il Demiurgo, quello con quattro occhi, come i quattro punti cardinali e i quattro elementi di questa dimensione, e due scudi, quasi a sottolineare la forza delle due polarità contrapposte, maschile e femminile, necessarie alla creazione.

Un'attenzione, a questo equilibrio, alla quale gli Antichi Sardi hanno sempre prestato la massima cura. 


La leggenda narra, di questo antico guerriero, chiamato "Su sennoreddu de s'iscusorzu", custode di un favoloso tesoro. 

Molti volevano appropriarsi di questo tesoro, e i malcapitati venivano sottoposti a dure prove di abilità, tra cui gare con l'arco, con il bastone, corpo a corpo, e soprattutto, da abile depistatore, li sottoponeva al giudizio dell'acqua e del fuoco, prove che risultavano difficoltose perché si trasformava continuamente e poneva continui ostacoli.

Infatti esiste una Maschera Sarda, su Maschinganna, il "maestro degli Inganni" conosciuto come "s' ingannadori", assimilabile al dio Khnum egizio, come avevo già scritto in un mio precedente post. 

Una specie di folletto che si prende gioco delle persone,  le attende per  risvegliarle terrorizzate.

Era considerato come un diavolo terrestre. 

Per questo ha le corna, ed era capace di illusioni acustiche ed elettriche, che manifestava spesso con fiammelle e scintille , facendo scappare i malcapitati. 

Non si faceva mai trovare, e a chi si voleva vendicare di lui, lasciava come passaggio visibile veloce, un fuocherello,e un po' di cenere come se fosse passato un fulmine carico di elettricità. 

Si dice che il Maschinganna fosse uno degli antichi custodi de "is Scurgiorgius" , i tesori nascosti, i segreti di questa terra, tramandati oralmente, che non si potevano dire a voce alta, e di cui non vi è traccia scritta e di cui nessuno, paradossalmente può parlare. 


Che sia mitologia o realtà, questo non lo sappiamo, ma resta comunque la testimonianza degli Shardana, come gli antichi guerrieri del Mare. 

Tanto  valorosi da volerli come guardia del corpo personale, il faraone Ramses II. 

In una iscrizione della Stele di Tanis  risalente al Faraone Ramses II, del 1287 a.C., si dice testualmente :

"Gli Shardana dal cuore impavido. Da sempre non si sapeva come combatterli, essi arrivavano con il cuore ifiducioso, sui vascelli da guerra dal mezzo del Grande Verde (la parte tirrenica del Mediterraneo) e non  si poteva resistere davanti ad essi". 


"Non si poteva resistere davanti ad essi". 

È storia, e non mitologia. 


Tiziana Fenu 


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Mi trovate anche in questo sito inglese 

Antichecuriosita.co.uk 


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https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html


Geometria Sacra Guerriero Teti















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