Bratteato d'oro
400–600
scandinavo
In mostra al Met Fifth Avenue nella Gallery 301
Questo sottile ciondolo in oro, noto come bracteate, mostra un design abile e vivace definito da linee audaci e ampie. La faccia centrale esemplifica lo stile esuberante e altamente astuto degli artisti scandinavi del primo medioevo. La zona di confine, formata da file intricate e ordinate di ripetute punzonature, rivela la grande competenza tecnica degli orafi operanti nel nord Europa nel V e VI secolo.
La manifattura delle brattea ebbe origine probabilmente da medaglioni di ritratti romani e bizantini, presentati dall'imperatore in dono a personaggi importanti. Qui, tuttavia, l'immagine imperiale è stata trasformata nella rappresentazione di un dio, forse Odino, capo del pantheon nordico; la sua faccia oversize è in equilibrio su un cavallo al galoppo con le corna. Con la loro raffinata fattura e le allusioni al mondo romano e bizantino, i bratteati d'oro trasmettevano sia il gusto sofisticato che l'elevato status sociale dei loro proprietari, che li indossavano come gioielli raffinati e li accumulavano come tesori.
Gold Bracteate, Gold, Scandinavo
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Gold Bracteate, Gold, Scandinavo
Dettagli oggetto
Titolo: Gold Bracteate
Data: 400–600
Cultura: scandinavo
Medio: oro
Dimensioni: 1 7/8 x 1 3/4 x 3/16 in. (4,8 x 4,4 x 0,4 cm). .3oz (8g)
Classificazione: Metalwork-Gold
Credito: acquisto, dono del dottor Mortimer D.Sackler, Theresa Sackler e famiglia e John W. Byington Trust Gift, 2001
Numero di adesione: 2001.583
Metropolitan Museum of Art of New York
*Al di là della descrizione ufficiale da brossure, questo bellissimo ciondolo è straordinario per la raffinatezza delle decorazioni e per la simbologia.
La decorazione esterna lungo il bordo, è composta da semi archi in successione, ognuno dei quali ha una corolla formata da sei elementi granulati decorativi, chiaro riferimento alla sinergia del "3+3", del maschile e del femminile uniti, la cui sinergia è rappresentata in quell'elemento centrale in ogni archetto, quasi a simboleggiare un grembo che porta in sé il frutto di questa unione.
Anche gli elementi triangolari della seconda "corona" decorativa, parlano di questa alternanza "maschile/femminile, con triangoli alternati a punta verso l' alto, con quelli verso il basso, sempre con un elemento centrale e circolare decorativo, che indica anche qui, manifestazione visibile della creazione.
Un logos creativo modulare che si esplica anche nella simbologia maggiormente trasversale, che vuole
l'elemento decorativo a "zig zag", come simbologia dell'acqua, e quindi, comunque sia, di un riferimento alla creazione, al liquido amniotico e all' acqua in generale come fonte di vita.
Fonte di vita, insieme al sole, che qui è rappresentato in modo chiaro da una svastica solare, creativa, insieme all'acqua, attraverso un modulo triadico che si esplica attraverso le tre cornici decorate e in quel nucleo granulato a tre elementi, sotto quella che sembra essere la coda di un cavallo, anch'essa rappresentata con tre elementi arcuati, quasi a protezione di questo nucleo così importante.
Così come è sottolineato l'elemento fecondante maschile, attraverso la svastica solare, così è sottolineato anche l'elemento femminile, attraverso la cornice più interna, nella quale sono decorati dei rombi in successione, rombi che rappresentano inequivocabilmente la vulva femminile.
Da notare, anche sulla destra l'elemento stilizzato della Triqueta a tre punte, l'aspetto femminile del Divino, in perfetto equilibrio con il simbolo della svastica solare.
Tiziana Fenu
*mia personale interpretazione
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