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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, aprile 22, 2021

💙Otto marzo 2020

 8 Marzo 2020


Oggi l'8 marzo lo voglio onorare e festeggiare io. 

Quest' otto infinito, che mi porta, come ali di farfalla a planare tra le mani socchiuse di quegli uomini che sanno ancora dare e ricevere. 

Quegli uomini che non tengono i pugni chiusi, in difesa e diffidenza, ma che sanno anche unire le mani, per stare un attimo con se stessi e con il Divino. 

Per ringraziare. 

Per poi aprirle e posarle sulle gote di queste donne , che con stupore, meraviglia ed emozione li guardano. 

Perché li aspettavano da sempre. 

Come fieri guerrieri spartani, che fendono l'aria al loro passaggio. 

Mentre si leva la polvere sotto i loro passi stanchi, provati da mille battaglie, da mille corpi calpestati, e sangue innocente versato per sopravvivere a se stessi. 

In quel desiderio struggente di strapparsi anche la pelle, insieme all'armatura, e gli stretti calzari e avvicinarsi scalzo e indifeso a quel caldo ventre. 

Rifugio e ristoro.

E trovare l'oblio nell' accoglienza. 

E in essa raccontarsi. 

Come se si trattasse di un altro sé che ha dovuto recitare il ruolo della vita. 

E poi unire le mani e scoprirsi insieme a sgranare le proprie fragilità come se fossero una corolla di fiori di gelsomino essicati dalle troppe arsure d'amore. 

E sentire quel tocco caldo e leggerlo che ne sprigiona ancora quel profumo di vita e di verità che lei tiene tra le mani, mentre si perde nei tuoi occhi. 

Io mi inchino come davanti alla più bella meraviglia e Dono del mondo, davanti alla vulnerabilità dell' Uomo. 

Che non è debolezza. 

È verità..

È accoglienza.

È fare spazio alla propria Donna nella propria intimità, nelle proprie pieghe. 

Non mi interessa sapere cosa fa nella vita.

Che cosa possiede.

Mi interessa sapere cosa l'ha forgiato a fuoco e a sangue, per arrivare ad essere l' uomo meraviglioso che ho davanti.

Voglio sapere di tutte le volte che ha dovuto affrontare la tempesta da solo. 

Le volte che ha avuto freddo o paura. 

Quando gli sono sanguinate le mani, e quante lacrime ha dovuto strozzare in gola. 

E a quando nessuno si accorgeva che le sue erano lacrime, e non pioggia sul viso..

Non può esistere nessuna Festa della Donna se non si onora anche il Sacro Maschile nell'Uomo. 

E io oggi onoro tutti quegli uomini che , riconoscendo la Sacralità in se stessi, hanno saputo riconoscere la stessa Sacralità di  Donna anche in me. 


Tiziana Fenu


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Otto marzo 2020





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