Martedì 07/03/2023, abbiamo una Luna Piena in Vergine, chiamata anche Luna Piena del Vento, o di Guarigione.
Il Vento, porta sempre con sé pulizia, scompiglio, ma anche rinnovamento.
Personalmente, adoro il maestrale che qui da noi in Sardegna soffia molto forte, e le giornate in cui soffia forte, sono quelle in cui sto meglio, per tutta una serie di cose.
Profumi, percezione, cromatismo, orientamento, pulizia dei pensieri.
Sfoltimento.
Integrità.
Dimensione virginale.
Ritorno a me, baricentro di ogni tempesta.
Una Luna Piena molto importante, a cui segue un novilunio in Ariete, il 21 marzo, che si manifesta proprio il giorno dopo l'equinozio di primavera, in Pesci, il 20 marzo.
Tre passaggi importanti, quindi, contrassegnati, rispettivamente, dal Sacro Archetipo Ebraico Phe, il diciassettesimo, per questa Luna Piena, e dagli altri due, Lamed e Mem, per l'equinozio e il novilunio.
L'Archetipo, quindi, che governa energeticamente questa Luna Piena in Vergine, la Phe, ha la funzione di "espansione", e il suo corrispondente nei Tarocchi, è l'Arcano Maggiore XVII della Stella.
Siamo stati partecipi, in questi giorni, di una straordinaria congiunzione tra Giove e Venere, che ha benedetto sia l'inizio di questo mese di Marzo, traguardato dall'Archetipo 11, come abbiamo visto, che il passaggio del 3/3, che rimanda al numero 6.
11 e 6.
Due numeri che parlano di Amore, di Unione degli Opposti.
Di espansione nell'Amore, per questa Luna Piena in Vergine.
Il segno della Vergine è molto esoterico. È governato da Mercurio, e appartiene all'elemento terra.
Il Mercurio, alchemicamente, è l'elemento trasformativo, un metallo liquido che viene chiamato anche argento vivo.
Rappresenta la materia grezza su cui si lavora.
Nella terra, nel corpo, nella carne, nella stessa dualità che il Mercurio rappresenta.
Mercurio in Vergine, nell'elemento terra, entra in profondità, ed è in questa polarità mercuriale, che troviamo, nel grembo della Vergine, della Mater/Materia primordiale, l'origine di tutte le cose.
Lo spazio Madre, dell'intelligenza primordiale.
Quello spazio virginale che è dentro ognuno di noi, in quello spazio mercuriale, attivo, dinamico, energetico, in cui le nostre due polarità sono in corresponsione dinamica, e creano.
Creano continuamente.
In equilibrio, in armonia. Con tanta purezza.
Questa meravigliosa Luna Piena, è preparatoria all'energia dell'Equinozio di Primavera in Pesci, in cui, alchemicamente, si manifesta questa integrazione nell'elemento acqua dei Pesci, in una dimensione monadica, amniotica, primordiale, elevata, spirituale, che contempla l'integrazione degli Opposti, come in una Vesica Piscis.
Questa Luna Piena in Vergine, al cui segno, viene paragonata la stessa Vergine Maria, in occasione del suo simbolico esser stata fecondata dallo Spirito Santo, è una meravigliosa metafora simbolica per accostare questo concetto del lasciarsi fecondare da un'energia pulita, integra, dal Fuoco, per far sì che il nostro Bambino interiore, quello più puro e integro, emerga, come la luna nella sua bellezza.
Nella sua pienezza e splendore.
Come la costellazione della Vergine, identificata anche con il pianeta Venere, come simbolo di quel Sacro Femminino Primordiale, e delle sue rappresentanti, che affonda le radici nella stessa storia dell'umanità.
Attraverso il segno della Vergine, si lavora con Mercurio, attraverso Hermes, attraverso colui che dà anche la parola, la parola che è un'emanazione di quella primordiale, divina.
Questo significa che si deve riscoprire quella capacità primordiale di comunicazione integra, di connessione, che passa attraverso il nostro centro di connessione eterica, il sesto Chakra, simbolo di questa sinergia tra i poli opposti mercuriali, del terzo occhio, della *pineale, passando prima, per il nostro sensore terreno, il chakra del plesso solare, nel quale, metaforicamente, si deve digerire, e purificare, il nutrimento che assorbiamo dalla dimensione terra, della quale siamo parte integra, in particolare con il segno della Vergine, il segno delle messi, dei raccolti, dell'abbondanza della terra, del grano.
E, come il grano, dobbiamo liberarlo del superfluo, come pula al vento, per poi elevarlo, una volta purificato, e renderlo fruibile, per amplificare la nostra connessione con il Divino.
Tutto questo significa fare un lavoro meticoloso, quasi chirurgico, pulito, analitico, logico, come è tipico dell'energia della Vergine.
Seguendo il Logos divino, di cui abbiamo l'imprinting energetico, possiamo essere in grado di capire, cosa, e in che modo digerire, affinché ciò che assorbiamo, diventi nutrimento, per corpo e anima, e non veleno, tossina.
È un lavoro molto bello, anche se per certi aspetti, può sembrare rigido, quasi autorevole.
Ma così deve essere, se si vuole raggiungere quell'equilibrio equinoziale che ci permette di fiorire al meglio.
Perché, sfamarsi, è diverso dal nutrirsi.
Lo stiamo imparando giorno per giorno.
L'universo ci guida costantemente, con le sue energie sempre sincroniche e perfettamente armonizzate.
Ci invita a seguirne la melodia, l'armonia, con tanta dolcezza e amorevolezza.
Ma anche con tanta fermezza.
Questa Luna Piena in Vergine, è chiamata, come ho scritto, la Luna del Vento, o della Guarigione.
Il vento porta sempre scompiglio, disordine.
Ma lo fa, affinché riusciamo a trovare in noi stessi, un punto fermo, sicuro, che regga le sue sferzate, e la sua profonda azione di pulizia.
Solo le ferite esposte all'aria, al vento, al sole, possono guarire.
Il vecchio modo di dire e di fare, "soffiare sulla bua", quando da piccoli ci facevamo male, forse ha origini proprio da questo.
A tal proposito, voglio ricordare che una delle antiche maschere de Su Carrasegare Sardo, del "Carnevale Sardo", Su Bundu, rappresenta proprio il vento, ed è rappresentato con una maschera, totalmente dipinta di rosso, che richiama il Bindi indiano, che indica il Terzo Occhio, che si contrassegna sulla fronte, in segno di quella capacità tipica del Femminino, di essere intuitiva e connessa con le dimensioni superiori ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/bundu-bindubindi.html?m=0).
Una Luna Piena straordinaria, che ci fa Verbo, attraverso l'Archetipo Phe, che ci fa parola, che ci dà il potere di decretare, di comunicare, di creare una dimensione dialettica con le nostre due divine polarità, con la nostra dimensione spirituale, bypassando tutto ciò che incrosta questo sacro dialogo.
Con tutto ciò che è il vociare, il poco chiaro, il bisbigliare, l'alludere, il mistificare.
Tutto ciò che non è in risonanza con il nostro personale Logos.
È tempi di ascoltare la voce interiore, quella più pura, virginale.
Quella che si sente, anche attraverso il vento, e che porta in sé il seme di una nuova germinazione, che aspetta solo di trovare una terra fertile, produttiva, libera da erbacce, in cui nutrirsi e manifestarsi in tutta la sua bellezza, per brillare proprio come una Stella, l'Arcano Maggiore XVII, che ci guida in questo Plenilunio.
Tiziana Fenu
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In sovrapposizione "La stella", Matteo Arfanotti Artist
7/3/2023 Plenilunio in Vergine
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