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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, marzo 18, 2023

💛Ombra capovolta Pozzo Santa Cristina(ampliato)

 L'ombra capovolta del pozzo di Santa Cristina durante gli equinozi. 


Anche quest'anno, all'ingresso dell'equinozio di primavera (dal 18 al 21 di marzo alle ore 11.00), così come succede, nel giorno dell'equinozio autunnale,  a settembre ( dal 21 al 23 alle ore 12.00), nel pozzo di Santa Cristina  a Paulilatino, i ventiquattro gradini che portano verso il fondo del pozzo saranno completamente illuminati dalla luce del sole, e questo consentirà di vedere la propria ombra capovolta, scendendo negli ultimi sei gradini, proiettata sulla parete della camera a tholos. 

Un'immagine altamente simbolica, perché il doppio, il gemellare, il capovolto, consente simbolicamente la rinascita, l'ascensione alchemica.

È un doppio, uno speculare che rimanda fedelmente a quel concetto di equilibrio di cui è portatore l'equinozio.

Scrivevo, nel post riguardo il concetto di gemellare

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/il-concetto-di-gemellare.html?m=0) 

"Io credo proprio che i nuraghi, in numero così alto, indichino la divinità demiurgica solare primigenia, quella collina androgina che significa fuoco, inteso come fuoco solare, luce, come il Benben, come la radice di piramide(il pyr greco), come la radice di Nuraghe, Nur.

E questa concezione cosmogonica del "doppio", delle coppie primordiali Gemelle cosmogoniche che creano la prima civiltà, ha un'enorme importanza, perché astrologicamente, quella che venne definita l"eta' dell'Oro, si trovava, come cloruro equinoziale, quando il sole sorge, all'equinozio di primavera, sotto la costellazione dei Gemelli.

Si narra che il primo fuoco degli umani, venne acceso nell'età aurea dei Gemelli, forse un milione e mezzo di anni fa, quando si scoprì che con due bastoncini "gemelli", per confricazione, cioè per notevole sfregamento, si poteva creare la scintilla di vita, di sopravvivenza, del fuoco.

Questo concetto del "gemellare", dal quale scaturisce il fuoco vitale, poi è rimasto nel corso dei secoli, fino ad arrivare anche al periodo che riguarda le concezioni cosmogoniche in Egitto, quindi sino al 6000/4000 a.C.circa, periodo dell'era dei Gemelli, appunto.

Ecco perché le divinità creatrici sono come gemellari in una stessa entità, androgina.

Ed è per questo motivo che crearono coppie(maschio e femmina) in numero uguale, per creare i primi nuclei di Umani.

Ed ecco perché questo è stato riflesso anche sul piano terreno

Abbiamo un nuraghe che è contemporaneamente fuoco(nur) e acqua(Nun), e questo equilibrio lo si è cercato in tutte le manifestazioni architettoniche.

Il nuraghe è fallico, maschile, ma nel contempo, cavo come un utero.

Unisce cielo(maschile) e terra( femminile)

Ha il pieno(maschile) e il vuoto(femminile)

Ha la luce(maschile) e anche l'ombra( femminile)"

Ed è proprio sulla tholos del pozzo di Santa Cristina, la parte che più somiglia al nuraghe, che viene impressa questa immagine capovolta. 

Immagine capovolta che è veicolo della divinizzazione, che ha in sé gli elementi maschili e femminili che gli vengono "rilasciati" dalla stessa pietra su cui si manifesta, come fosse una parete all'interno di un nuraghe androgino, divinizzato. 

Il pozzo di Santa Cristina, ha un suo gemello nel pozzo di Sant'Anastasia. 

I due gemelli, speculari, custodiscono gli opposti, custodiscono il Divino e ne sono sua manifestazione

L'ombra proiettata, capovolta, custodisce il divino, e permette la divinizzazione dello stesso umano, che, solo illuminato dal Sole, si rivela nella sua parte divinizzata. 

L'ombra è la prova speculare che l'Umano è stato divinizzato dal Sacro potere del Sole, e nella sua forma capovolta sta rinascendo.

Cosi come sono capovolti e speculari, i 12 gradini che sono al di sopra dei 24  gradini di discesa che portano verso la cisterna del pozzo. 

Dodici come il dodicesimo anello della tholos del pozzo, sul quale, il 21 aprile di ogni anno si verifica una ierofania, dorata ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0), perché 12, "Su Santu Doxi", è un numero molto importante  

Nei Sacri Archetipi ebraici, il 12 corrisponde alla lettera Lamed, con funzione "misura". Come se il momento esatto di quella ierofania dorata sul dodicesimo cerchio, indicasse proprio un parametro, sia per il raccolto, ma anche per un qualcosa di molto più elevato. 

Sì scende percorrendo 24 gradini

24 come somma fa 6. Il "6" è l'unione degli opposti. Il Maschile e il Femminile. La Co-creazione. "Gli Amanti" degli Arcani Maggiori. 

E se consideriamo che il 21 aprile, segna, a pieno titolo il primo giorno, dopo l'ingresso del 20 Aprile, l'appartenenza temporale a questa dimensione astrologica, possiamo capire come, questa sinergia di Co-creazione degli Opposti, si manifesti splendidamente in quella simbologia "taurina/uterina", presente in ogni dove, nella nostra Antica Civiltà Sarda, nelle protomi all'interno delle Domus, e nella stessa struttura delle Tombe dei Giganti. 

Tra l'altro, il 21 aprile era importante per un altro motivo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0), perché nel 753 aC. proprio il 21 aprile, Romolo scelse il colle Palatino per la fondazione di Roma. 

Scelse quella data, perché avveniva la congiunzione del Sole con Palilicium, che era il nome latino di Aldebaran. 

Il nome Palatino, da cui deriva Palatium e Palazzo, discende da Pales, antica divinità agropastorale, celebrata proprio sul colle, il 21 aprile. 

Quindi, il 21 aprile, traguardava la levata eliaca, di Palilicium, il nome latino di Aldebaran, e l'intero colle Palatino, e il Palazzo imperiale, sede dell'imperatore Augusto,  era dedicato a Pales e a Palilicium. 

Quindi la fondazione di Roma è legata a questa congiunzione, alla Dea Pales, e alla celebrazione del Natale romano. 

Un altro referente per la mietitura e per l'armatura, era la levata eliaca delle Pleiadi, figlie di Atlante sempre della costellazione del Toro. 

Attualmente, questa congiunzione particolare Sole-Aldebaran, per via della precessione degli equinozi, avverrebbe il 29 maggio. 

Ma ciò che mi preme sottolineare è la corrispondenza fonetica tra Palatino/Pales, e Paulilatino. 

Io credo che i romani non si siano inventati nulla. Hanno ripreso le ierofanie trasmutanti che si formano all'interno dei nuraghi, proprio durante il Solstizi e gli Equinozi. (https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0). Hanno ripreso la data del 21 aprile, e ne hanno fatto la celebrazione della Dea Pales, della fondazione di Roma, del primo Palazzo imperiale, della celebrazione della congiunzione del Sole, con la fonte divina, Aldebaran.

In Sardegna, sapevamo già da secoli evidentemente, che proprio in quel giorno il Sole era allineato ad Aldebaran. Considerando la precessione degli equinozi, può darsi che anche nel periodo di edificazione del pozzo di Santa Cristina(XI sec. aC), si presentasse questo allineamento, poi adottato in ambito romano"


Nei  I Ching in particolare, l'elemento acqua è simbolo di trasformazione per eccellenza, ed è la Suprema legge del cosmo perché è fluido. È diverso dalla stabilità della terra, dal concetto tutto occidentale di stabilità

Il Tao stesso rappresenta questo principio acquatico di incontro fluido senza mai fusione. 

L'acqua è pura, semplice, veritiera

Ha una simbologia iniziatica esplicata anche attraverso il battesimo. 

Acqua e Pozzo intimamente connessi) 

[...] Acqua e Pozzo dove si scende per incontrare se stessi e la propria ombra, per risalire poi verso la conoscenza, verso l'alto, purificati, divinizzati. 

Dentro il vaso, l'anfora, la tholos, il grembo, l'acqua uterina, dentro la Vita stessa.

Dove si sottolinea il potere trasformatore dell'energia femminile, fucina alchemica, che trasforma generando la vita. 

L'uscita dal "pozzo /utero" è possibile solo se  ci si eleva spiritualmente verso il Divino. 

È un passaggio di stato, è un parametro (ricordo che  l' Archetipo Lamed, quello che simboleggia il 12, significa misura, parametro)

È il "dunque", è mettere a prova la propria forza. La misura del nostro essere umani di ascendere verso il Divino. 

Una prova iniziatica per passare dal piano ordinario a quello sacro. 

A 12 anni si facevano anche tutti i riti iniziatici nelle culture antiche di passaggio verso un età adulta che si lasciava le spalle la fanciullezza

La perfezione in terra è rappresentata dal sole al suo Zenit, a mezzogiorno, alle 12. 00

Lo sapevano bene anche i costruttori delle Tombe dei Giganti, con la precisa architettura dell' Esedra con la Stele centrale che catalizzava il calore del Sole alle 12:00

Momento mistico che enfatizza l'incontro di due elementi"

Ma il pozzo Sacro di Santa Cristina è legato anche all'altare delle tredici lune di Oschiri 

(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-tredicesima-luna.html?m=0) 

"Cioè, praticamente, sia le tredici coppelle dell'altare di Santo Stefano a Oschiri, considerando quella doppia, sulla prima della serie, intorno a quella più grande centrale, che  la disposizione del pozzo di Santa Cristina, da osservatorio lunare, rilevano lo stesso periodo di tempo, il periodo della tredicesima Luna, perché la tredicesima Luna si verifica ogni 18 anni e mezzo, per 7 volte. 

Una manifestazione,  che a Oschiri è incisa sulla pietra, mentre l'altra, si  manifesta nell'acqua, nel pozzo di Santa Cristina. 

Due grembi diversi, pietra e acqua, ma insossolubilmente legati, perché le sorgenti nascono dal grembo della dura pietra. 


Ogni 18 anni e 6 mesi, quando la luna raggiunge la sua altezza massima, la sua luce attraversa, perpendicolare, l’apertura sulla sommità del pozzo di Santa Cristina, riflettendosi sull'acqua.

[...] La Tredicesima luna è collegata al mondo degli spiriti, ai reami dell'oltretomba, agli antenati. 

È una luna oscura, che porta in sé estrema energia alchemica, trasformativa.

Vengono richiamate, in queste lune, gli spiriti delle Antiche Madri, come le banshees, in alcune culture, quelle che sono in contatto con il mondo dei morti, e la pietra più usata in genere, è l'ossidiana.

Mi viene in mente il rito dello specchio di ossidiana presso la cultura tolteca. 

Il rito di iniziazione, di divinazione per le curandere, alle quali viene fatto il Dono di vedere attraverso lo specchio di Ossidiana, attraverso l'oscurità della sua pietra, e di poter fare delle divinazioni, o riuscire vedere il passato attraverso esso."

Il riflesso, su uno specchio di ossidiana, risulta nero, come un'ombra. 

Come l'ombra capovolta che verrà riflessa oggi, sulla tholos del pozzo Sacro. 

Un'ombra divina. 

Perché solo l'ombra può rivelare la presenza della Luce, del Divino nello stesso umano. 

A mezzogiorno non si crea nessuna ombra di riflesso, poiché i raggi del sole cadono perpendicolari e la stessa ombra(il divino), è implementato nell'umano. 

E allora, diventa veicolo di Manifestazione l'acqua, il Femminile alchemico, che purifica e proietta un'immagine capovolta, divinizzata. 

L'acqua, speculare e gemella della sua controparte solare, il Fuoco. 

Il matrimonio alchemico tra le due energie, maschile e femminile, che consentono l'alchimia, il salto di Ottava, l'Unione Mistica. 

Un equilibrio armonico, equinoziale, come già avevo spiegato correlando il Sacro Menat egizio, il bilanciere, collegato alla Dea Hator e alla costellazione del Toro, alla conformazione del pozzo di Santa Cristina

(  https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0) 

Acqua e Fuoco che agiscono insieme, in sinergia, in contemporanea, per divinizzare l'Umano in un abilissimo e sofisticato gioco di riflessi, con un alto valore simbolico e alchemico. 

Solo qui in Sardegna, sempre attentissimi all'equilibrio degli opposti, potevano creare una tale perfezione.

Una rifrazione che rappresenta la stessa rifrazione dell'occhio umano.

Sulla retina le immagini si imprimono al contrario. È il cervello, ad elaborare nel verso giusto.

Stupefacente.. 

Il capovolto, qui da noi, è Vita, è nascita, è rinascita divina. 

È Sacra celebrazione, attraverso l'intelletto sofisticato dei nostri Antenati, che hanno realizzato un capolavoro di Geometria Sacra ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0), come in altri contesti. 

E, dove ci sono parametri di Geometria Sacra, vi è stato l'intento voluto, cercato, di manifestare il Divino. 

Un Sacro punto di incontro, nel grembo del pozzo, tra cielo e terra, dove il foro apicale funge da canalizzatore, da cordone ombelicale, con le perfette e infinite dinamiche dell'universo, che i nostri Antichi Padri e Madri, conoscevano bene. 


Tiziana Fenu 

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