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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, marzo 29, 2023

💛Sephiroth sarda e la Tau

 Ritorno un attimo a sottolineare come, i sigilli di Tzricotu di Cabras, ( che rappresentano un sigillo reale di tipo funerario, databile tra il XIV e il XII sec. a. C., dove sono presenti sono anche i nomi dei re srdn, Shardana, e il trigramma YHW), per chi ancora non notasse l'evidente disposizione grafica e strutturale dei sigilli, e prima che qualcuno, arbitrariamente, ne rivendichi la paternità della similitudine, riproducano l'esatto schema della Sephiroth ebraica, dell'albero della vita. 

Sulle Sephiroth e il suo significato ho già approfondito, più di due anni fa. Ricordo brevemente, come esse rappresentino la manifestazione, l'emanazione divina, nella materia, ed abbiano valenza universale e cosmologica, essendo dei centri energetici interconnessi tra loro, ai pianeti e al sole, e finalizzate all'avvicinamento dell'Umano al Divino. 

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/la-sephiroth-sarda.html

Quindi non ritorno sul loro significato specifico. 

Voglio solo sottolineare come queste dieci Sephiroth, siano dieci come le dieci scanalature nella  "buttoniera" del costume di Ittiri ( provincia di Sassari) e la protezione dell'avambraccio dell'Arciere di uno dei Giganti di Mont'e Prama.

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/costume-ittiri-e-gigante.html) 

Dieci come l'Archetipo Ebraico Yod, il decimo, la prima lettera del tetragramma divino YHWH,. 

Dieci come le dieci tavole della Legge  dettate da Divino a Mosè sul Sinai ( simile alla nostro Sinnai...) 

Le dieci sĕfirōt ebraiche, in questo schema sono collegate da 22 canali. 

Ogni canale corrisponde ad una delle ventidue lettere ebraiche, che sono considerate degli Archetipi, con valore universale. 

Il percorso completo di quest'Albero della vita, è rappresentato dalla lettera Tau, che conosciamo molto bene, in quanto rappresenta proprio il sigillo dell'Antica Tribù dei Dan, come avevo approfondito, anche questo, quasi due anni e mezzo fa.

(  https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html) 

Infatti Sotto il sigillo della tribù di Dan, ci sono due lettere ebraiche, due sacri archetipi ebraici

La lettera "Nun", a sinistra, e la lettera "Dalet", a destra. 

Il simbolo della Tau, è quello che sintetizza la Dalet e la Nun, che appartiene alla tribù dei Dan, gli Antichi Shardana. 

Lettere ebraiche, che unite insieme, formano la Tau, che significa "Giudice". E, i Giganti di Mont'e Prama Sardi, in quanto Giudici, hanno la Tau impressa nel volto, con l'arcata sopraciliare e il setto nasale, che formano una T. 

La T dei Sacri Iniziati. I Giudici( da cui Giudicati, i 4 Giudicati con i quali era divisa la Sardegna). Dei Giudici equilibrati, con le polarità in equilibrio. 

La Nun, la cui radice "Nu-" è la stessa di nuraghe. 

Perché la Nun, quattordicesimo Archetipo, con funzione trasformazione, rappresenta quella doppia polarità della Vesica Piscis, in cui è presente sia la polarità femminile, che quella maschile, sia l'acqua ( "Nun"), che il fuoco ("Nur"), come ho scritto tante volte 

Tutta la nostra Antica Civiltà, è improntata su questa complementarietà tra opposti. 

Non c'è manifestazione, simbolica e architettonica, che non riveli questa sinergia creatrice. 

La T della Tau, come un Sacro Sigillo divino. 

Ma la si vede visibilmente, nella struttura stessa del viso dei  nostri Giganti di Mont'e Prama. 

Nel viso delle nostre Dee Madri. 

Nella struttura del nostro pugnaletto sardo, 

che, come una svastica solare, e come la traccia del carro dell'Orsa Maggiore intorno alla stella Polare, unisce il giorno e la notte, ancora, in una sovrapposizione di Opposti, come avevo già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/pugnaletto-svastica-solare.html?m=0) 

E ancora, nella stessa struttura dei bronzetti sardi, come ho scritto più volte, che nella struttura richiamano questa Tau degli Iniziati, perché tali, erano i nostri Padri e Madri, e che, nello specifico, hanno, come simbologia del saluto a mano aperta, con le quattro dita unite e il pollice separato, proprio la Nun (archetipo 14) e la Dalet (Archetipo 4), in un atto di potere, di emanazione di energia terapeutica. 

Perché i Dan, gli Shar-Dan, sono degli Iniziati, sono uomini divinizzati. 

La Dalet è la porta di iniziazione sulla terra, nella materia, nella carne. La Dalet è il verbo incarnato. 

È l'energia maschile primordiale che si esprime nella forma femminile della terra. 

"Porta", in sardo si scrive "Janna", cui poi il nome "Jana", perché la Jana è un portale. 

Conduce nelle sue strette aperture uterine delle Domus de Janas, per consentire la rinascita. 

Nel piccolo pertugio nella stele centinata delle Tombe dei Giganti, attraverso il quale, il sole arriva, lungo il corridoio, per garantire la rinascita dopo la morte. 

Perché è nei piccoli stretti passaggi, che si concentra tutta l'energia. 

E la lettera Dalet, è un portale, un unione, tra Cielo e Terra, che rappresenta anche il tetragramma di Dio, YHWY, formato da 4 lettere, e la Dalet, è il quarto Archetipo. 

Quindi rappresenta la divinità sulla terra

E quelle quattro dita unite,  separate dal pollice, esattamente come il saluto dei nostri Bronzetti, sardi indicano le quattro lettere del tetragramma divino, che si esprimono nella terra insieme al pollice, un "4 + 1", che rappresenta la Quintessenza  dell'umano, che è unito alla divinità. 

Un uomo che si è sacralizzato con il candore di un'opera  purificatrice, che è diventato "Nun", un essere Divinizzato, che ha entrambe le polarità in equilibrio, come lo fu il Cristo/Ichtys (il "pesce" divino, sempre collegato al concetto della Geometria Sacra, estremamente presente nella nostra Antica Civiltà Sarda, e della Vesica Piscis, base della Geometria Sacra), che può indossare la maschera bianca e il velo bianco, come una suora, simbolo, del Divino e della purezza raggiunta, perché è riuscito a varcare la porta, la Dalet del proprio Ego. 

Che può salutare mostrando il palmo della mano radiante di energia terapeutica,  chiropratica, pranica, ipnotica, che rappresenta la forza della divinità scesa, incarnata nell'umano . 

Quindi, capite bene, come sia logicamente plausibile che i sigilli di Tzricotu, riproducano esattamente, lo schema della Sephiroth, poiché combaciano perfettamente. 

Voglio sottolineare come, l'antico simboli della Tau, anticamente era una croce ad X, quello spazio in cui gli Opposti si complementano. 

E le lettere Dalet e Nun, erano le lettere intermedie del nome del Dio Adonai, una manifestazione solare del dio Yahweh

Adonai in ebraico significa “mio Signore" ed era l'appellativo di Dio nell'Antico Testamento

È anche il Dio  del diritto e degli oracoli [Adonai ha il suo oracolo sul Monte Oreb, il monte Sinai, quello sul quale hanno trovato un sigillo come i sigilli di Tzricotu]. Il suo simbolo è il disco solare unito a una stella. 

Un Dio potente, che incarna la vegetazione bruciata dal sole estivo, e nei culti misterici veniva adorato come dio che muore e risuscita», proprio come il Sole, che al crepuscolo “muore”, secondo la simbologia degli antichi Semiti ed Egizi, per poi “resuscitare” al mattino seguente. 

Tutto ciò si collega anche alla simbologia cristiana.

Un dio solare, quindi. 

Ma, proprio qui in Sardegna, abbiamo un grande culto di Adon/Adonai. 

L'ho ricordato proprio nel mio precedente post ( 

https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/su-nenniri.html?m=0) 

 dedicato a "su Nenniri", l'usanza di celebrare il passaggio della morte e resurrezione, legato al contesto amoroso tra Adone e Afrodite

In Sardegna abbiamo proprio un villaggio di Gadoni, il cui nome richiama Adone e quello che fu il Dio Adonai prima del mitologico Adone ( G-Adoni) , provincia di Nuoro, Barbagia centrale, e un nuraghe Adoni( risalente al 1350 a.C., così dicono, ma a molto prima sicuramente) entrambi dominanti la gola selvaggia, simile  al fiume Adone a Biblo, in Libano,  che ogni anno prendeva una coloritura rossa il giorno in cui si celebrava la morte di Adone, quando le vestali di Adone( in Siria - Libano, c'era l'antica Fenicia, che m aveva lti sostengono fosse territorio Shardana) piangevano la crudele morte del loro Dio Adone( "Ad -Un" significa "zoppo del cielo", perché Adone morì per emorragia all'arteria femorale per l'attacco di un cinghiale e dal suo sangue germogliarono anemoni rossi)..colore dato dalle foglie morte del cisto. 

Nella zona di Gadoni, e del nuraghe Adoni, si estraeva il componente essenziale del bronzo, fuso per modellare statuine, utensili, gioielli e armi. 

Funtana Raminosa tra i più ricchi giacimenti di rame in Europa, è una delle otto aree che compongono il parco geominerario della Sardegna, annoverato tra Geoparks dell’Unesco, un museo a cielo aperto, e protagonista della metallurgia in ambito Mediterraneo. 

Ad Alessandria d'Egitto le effigi di Afrodite  e del suo amato Adone  venivano collocate su due giacigli affiancati con accanto frutti maturi, e le donne, le vestali,  spruzzando acqua sul nenniri, imitavano la pioggia. 

Come vedete, c'è tutto un giro di rimandi che riportano sempre alla nostra terra, alla simbologia che comunemente si reputa "ebraica", ma che, stiamo scoprendo, strada facendo, con ricerche e scoperte, ci accomuna srmpre di più, fino a trovare sovrapposizioni evidenti di simboli  e Archetipi, come nel caso dello schema a delle dieci Sephiroth e della Tau. 


Tiziana Fenu 

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Sephiroth sarda e la Tau 
















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