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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, marzo 29, 2023

💙Annunciazione

 Oggi, 25/03/2023, abbiamo un allineamento straordinario, di ben cinque pianeti , che saranno visibili nello stesso angolo di cielo. 

Giove, Mercurio , Venere , Urano e Marte, che si trovano “vicini” dal 25 al 30 marzo.

A livello archetipale, siamo governati dal Sacro Archetipo Ebraico 17,

con una Luna Crescente in Toro, prima della Luna piena in Bilancia del 6 Aprile, che viene di giovedì.

Stiamo ancora beneficiando delle forti energie della luna Nuova in Vergine di martedì, 21 marzo.

Si spinge verso l'equilibrio, verso il pieno potere equinoziale delle nostre due polarità.

Oggi, la spinta propulsiva è particolarmente sentita.

Oggi infatti si celebra anche l'Annunciazione.

Trovo straordinario, questo rimando tra l'Annunciazione e l'Archetipo Phe che governa questa data.

L'Archetipo Phe ha la funzione di "espansione", ed è rappresentato da un simbolo che rappresenta, metaforicamente, una bocca nell'atto di pronunciare qualcosa.

La stessa potente energia delle parole dell'Arcangelo Gabriele e Maria, e del suo "si".

La Phe, rappresenta l'estendersi, il rivelarsi, la manifestazione del Divino, in noi, in un ambiente sacro, protetto.

Nelle rappresentazioni, infatti l'Annunciazione avviene in un ambiente chiuso, spesso con una pavimentazione a scacchi.

Un tessuto, come una trama e un ordito, in cui si intrecciano le due polarità, in questo caso, umano e divino.

Nell'antico Egitto, la parola "conoscenza" era indicata proprio da un tessuto..

Noi siamo quel tempio sacro, in cui la divinità si può manifestare

Una divinità, trascendente, al di sopra di tutte le cose, e immanente, dentro tutte le cose.

"Viviamo nel mondo, ma non siamo del mondo" (Gv 17, 14).

Questa frase, oggi, trova un senso più che mai. Le energie del mondo, da cui spesso prendiamo le distanze, perché non trovano risonanza in noi, spessissimo non ci toccano, non ci riguardano.

Non per menefreghismo.

Ma perché abbiamo già attiva, la dimensione divina in noi.

C'è già stata la rivelazione, la chiamata, il nostro "si"

Il nostro "hineni", il nostro "eccomi".

Con fiducia.

Con ri-conoscenza.

Con quel senso, appunto, del riconoscere un qualcosa, un battito, una pulsazione ancestrale, un'emanazione, che è sempre stata in noi, e che aspetta solamente di essere attivata.

Magari, proprio dalle circostanze del mondo, che fungono da propulsori, ma non ne sono Matrice.

Sono solo occasioni che attivano.

Perché è in questa dimensione, che bisogna esperire, per sperimentare l'essere.

Per sentire, anche a livello materico, cellulare, quella innata propensione, quell'anelito a ripristinare, a ri-pronunciare, quell'Antica Alleanza tra Umano e Divino, per ristabilire il giusto equilibrio tra corpo e psiche, tra materia e spirito.

La Luna Piena in Bilancia del 6 Aprile, ancora, come oggi, governata dall'Archetipo Phe, spinge prepotentemente verso questo equilibrio.

Un equilibrio, che, paradossalmente, può dare un po di ebrezza, un po di instabilità.

Un po di oscillamento.

Ma è un'ebbrezza necessaria, funzionale.

È come se ci mancasse la terra sotto i piedi.

È come quando si sale in montagna e si respira ossigeno puro.

Non ci siamo abituati.

Ci dà un po di stordimento.

Tanta è la purezza. 

Tanta è l'espansione dei polmoni che finalmente lavorano al meglio, non ovattati da incrostazioni gelatinose, poco fluide. 

Siamo abituati alle cose ovattate, impure.

La luna Nuova in Vergine, così potente, di martedì scorso, è stata propedeutica a questa ulteriore pulizia, filtratura e affinamento di pensieri e di intenti.

Precisi come una katana.

Perché quando c'è da raggiungere un equilibrio, qualsiasi peso inutile, sbilancia.

Falsa l'equilibrio, che non deve dipendere da fattori esterni, ma solo da noi, da ciò che è la nostra Sacra Essenza.

Lasciate che sia.

Che tutto venga alla luce.

Che tutto si riveli.

O che abbia ulteriore conferma del fatto che non sono occasioni/cose/persone, con cui siamo in risonanza.

E che non hanno, non possono avere, nessun potere di squilibrarci.

Il nostro Cuore, la nostra Anima, appartiene alle Stelle, come l'Arcano Maggiore XVII, alla dimensione spirituale, che trascende la densità dell'umano, della materia.

La stella a 8 punte presente, indica Venere, il Sacro Femminino. 

Quello fertile, che accoglie la chiamata, e che riversa, sulla terra, e nell'acqua, metaforicamente, le due polarità energetiche, quella lunare, l'argento, e quella solare, l'oro. 

Diventa veicolo di fertilizzazione, così come lo fu Maria, e tutti i Sacri Femminini prima di lei, nutrendo la dimensione terra, dando alla luce il Cristo, l'Horus, e tutte quelle Sacre Essenze androgine che hanno nutrito l'umanità. 

Chiunque voglia assurgere a Stella, ad una dimensione spirituale più elevata di quella materiale, deve nascere e rinascere a sé stesso, deve lavorare nella materia, con le due polarità.

Con totale nudità, come l'Iside svelata, come la Divina Madre che offre il suo puro Cuore, al totale ascolto e accoglienza della Parola, nella sua mente, nel suo cuore. 

Nel suo ventre. 

Per partorire poi, la meraviglia, l'incanto, al mondo. 

Si nasce nudi. 

Come nella mangiatoia di Betlemme

L'allineamento dei 5  pianeti di oggi, Giove, Mercurio, Venere, Urano, Marte, è molto particolare.

Giove, espansione, fertilità, potere, giustizia, equilibrio. Energia maschile 

Mercurio, la mente intuitiva, la velocità, lo scambio, la connessione, la capacità trasformativa, alchemica. Energia femminile. 

Venere, capacità di accoglienza, di ascolto, di essere propulsori d'amore.

Venere/ Sirio/ Iside/Afrodite/Lucifero,  intesa come portatrice di Luce, del Cristo, dell'Horus, che annuncia l'arrivo del sole e la sua partenza, l'inizio e la chiusura di ogni giorno, l'alba e il tramonto. 

Il primordiale Femminino, Alfa e Omega. Prima del Cristo e di tutte le figure divinizzate, mascoline, ma veicolo di quell'energia androgina, di cui è custode il Femminino. 

Urano, capacità di realizzazione dei propri talenti. Ingegno. Genio. Dio del cielo, delle stelle. Dalla sua evirazione, dalla spuma del mare fecondata dal suo Seme, nasce Venere.

E poi Marte, Dio delle forze della natura.

L'autoaffermazione personale.

In quanti, ci riconosciamo, in questa chiamata di oggi?.

In quanti sentiamo, la dimensione della nostra personale Annunciazione?

Oggi è una giornata energeticamente molto, molto potente, con una concomitanza di più fattori che contribuiscono a questa espansione energetica.

A questa fertilità di dimensione universale, cosmica.

Ogni nostra parola, ogni nostro decreto, ogni nostro intento energetico, oggi, ha un riverbero propulsore, di espansione, potentissimo.

Oggi accogliamo, ri-accogliamo, ri-cordiamo, il richiamo, l'energia di questa antica Alleanza, che pronuncia il nostro nome.

Oltre la contingenza.

Oltre le coordinate terrestri spazio temporali.

Oltre noi stessi, come occasione temporale di evoluzione.

In un "qui", in un "eccomi", in un "hineni" ebraico, di cui avevo già scritto, e che amo profondamente, perché è un impegno con me stessa, Inanzittutto.

Per ricordare chi sono.

Per non dimenticarmi di Me.


Tiziana Fenu 

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Nell'immagine "L'Annunciazione di Cestello", di Sandro Botticelli, 1490, piena di simbolismi di cui approfondiro' in un'altra occasione.

Annunciazione



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