Da un mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/equinozio-autunno-2023.html?m=0)
riguardo gli equinozi, di cui ho già scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/ombra-capovolta-pozzo-santa.html)
, in cui sottolineo come qui in Sardegna, abbiamo uno straordinario marcatore di questo passaggio: uno scarabeo inciso nella roccia è stato trovato proprio a Nord della penisola del Sinis, che presenta l'asse longitudinale segnato come linea mediana nel suo corpo, perfettamente orientato all'alba e al tramonto negli equinozi, quindi su una linea "Est-Ovest".
Lo scarabeo, che per orientarsi, segue sempre la Via Lattea.
Quindi la Via Lattea, poteva essere, in un ciclo di precessione precedente, 13000 anni fa, coincidere con un'asse est-ovest, perché sappiamo che la posizione dei poli celesti cambia: tra circa 13.000 anni sarà Vega e non l'attuale Polaris.
"Su carrabosu" in sardo.
Carrabosu.
-"Ca/Ka", che significa il corpo etereo, il doppio della persona, il gemello etereo, la placenta, che era rappresentata dalla lettera H, come Hermes/Mercurio, poiché traghettatrice di conoscenza, di Vita.
-"Ra" che indica la divinità solare.
La "bs" finale della parola, rappresentava l'ideogramma del Dio Bes, molto presente, qui in Sardegna, di cui ho già approfondito, protettore della gravidanza e della placenta, considerata nostro gemello sacro durante la nostra vita.
Bes dalla grande testa, a forma di cuore, come sono state rappresentate alcune nostre Tanit, che in scrittura rappresentavano la lettera H.
Vedete come, anche parlando dello scarabeo, si ha una continuità di linguaggio, di simbolismo, che riporta alla nascita, alla rinascita, di cui era custode la nostra Dea Madre di Cuccuru S'Arriu, dalle piccole fattezze di uno scarabeo, svariati millenni prima che gli Egizi lo adottassero come simbolo di uno psicopompo capace di guidare nel mondo dei morti, poiché segue la Via Lattea, che, eppure, ha un orientamento Nord-est, sud-ovest
Quindi è chiaro che anche il nostro scarabeo Sardo, rappresentato da un Sacro Femminino, come la Dea Madre, significa psicopompo per l'ascensione verso Orione, che è lungo la Via Lattea, verso lo stargate divinizzante.
Lo indica chiaramente la direzione indicata dallo scarabeo nella roccia nel Sinis, così come lo indicano le Tanit, con le braccine equinoziali, e il "Sole /testa", in perfetto equilibrio, sul triangolo ad angoli solstiziali, a 72 °.
È ciò di cui il Femminino è portatore, legato da sempre alla simbologia dei due solstizi ( da Jana, avremmo, millenni dopo, il Giano romano signore dei solstizi), gli estremi della luce e delle tenebre, che governa il mondo dei vivi e il mondo dei morti, ma, capace, attraverso l'equilibrio delle due polarità ( i Sacri Femminini delle antiche civiltà, erano tutti rappresentati con le braccia aperte e animali speculari ai fianchi e tenuti in mano), di governare gli estremi energetici dei due solstizi, come indicano tutte le mitologie a riguardo, di ogni epoca, a partire dalle antichissime civiltà.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
Lo scarabeo del Sinis e gli equinozi
Nessun commento:
Posta un commento