Il grande studioso delle religioni comparate, Mircea Eliade, ha sottolineato la specificità dello sciamanismo all’interno delle grandi tradizioni spirituali, ovvero la capacità degli sciamani di volare in altri mondi, inclusi i mondi celesti, ai quali accedono in uno stato alterato di coscienza che Eliade definisce “estasi”.
Questo stato è conseguito attraverso la “magia musicale” del tamburo che permette allo sciamano di raggiungere “il più alto dei cieli”; ma poco altro ci dice su questa “magia musicale”.
I tamburi appaiono ovunque nelle fotografie degli sciamani siberiani, particolarmente noti per i loro voli in altri mondi. Alcuni studiosi hanno ritenuto che i tamburi servissero solo a produrre un “effetto teatrale” durante le sedute sciamaniche, e altri si sono spinti ad affermare che negli sciamani siberiani non intervenisse alcun cambiamento di coscienza.
Altri, seguendo il micologo Gordon Wasson, hanno ritenuto che fosse l’ingestione di un fungo psicoattivo, l’Amanita muscaria, a indurre la convinzione di poter volare in altri mondi. L’onnipresenza dei tamburi in queste fotografie destò la mia curiosità e alla fine degli anni ‘60 del Novecento cominciai a sperimentare con il tambureggiamento per studiarne gli effetti.
Dopo vari esperimenti fui entusiasta nel constatare che un ritmo uniforme di 205-220 percussioni al minuto era un mezzo perfetto per indurre un cambiamento di coscienza e, relativamente allo sciamanismo, per viaggiare o volare nei mondi degli spiriti. Questo “stimolo uditivo”, o “stimolo sonoro”, non ricorre all’uso di sostanze stupefacenti ed è un metodo sciamanico classico.
Tratto da "Michael Harner" La caverna e il cosmo. Incontri sciamanico con l'altra realtà " Edizioni Crisalide
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