Domani si celebra San Francesco d'Assisi ( Giovanni di Pietro di Bernardone - Assisi, 1181/1182 – Assisi, 3 ottobre 1226).
Mi piace molto questo dipinto di
Bartolomé Esteban Murillo, che ritrae San Francesco d'Assisi in preghiera (1645).
È un' immagine abbastanza particolare, che lo vede concentrato in una dimensione spirituale molto elevata, trascendentale, a livello del terzo occhio, del sesto Chakra Anja.
San Francesco non era un santo qualsiasi. Prima di diventare santo, ha fatto un percorso da grande alchimista quale era.
Si è spogliato di tutto il superfluo, tenendo con sé ciò che lo connetteva alla dimensione divina.
Si firmava, nei suoi scritti, con il simbolo della Tau, che originariamente, corrispondeva al grafema della "X".
Solitamente, firmano con la X, gli analfabeti.
Come se il nome e il cognome non fossero importanti. Lo sono, ma solo in questa dimensione. È una connotazione umana, un segno identificativo, anagrafico, che comunque rivela una certa vibrazione e frequenza, nell'incarnazione.
La X come unione degli Opposti, come croce sulla quale si inerpicano e interagiscono in sinergia, le due polarità della Kundalini, la Ida e la Pingala, risalendo, come un serpente di bronzo mercuriale, il midollo spinale.
Risalendo dalle acque, dal Caos, e sublimandosi in aria, in vapore, più puro dell'acqua.
Domani, guardacaso, ma mai per caso, abbiamo la Luna crescente in Acquario, che è un segno d'aria, e che riflette benissimo questa dinamica di sublimazione e purificazione verso quello che ci contraddistingue come portatori del "sigillo divino" della Tau.
Degli Iniziati alchimisti di sé stessi.
Il "livello superiore", è ciò a cui ha avuto accesso San Francesco.
Nel nostro piccolo, possiamo fare tanti piccoli salti di Ottava, smaltire e snellire il superfluo, alleggerire la mente, riconneterci con le vibrazioni di Madre Terra, delle sue creature.
Domani 04/10/2022, abbiamo anche la Frequenza energetica del Sacro Archetipo 11, Kaf, con funzione "penetrazione".
Indica la corona, la corona della realizzazione, in connessione con gli stati più elevati di coscienza, quelli degli ultimi due chakra.
E rappresentata da una K, che se ruotiamo di 90°, diventa una mano, una coppa che riceve.
È questa l'energia di San Francesco.
Si è fatto recettore dell'energia divina, l'ha accolta e portata, attraverso gli stadi inferiori delle acque interiori, ad un livello superiore, fino a farla arrivare al capo ( la Kipa' ebraica sul capo, indica questa mano divina di protezione e di risveglio della coscienza), sulla sommità della testa.
E, quando ricevi, e riesci a sublimare le tue acque inferiori, diventi il Dio di te stesso, pura potenza creatrice, sovversiva, come lo è stata quella di San Francesco, a cui sono particolarmente legata.
Kaf, Archetipo 11.
L'11 è un Numero Maestro importantissimo, perché in esso si esplicano e si enfatizzano le energie delle due polarità opposte, che lavorano in sinergia per cavalcare la materia, per non restarne intrappolati, per non esserne dominati.
Per sdoganare la materia dalla nostra vita, che è solo funzionale, relativa, non assoluta.
È funzionale alla trasmutazione, alla trasformazione in oro, ben rappresentato dall'Arcano Maggiore XI della Forza, in cui la giovane donna, con fermezza e dolcezza allo stesso tempo, riesce ad aprire le fauci del Leone.
Perché è diventata un'Alchimista, con maestria nel dominare le energie opposte, quelle basse e quelle alte, quelle umane e quelle divine, arrivando alla sublimazione in Aria, nell'Oro, in una dimensione più pura.
Questo, significa essere Maestri.
Lasciare che il Divino agisca proprio partendo dai nostri strati inferiori, dalle nostre debolezze, dal nostro vacillare, senza ripudiare questa nostra vulnerabile dimensione umana.
San Francesco era meravigliosamente umano e vulnerabile.
Si è fatto strumento. Si è lasciato "accordare" dal tocco divino, come un guerriero spirituale in perfetta padronanza del proprio Regno, interiore, soprattutto.
Quando le nostre corde interiori, le nostre contraddizioni, le nostre polarità, si accordano e si muovono sulle note di uno spartito comune, si può sentire tutta la melodia che esprimono, che si dilata verso l'esterno.
Armonia, sono gli opposti che si complementano, e che integrano e che bypassano ogni dualità.
Allora si, che ci si sente fluire, come pioggia sul cuore, dove anche le lacrime, si amalgamano alla pioggia e diventano ristoro per una terra, per un cuore riarso, ma ancora fertile e produttivo.
Ti senti frattale di un disegno più grande.
Lascia che sia.
Lascia che Tu sia, in tutta la tua Pienezza e Verità.
Non necessiti di spiegazioni.
Sei già domanda e risposta insieme.
Semplicemente, " tu sei".
Il resto, verrà da sé.
Tiziana Fenu
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