Da un post nel gruppo "Il sondaggio" ( Archivio archeologico mondiale suddiviso in argomenti)
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"Un toro di bronzo toussiano con una testa piatta e corna arricciate con due uccelli appollaiati sul dorso."
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Rappresenta la ciclicità dell'alternarsi delle ere, seguendo la precessione degli equinozi, che gli Antichi Sardi conoscevano molto bene, come ho già scritto nei miei passati post.
In particolare si riferisce all'era astrologica del Toro, che va dal 4000 aC al 2000 circa aC, che governa l'elemento terra della fecondità e abbondanza, ben rappresentato dal toro, con le sue corna unite a grembo, ma quasi anche ad orbita della precessione degli equinozi, traguardate dalle due colombella o pavoncelle.
Preferisco pensare che siano pavoncelle, perché ha molti elementi tipici della simbologia sarda, il toro, le spirali, le pavoncelle, le corna unite.
Anche la dinamica delle spirali, molto presente nelle nostre Domus de Janas, insieme alla protome taurina /uterina, è duplice, involutiva ed evolutiva.
Di raccoglimento nel grembo, e di espansione verso l'esterno.
È la dinamica della stessa vita, e, in grande, dell'universo.
Dinamica per la quale è necessario l'equilibrio "equinoziale" delle due Polarità, maschile e femminile, rappresentato dalle due pavoncelle.
Solo questo equilibrio sinergico, garantisce la creazione, il dinamismo, l'espansione.
La testa del toro è rappresentata come un quadrato, perché il quadrato è il simbolo della terra, con i suoi quattro elementi e i suoi quattro punti cardinali.
È un manufatto toussiano.
La Toussiana è un dipartimento del Burkina Faso, nell'Africa occidentale.
Tiziana Fenu
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